Capitolo 2

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Demet

Sono a casa a fare i cartoni.
Lascio questo appartamento, perché ne ho scelto uno più grande.
Più comodo.
Più luminoso.

Con cuffiette e vesti da casa, mi catapulto nel caos che io stessa ho creato.

Raccolgo tutto dall'armadio e passo nei cartoni.

Improvvisamente, un'ombra a me davanti, mi fa sobbalzare.

<Lutfen, Ruth! Quando imparerai ad avvisarmi prima di arrivare? > dico, con mano sul petto e voce alta.

Ruth è il mio amico da sempre.
È anche un fratello.
Il mio confidente.
Oltre a Leila, che come lui ha la stessa importanza.
La presenza costante nella mia vita.
Colui, dopo di me, che possiede le chiavi di casa.

<Ti avrei chiamata ovviamente e non mi avresti sentito. Uno, perché silenzi sempre le chiamate e due, perché hai sempre un paio di cuffie alle orecchie quando sei a casa. Non mi avresti neanche sentito al citofono > mi dice con espressione buffa

Tolgo una cuffia.

<Che hai detto? > dico, alzando il sopracciglio
<Lutfen> dice portandosi la mano sulla fronte e ridere

<Cretino, cosa ridi? > dico subito, lanciandogli il reggiseno in faccia.

Dimentico.

Ruth mi ha riportato il sorriso.
Quello che Can mi ha tolto.

<Cosa ti lanci? > dice, sistemando il reggiseno nel cartone
<Ruth! Sono in crisi > dico subito e mi siedo a letto
<Ti aiuto dai > e continua a svuotare l'armadio.
Prende una scatola.
Subito sospiro.

<Cosa? > chiede, guardandomi
<Gettala nel camino > dico con nodo al petto
<Motivo? >
<Il motivo è dentro > dico, indicando la scatola.

Ruth subito si siede di fianco a me e la apre.
<Capisco > dice solo.

All'interno ci sono foto e ricordi di Can.

<Non hai mai avuto il coraggio di buttare questi ricordi ?> dice, cominciando a guardare foto
<Non posso farlo Ruth > sussurro con occhi appannati
<No, Dem. Non fare così ora > mi dice, serio, guardandomi.

Abbasso lo sguardo, che si sposta subito sulla foto che regge in mano.

Io e Can, nel nostro viaggio alle Maldive, durante le riprese di Erkenci kus.

<Qui è alle Maldive? > dice subito, guardandomi

<Qui è alle Maldive? > dice subito, guardandomi

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<Si... Avevamo bisogno di quella fuga dal lavoro e dai paparazzi. Una fuga lontano da tutti> gli dico, con occhi appannati
<Fa male, eh Dem? > dice subito, guardandomi
<Mi chiedo sempre dove ho sbagliato e cos'è successo. Perché stavamo così bene insieme, fino a quel viaggio maledetto>
<Forse lui non ti ama alla stessa maniera Dem... Non per questo quella voce, non è falsa secondo me. >
<E se non mi ha tradita? >
<Perché non ha mai smentito? Ha solo detto di fidarti di lui, e poi? Lo lasci e a lui va bene così? Lutfen. Non merita nemmeno le tue lacrime > dice, rimettendo le foto a posto

𝑪𝒖𝒐𝒓𝒆 𝑰𝒏 𝑽𝒐𝒍𝒐 ♥︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora