Capitolo 1

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Can.

Dormo beatamente nel mio letto, fino a quando la sveglia non sceglie di portarmi alla realtà e ricordarmi che sono Can Yaman.

Apro lentamente gli occhi e prendo subito il telefono.

Spengo la sveglia e passo una mano sul viso.

Ho un appuntamento con Ilker,  mio manager,  per parlare dei prossimi progetti.

Italia compresa.

Amo l'Italia e la ringrazio, per l'amore che mi sta dimostrando.

Grazie al fandom italiano, che mi hanno aperto una porta e permesso di portare il mio lavoro anche nel loro paese.

Mi hanno amato come Ferit Aslan, Can Divit e Ozgur Atasoy.

Il mio ultimo personaggio interpretato.

Ma ho riscosso successo, maggiormente con "Divit".

Forse perché c'era tanto di me o perché da casa, hanno percepito chiaramente, che fra me e Demet Ozdemir, non c'era solo alchimia da palcoscenico, ma tanto di più dietro.

Un qualcosa di più profondo che io e lei abbiamo definito come "amore".

Che grande parola è l'amore.

Credo sia un qualcosa difficile da trovare.

Eppure io con lei sentivo di esserci dentro.

Ma quel maledetto giorno, un messaggio ha cambiato le nostre vite.

Un pó colpa mia.

Un pó colpa sua.

Abbiamo stoppato la nostra storia, senza spiegare.

Abbiamo determinato la "fine" senza capire il perché di essa.

Va bene.

Non sono stato davvero all'altezza della nostra storia.

Non sono Can Divit.

Sono Can Yaman.
Un essere imperfetto.
Un uomo circondato da donne a cui non dispiace, esserne al centro dell'attenzione.

Ma con ciò, non ho mai tradito Demet.

Ma quando sei impegnato in una storia d'amore, non sei neanche più libero di sorridere ad un'altra perché la tua compagna, pensa che la stia tradendo.

Che stai avendo feeling con un'altra donna, che non sia lei.

Che non la vedi più come una volta o che magari, non è importante come le fai credere.

Poi un paio di amiche, un pó gelosette, ti mettono idee in testa e tu scegli di credere a loro piuttosto che al tuo uomo, che ti ha negato ogni chiacchiera.

"Sei un farfallone Can! E non ho bisogno di un uomo così nella mia vita! Voglio sentirmi "unica" e non una delle tante "... Credo che è meglio finirla qui. Una storia che mi ha insegnato tanto, ma che mi ha anche tolto il sorriso. Il sentirmi speciale, perché costantemente in competizione con le altre. Ti auguro il meglio e che sii felice. Dopotutto lo meriti. Sei comunque una persona importante per me e non dimenticherò mai quello che c'è stato tra noi. "

Quel suo messaggio, di quel maledetto pomeriggio mi ha stravolto la vita.

Un bel modo di mettere fine alla nostra storia.

Sono bastate due righe per spegnere l'amore che c'era fra noi.

Non l'ho più vista.
Né più sentita.
Ho solo continuato a seguirla sui social e pensato ai nostri momenti davanti ad un sigaro e un bicchiere di scotch.

𝑪𝒖𝒐𝒓𝒆 𝑰𝒏 𝑽𝒐𝒍𝒐 ♥︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora