22 - Scorpius

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Erano quasi le sei e Scorpius era già sveglio, aveva avuto un incubo ma fortunatamente era riuscito a calmarsi prima di svegliare Albus che stava ancora dormendo.
Era così carino, pensò mentre gli spostava i capelli da davanti al viso, gli era mancato dormire con lui, gli era mancato lui in generale, era rimasto per così tanto tempo da solo che anche il solo pensiero di poter tornare dal ragazzo lo consolava, ma la cosa che più lo sorprese fu essere riuscito ad evocare il Patronus pensando a lui e a tutti i momenti più belli che avevano trascorso assieme.

Gli sembrava un sogno, era tornato nella realtà, quella in cui Albus esisteva ed era suo amico, avrebbe tanto voluto svegliarlo con un bacio, le sue labbra lo stavano chiamando, ma sentì la porta aprirsi e entrare nella stanza una donna -Oh scusami, pensavo steste dormendo entrambi, devo farti delle analisi per controllare i tuoi valori- disse a bassa voce per non svegliare il ragazzo che dormiva.
-Sul braccio sinistro giusto? Posso rimanere così o devo alzarmi?- chiese Scorpius non volendo muoversi da quella posizione, avere Albus vicino, anzi, quasi sopra, lo rilassava.
-Sta tranquillo, puoi rimanere così con il tuo ragazzo- rispose la donna staccando dalla flebo il tubicino e mettendone un altro.
-Lui non è il mio ragazzo...- disse in imbarazzo io biondo.
-Io pensavo...scusami, ieri sera non si è allontanato un momento da te e non voleva lasciarti neanche quando sei andato in sala operatoria e vedendovi così...- disse la donna scuotendo la testa, Scorpius guardò il moro che ancora dormiva, davvero l'aveva fatto preoccupare così tanto? Adesso si che si sentiva in colpa.
-Ecco fatto- disse la donna riscuotendolo dai suoi pensieri -Torna a dormire, da quel che ho sentito dovresti avere molte visite oggi- sorrise per poi uscire dalla stanza.

Guardò ancora il ragazzo dormire per poi lasciargli un dolce bacio sulla fronte e stringerlo di più con il braccio destro a se, non l'avrebbe lasciato andare per un bel po'.
Chiuse gli occhi inspirando il suo odore, sorrise nel notare che non fosse cambiato. Si addormentò di nuovo dopo poco.

Scorpius si svegliò di nuovo verso le otto per colpa di un rumore, ormai aveva sviluppato un ottimo udito per capire se stessero andando a prenderlo o meno, quindi quando aveva sentito muoversi la sedia della stanza aprì di scatto gli occhi, guardò Albus dormire ancora e gli sorrise leggermente, era ancora affaticato e avere un peso sul petto non era la migliore delle cose ma non gli interessava, voleva stare vicino al moro a qualsiasi costo.
Alzò lo sguardo notando che però c'erano due figure nella stanza che li stavano guardando, Harry Potter e Ginny Weasley, i genitori di Albus, erano seduti su quella poltroncina che era presente nella stanza, arrossì, mente loro sorridevano avendoli visti dormire assieme.
-Scorpius respira- disse Ginny notato che fosse tutto rosso -Albus è comodo? Se da fastidio lo sposto- chiese, ma Scorpius scosse il capo stringendo il ragazzo a se che sorrise a quel gesto.
Ad Harry non passò inosservato quel sorriso, ma non disse niente -Come ti senti?- chiese.
-Meglio- disse cercando di scandire bene la voce -Scusate, vi ho fatto preoccupare per Albus e non volevo- disse per poi tossire.
-Tranquillo Scorpius, ci siamo preoccupati molto è vero, ma anche non vederti tornare con Albus è stato molto triste. Non ci ha voluto dire in che era foste, ma a notare da come sei arrivato tu non doveva essere niente di bello- concluse Harry.
-Non dovevate preoccuparvi per me, sarei potuto anche morire lì, a mio padre neanche importa- rispose in un fil di voce. I due non risposero, non sapevano cosa dire, infondo Draco era andato a casa loro solo quando Albus era tornato per sapere se ci fosse o meno il figlio, poi più niente.
-Tra poco verranno Lily, Teddy, Hugo, Lucy e Louis e oggi pomeriggio Hermione e tuo padre- disse Ginny rompendo il silenzio andando ad aprire le tende della stanza.

Albus mugugnò qualcosa d'incomprensibile aprendo appena gli occhi -Giorno Scorpius, come stai?- chiese al ragazzo staccandosi da lui.
-Giorno Al, meglio, dovresti salutare i tuoi genitori però- rispose a bassa voce Scorpius.
Albus si girò di scatto notando i genitori che lo guardavano sorridendo -Mamma...papà...buongiorno- disse completamente rosso per l'imbarazzo, i genitori del ragazzo risero guardando la sua espressione.
-Tranquillo Albus- rispose il padre -Sapevamo che avresti dormito così con lui- rispose come se fosse la cosa più normale del mondo che due ragazzi dormissero assieme in ospedale.
Scorpius gli prese una mano accarezzandone il dorso per tranquillizzarlo, sapeva che ci sarebbe riuscito, funzionava sempre.
Albus annuì alle parole del padre, sperava che potessero andare d'accordo con Scorpius, almeno così sarebbe stato meno imbarazzante dirgli della sua enorme cotta.

Una Fine Inaspettata || ScorbusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora