Capitolo 10

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Can

Milano.

Sono appena arrivato da Elettra.
Suono al citofono e subito mi apre.
Cammino lungo il cortile e raggiungo il portone.
Ascensore.
Arrivo al pianerottolo e lei è davanti alla porta vestita con un misero vestito fiorato e scarpa da ginnastica bianca.
Allarga le braccia.
<Günaydın > prova a dire in turco.
Lo ha pronunciato bene.
<Günaydın > dico poi io.
L'abbraccio.
Lei mi stringe.
<Che bello vederti... Fra poche ore parti > dice lei nell'incavo del mio collo.
Mi lascia un bacio.
<Evet... Parto > dico con mezzo sorriso
<Che fai? Non mi abbracci? > dice lei camminando con la bocca verso le mie labbra.
È che sono attratto da lei.
Mi frega.
<Ti sto abbracciando >
<Non come fai tu di solito... Ti prego... Manchi > dice lei, abbracciandomi e tirandomi così dentro.
Chiude la porta con una mano senza mai lasciarmi e unisce le labbra.
<Can > sussurra sulle labbra.
Porto una mano dietro alla nuca di lei.
<Dimmi > dico con poca voce
<Sei speciale per me >
Non rispondo.
Mi lascia un bacio.
Muove le labbra lentamente.
Mi lascio trasportare.
La bacio anch'io.
Muovo le labbra con lei e subito Elettra, circonda il mio collo con le braccia.
<Sei bellissimo stamattina > sussurra sulla mie labbra
<Ti ringrazio. Anche tu... Ma non c'è tuo fratello? > dico subito.
Mi stacco dal bacio.

<Si... Lui è in veranda... Vieni > dice lei tirandomi dalla mano.
La intreccia nel frattempo.
Arriviamo fuori.
Suo fratello si alza e subito allunga la mano verso di me. <Piacere, Emanuele > dice e scambio una mano con lui
<Can > dico con mezzo sorriso

Elettra non mi ha mai lasciato la mano.
La tiene stretta nella sua.
<Siediti Can > dice lei
<Va bene... Grazie > dico e lo faccio.
Lei si fa spazio e si siede sulla mia gamba.
Prende la mano e la porta sulla gamba.
La sua mano è ancora stretta nella mia.

Con Emanuele scambiamo chiacchiere.
Del più e del meno.
Parliamo dei nostri lavori.
Gli racconto del mio nuovo accordo per girare la serie "Sandokan".
La prima serie che giro in Italia.
La mia seconda nazione del cuore.
Gli parla della comparsa del film "Che Dio ci aiuti".
Dell'imbarazzo che avevo nel parlare il mio italiano imperfetto.
Si sentiva la diversità delle lingue.
Poi arriva una domanda.
<Tu e mia sorella state creando chiacchiericcio... Hai pensato che puoi fruttare guadagni da questa cosa? > mi chiede Emanuele
<In verità non sono mai stato interessato al gossip > dico schietto.
<Can > dice Elettra, bloccandomi il mento con la mano libera.
Mi guarda negli occhi
<Ma se da quando sei in Italia che non si fa altro che parlare di te> dice, rubandomi un bacio
<Si... Ma si sà... Fa parte del nostro lavoro... Che tipo di gossip intendi tu? > dico, guardando Emanuele
<Create una storia e fate parlare di voi ad esempio... Non che ci sia una cosa simile fra voi >
<Non siamo proprio una coppia > dico subito
<Cosa siamo? > dice Elettra, baciandomi un punto del collo
<Amici? > dice ridendo appena

Emanuele ride.
Sento la risata.

Improvvisamente Elettra si alza.
Si mette dietro di me.
Si piega con il corpo, portando le braccia sul mio petto e la testa sulla mia spalla.
<Che bello che è vero Manu? > dice guardando suo fratello
<Eh già... Quante ragazze impazziscono per te > dice lui ridendo e sfilando una sigaretta
<Rimangono fan... É mio lui > dice lei poi, intrecciando una mano nella mia.
Sorrido.
<Allora Can? > dice Emanuele
<È una buona occasione... Due soldi in più non fanno male e di certo, il giornalismo guadagnerà un botto per questo > dice lui poi mentre fa tiri
<E io vengo più conosciuta... Lo fai per me vero? Sei bravo tu..
Così si dice in giro... Che hai un grande cuore> dice Elettra, prendendo poi il telefono e sedersi su sulle mie gambe di nuovo.
<Che fai ora? > dico ridendo
<Foto... Anzi... Selfie... Come dite in turco voi? > dice, sistemando un mio ciuffo fuori posto
<Özçekimler > dico
<Ho capito Can... Tutto... Davvero > dice ridendo

Apre la fotocamera anteriore.
<Cheese > dice e scatta.
Mi lascia un bacio sulla guancia subito dopo e si impegna a sistemare quella foto con filtri vari.
<Non renderla pubblica > dico subito
<Perché? Sei in Italia non in Turchia... Mostrati come sei Can > dice lei poi
<Se sono vere fan capiranno > dice poi Emanuele
<Gran parte mi hanno mollato > dico amareggiato

<Non credono in te... Sono fan! Non padrone della tua vita > dice poi Elettra.

<Ops > dice poi
<Cosa? > rispondo
<Ieri ti hanno beccato... Guarda > dice lei, mostrando l'articolo
<Ti prego. Eppure sono stato discreto > dico sconcertato
<Sei a Milano eh > dico Emanuele
<Davvero sono dappertutto > dico poi sbuffando
<Appunto mettiamoci alla luce del sole. Facciamo questo accordo... Noi viviamolo in libertà... Chi lo sà cosa porta > dice Elettra poi, portando un braccio intorno al collo
<Devo pensarci > dico poi
<Sono confuso ora > continuo.

Demet.

Istanbul.

Sono appena scesa dal camper.
A breve cominciamo a registrare e sto cercando di calmarmi in qualche modo, Ma nella mia mente ancora quella frase "Hai eliminato questo messaggio".

Chiudo gli occhi.
Sospiro.
Sento il telefono vibrare e sono costretta ad aprire gli occhi.
Vedo di chi si tratta.
È Guven.

"Allah... Sarà sicuramente per il compleanno" penso.
"Guldem gli avrà già riferito tutto" pensi poi.

Apro la chiamata.
<Demet disturbo? > dice subito e non so perché.
Immagino il suo sorriso mentre mi parla.
Lo fa sempre.

<Tu non disturbi mai Signor Guven... Buongiorno... Ti ascolto > dico, mostrandomi serena
<Sai già perché ti chiamo >
<Credo proprio di sì >
<Non c'è alcun modo per farti cambiare idea? Sai perfettamente quanto io ci tenga alla tua presenza >
<Si lo so questo... Il punto è... >
<Can! > mi interrompe subito
<Evet... Lui >
<Puoi anche far finta che non ci sia >
<Ovviamente sai già la riposta >
<Lutfen. Ti faccio venire a prendere con la forza> dice Guven ridendo
<Facciamo così... Ci penso su >
<Non mi deludere mi raccomando. Güveniyorum. > dice poi
<Promesso. Farò una buona riflessione. Ora devo andare... Ti aggiorno Signor Guven e grazie> dico e chiudo.

<Demet sei pronta? Si inizia > mi richiamano.
<Evet.. Bir saniye... Devo fare prima una cosa> dico con sorriso.
Prendo il telefono.
Apro la chat di Can e subito scrivo senza pietà

- Certo che da quando sei in Italia non hai nemmeno più le palle. Scrivi e poi cancelli! Cosa rappresenta nel tuo dizionario? :) -

Inviato.

Penso che quando ci vuole, ci vuole.

Spazio Autrice.

Buona sera.

Allora due sono le domande:

-Can accetterà quel contratto con Elettra?

-Dem accetterà di andare al compleanno, sapendo della presenza di Can?

Tutto nel prossimo capitolo.

Buona serata ❣️

Buona serata ❣️

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