28 ~ Just deal with it

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"I try to make you see my side, always try to stay in line,
but your eyes see right through. That's all they do.
I'm getting buried in this place, I've got no room you're in my face.
Don't say anything, just go away."

La sente singhiozzare ancora prima che suoni al campanello, e sentirla in quel modo, fa sì che qualcosa nel suo petto si incrini. Come una crepa che si forma, fa male, ma Luke non lascerà cadere le fondamenta. Quando apre la porta, sul suo portico c'è una Nora avvolta dalla disperazione.

"Che succede?" La sua voce è debole, perché sa che potrebbe sentire di tutto, adesso. Sa che potrebbe parlargli di lui, e non vuole saperne. Non vuole sapere nulla di lei e Ashton insieme, e vorrebbe solo tapparle quella dannata bocca, ma allo stesso tempo si sente obbligato a chiedere.

"Tu!" Nora riesce a malapena a parlare tra le lacrime, fa fatica a continuare. "Tu..." Fa un passo avanti, mentre cerca di regolarizzare il respiro e spinge le mani sul petto di lui, strette a pugno, come a volergli fare del male. Luke non riesce a capire cosa stia dicendo, quindi le afferra i polsi con una mano per farla stare ferma, e porta l'altra sotto al suo mento, sollevandole il viso.

"Calmati, e dimmi cosa sta succedendo, Nora." Lei scuote la testa e si allontana da lui, guardandolo con l'espressione più schifata che possa mai assumere. "Tu lo sapevi!" E lui capisce. E ciò che si era rotto nel suo petto pochi minuti prima, magicamente si rattoppa da solo. Ma il cemento non è di prima classe.

"Oh no, non ti azzardare a farlo!" Stavolta a scuotere la testa e a fare un passo indietro è lui. La voce glaciale. "Non puoi piangere per lui con me. Non esiste." La rabbia comincia a pervaderlo, la sente salire, formicolare in tutto il suo corpo.

"Mi fai schifo!" Sputa Nora "Mi hai guardata in faccia e non mi hai detto nulla! Mi chiamavi quasi ogni sera e mi dicevi che era tutto okay, che potevo stare tranquilla!- Trema e urla, ma forse nemmeno se ne rende conto. "Perché non mi hai detto la verità, perché?! Dovevi essere mio amico, Luke!"

"Non ho mai voluto esserti amico." Questo la zittisce per un attimo, e quando riprende a parlare, la sua voce è più bassa. Ma il suo odio si sente forte e chiaro.

"Io non lo sapevo, Luke. E avevi detto di essere il mio migliore amico! Ma non è nemmeno questo il punto: dici che mi ami da sempre, eh? E allora perché non hai avuto le palle di dirmi la verità quando era il momento?"

Luke stringe la mascella e con i suoi occhi di ghiaccio riesce, finalmente, a catturare il suo sguardo. "Avrei distrutto il mio sogno." Incrocia le braccia al petto "Non mi aspetto che tu capisca. E non spettava a me dirtelo."

"Invece si." Alza le braccia al cielo, frustrata.

"Beh, comunque, hai fatto la stessa cosa tu." Il suo tono la sfida, e sapeva benissimo che questa frase l'avrebbe uccisa ancora prima di vedere la sua espressione delusa. È quello che vuole.

"Oh dio, come puoi anche minimamente paragonare le cose? Io non l'ho fatto per divertimento!" Aveva alzato nuovamente la voce, dopo un momento di smarrimento.

"E per cosa lo hai fatto?" Vuole saperlo, ma allo stesso tempo non vuole. Deve e non deve. Forse si. O forse, semplicemente, no. E il silenzio di Nora, lo confonde ancora di più. Lo esaspera, lo divora, morso dopo morso. Non dice nulla e lui comprende. "Appunto." Dice secco.

"Non so perché sono qui, non dovrei nemmeno rivolgerti più la parola." Si porta le mani alla tempia, che non hanno smesso un attimo di tremare da quando è arrivata.

"Tu?! Tu non dovresti rivolgermi parola, Nora? Mi hai usato e lo sappiamo entrambi. Dici a me che non ho le palle ed è un po' da ipocriti dirlo, no? Dai, non avrai mai il coraggio di lasciarlo." Rieccola, la rabbia. Pulsante, intrusiva, paurosa. Come un fiume che preme per esondare. "E sai cosa? Tornerai per l'ennesima volta da lui e ancora ti tradirà, come ha sempre fatto. Ma non ci sarò più io a consolarti. Sai, mi sono rassegnato a questa situazione, a me che ti amo e a te che ami lui, che però non ama te. Fallo anche tu, Nora: abituati." Ci prova gusto a vederla stare male, adesso. Buffo come, poco prima, facesse soffrire anche lui solo sentirla singhiozzare attraverso una porta. Ora gli fa solo pena.

"Non ti voglio vedere mai più" dice Nora. La voce bassa, ma tutto il suo disprezzo così tangibile che, se solo Luke allungasse una mano, lo sentirebbe. Freddo e ruvido.

"Ho solo cercato di farti vedere il mio punto di vista, Nora. Ma adesso mi sono stancato di questa merda. Basta." Si lascia cadere le braccia lungo ai fianchi.

"Bene, perché anche io." Dice lei, secca.

Luke annuisce piano, prima di dire "Non esisti più per me, Nora Gibbs." E chiudersi la porta alle spalle.

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Traduzione:" Ho provato a farti vedere il mio punto di vista, cercando sempre di rimanere coerente, ma i tuoi occhi guardano sempre attraverso. È tutto quello che fanno. Mi sto stancando di questo posto, non ho nessuno spazio, tu sei sul mio volto. Non dire niente, semplicemente, vattene." Apocalyptica & Three Days Grace -I don't care

Ps:ho pubblicato una nuova storia.. Dateci un'occhiata, la trovate sul mio profilo e si chiama charcoal :)

Woven ~ Luke Hemmings (in sospeso)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora