"Throwing rocks at your window at midnight,
You met me in your backyard that night,
In the moonlight you looked just like an angel in disguise."
È quasi mezzanotte e Nora non riesce a prendere sonno.
Si gira e si rigira tra le coperte. Pensa e ripensa.
Si trova in bilico tra l'essere delusa e l'essere incazzata, perché i ragazzi sono tornati questo pomeriggio e non si sono nemmeno fatti vivi.
La cosa che le brucia di più è il fatto che le sarebbe bastato anche solo uno squillo, ma loro non sono riusciti a dedicarle nemmeno due minuti contati. Evidentemente anche aspettarsi il minimo, è troppo.
Non che si aspettasse una chiamata da Cal o Mike, ma dal suo migliore amico e soprattutto dal suo ragazzo, sì.
È quasi d'obbligo, no?
Nora sussulta quando sente qualcosa colpire il vetro appannato della finestra. Rimane immobile, cercando di capire cosa possa essere stato, finchè non lo sente ancora.
Scosta con un calcio le pesanti coperte, che cadono a terra con un fruscio, e si precipita alla finestra.
Quando la apre e guarda fuori, una scarica di brividi le percorre il corpo.
Forse per il freddo, forse no.
"Luke!" Il ragazzo è nel giardino sul retro e ha il viso all'insù, rivolto verso lei.
Sorride, e sembra un angelo che finge di essere un umano.
Nora si porta le mani alla bocca, quando si rende conto di aver lanciato un gridolino. Fa un passo indietro e comincia a correre giu per le scale, e per poco non scivola, per la fretta.
Apre la porta e se lo ritrova davanti, con gli occhi che al chiaro di luna sembrano quasi scuri, e per un attimo restano immobili. Poi lui sussurra il suo nome e gli angoli della sua bocca si sollevano in un mezzo sorriso.
Un attimo dopo Nora è stretta tra le sue braccia.
"Non ce la facevo ad aspettare fino a domani!" Bisbiglia Luke, affondando il viso tra i capelli spettinati di lei. Nora sbatte ripetutamente le palpebre, tremando, tentando di non far cadere quelle lacrime che sanno di sollievo e di tristezza.
È triste perché è stato troppo tempo lontano da lei. È triste perchè sa che lo vedrà partire di nuovo.
Quando si staccano, lui cattura con il pollice una lacrima che lei non è riusita a trattenere.
"Perchè piangi?" Il suo sguardo, nonostante ora sia pieno di apprensione, è rimasto lo stesso di sempre. Ma qualcosa di diverso nel suo viso c'é: il leggero accenno di barba bionda lo rende più adulto, più uomo. È più alto, ora. Le sue braccia sono più muscolose e le sue spalle più larghe. Nora ha sempre adorato il carattere di Luke, e si ritrova a sperare che quel suo lato dolce sia rimasto lo stesso di sempre.
Nora fa spallucce, facendo sospirare Luke.
"Mi sei mancato." Allarga le sue braccia esili e poi le stringe attorno al suo migliore amico.
"Anche tu, Nora." Le accarezza i capelli, piano. "Tantissimo." continua a voce bassa, inspirando.
"Rimani qui stanotte?" gli chiede.
"In onore dei vecchi tempi?" Ride lui, e Nora annuisce, sorridendo contro il suo petto.
Questa cosa è cominciata anni prima, quando Luke andava a casa di Nora a giocare e si faceva sempre tardi. Un giorno, la madre di Nora aveva chiamato quella di Luke, e in qualche modo si erano accordate sul farlo restare a dormire. Inizialmente lo avevano sistemato sul divano, ma il mattino dopo Nora se l'era ritrovato accanto, sul suo letto. Andò così per un po', finchè non andò direttamente a dormire con lei. Si erano così tanto abituati alla presenza di Luke in quella casa, che i genitori di lei avevano smesso di protestare sul fatto che dormivano insieme. Ricominciarono anni dopo, quando Luke e Nora diventarono abbastanza grandi da far preoccupare i loro genitori per il sesso e cose del genere. Ma alla fine trovavano sempre il modo per dormire uno accanto all'altra.
Secondo Nora, sono un po' come Joy e Dawson, ma loro non vivono in un telefilm, e loro non sono innamorati.
Camminano fino alla sua stanza in punta di piedi, cercando di non svegliare nessuno.
Si buttano sul letto, con i visi rivolti al soffitto, e cominciano a parlare. Rimangono svegli per ore, a raccontarsi pezzetti di vita che non hanno potuto condividere prima.
Ad un certo punto Luke si gira su un fianco, puntellando il gomito sul materasso e poggiando la testa sul palmo aperto della mano. Lei si volta a guardarlo.
"Non mi hai ancora chiesto nulla di Ashton. Non vuoi sapere niente?" Nora rimane spiazzata, perché è vero, non se ne era nemmeno resa conto fino ad ora. Non ha pensato a lui neanche un secondo da quando Luke è arrivato, e la consapevolezza che dopo due mesi si è sentita finalmente bene e non è grazie a lui, le fa uno strano effetto, le fa un po' male.
Scuote la testa. Non vuole sapere niente, non stasera.
"Voglio solo dormire." Si gira, dando le spalle a Luke. Lui si avvicina di più, col petto contro la sua schiena. La cinge con le sue braccia forti, e quando trova la sua mano, incrocia le dita con quelle di Nora.
E c'é qualcosa di diverso, nel modo in cui la sta stringendo.
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Scusate se c'é qualche errore ma vado di fretta D:
Trduzione: "lanciando sassi alla tua finestra, a mezzanotte. Mi hai incontrato nel tuo giardino sul retro, quella notte. Al chiaro di luna sembravi proprio un angelo mascherato."
La canzone è Wrapped around your finger, dei 5sos
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Woven ~ Luke Hemmings (in sospeso)
FanfictionLuke e Nora si conoscono da sempre, sono cresciuti insieme imparando a difendersi e a volersi bene. Per Nora, quella di Luke è l'amicizia più importante. Per Luke, quella di Nora non è una semplice amicizia: è innamorato di lei e deve convivere co...