Capitolo 14

1.4K 138 34
                                    

Can

Roma

Siamo tornati a casa da poco.
Mi sono cambiato e aperto una bottiglia di prosecco.
Nel frattempo, sto già preparando la cena per tutti.
Amo l'idea di far conoscere i pasti turchi, ai miei amici.
Almeno, posso sentirmi a casa.

Sento una mano dietro la schiena che fa su e giù.
Mi giro e trovo Elettra con mezzo sorriso.
<Ti aiuto? Ti va? > mi chiede e mi lascia un bacio sulla guancia
<No tranquilla... Rilassati pure >
<Can non essere testardo! Çok inatçısın. > dice poi in turco
<Stai imparando a quanto pare > dico ridendo
<Ci provo... > dice lei e mi toglie le melanzane dalle mani
<Ti aiuto dai... Mi annoio altrimenti > dice poi
<Dovresti svuotarle> le spiego
<Va bene... Lo faccio subito... Intanto dimmi, cosa stiamo preparando? >
<Karnıyarık>
<Cosa? > dice ridendo
<Eh... Difficile la pronuncia lo so >
Prova a pronunciare, ma sbaglia.
Rido.
<Almeno ci provo > dice lei, puntandomi il dito con la mano libera
<Hai voglia di imparare... Lo noto > dico e mi concentro a realizzare il ripieno che poi andrà nelle melanzane
<Che profumino qui > dice Roberto, dandomi una pacca sulla spalla.
Lascia la mano lì.
<Evet... Anch'io amo gli odori della cucina > ammetto
<Cosa stai combinando? > mi chiede Rob
<Preparo il ripieno per le melanzane >
<E? >
<Macinato... Aglio... Prezzemolo, pomodori e peperoni > dico e subito pulisco i pomodori
<Abbiamo un ottimo chef qui > dice ironico Franco, dal divano
<Ho imparato da mio padre > ammetto subito
<Il signor Guven... Chissà se lo conoscerò un giorno > interviene Elettra
Non rispondo.
Sorrido e basta.

Intanto, Rob ci abbandona.
Va sul divano con Franco.
Io e Elettra ancora impegnati nella cucina.

<Can > dice dopo essersi lavata le mani.
Si poggia al bancone e mi guarda
<Dimmi >
<Ho bisogno di capire alcune cose >
<Tipo? > dico
<Perché non hai accettato il contratto? Qualcuno ti ha riempito la testa? >
<Non mi conosci allora o non avresti fatto questa domanda > dico tantino infastidito.

La cosa che non sopporto è quando qualcuno pensa che io non ragioni di testa mia.

Grazie ad Allah, ne ho una!

Si avvicina.
Mi blocca le mani.
Si mette davanti e mi guarda dritto negli occhi.
<Non doveva essere difficile per te, acconsentire a questo contratto visto che comunque stiamo insieme... Ci stiamo vivendo alla fine... Sanno di noi... Cambia solo che, invece di affermare di essere una coppia di amici, diremo la verità >
<Quale verità Ele? >
<Cosa stai dicendo Can? Mi cadi dal pero? >
<No. Ma non ti ho dato mai una garanzia... Sbaglio? >
<Fammi capire una cosa! > dice ridendo amaramente
<Mi stai preparando perché sai che fra qualche giorno, la vedrai! E... Senti bene queste parole "Tu non l'hai mai dimenticata" > dice, spingendomi dal petto
<Puoi evitare di spingermi? Mi dà fastidio > ammetto nervoso
<Ho capito tutto Can, non serve che tu aggiunga altro> dice, con tono di chi c'è rimasto male.

Assecondo.

Continuo a cucinare.

Nel frattempo mi raggiunge Rob.
Prende la tovaglia dal cassetto e mi guarda.

<Can... > dice, sottovoce
<Dimmi > rispondo senza guardarlo
<Avete litigato? >
<Forse... Dipende da come la vede lei >
<Io vedo una ragazza che è ferma sul divano, a torcersi le dita >
<Non c'è motivo... Si può anche parlare da persone adulte, ma ha chiuso il discorso... Perciò va bene così >
<Non so cosa sia successo, ma mi dispiace vedervi così > dice, dandomi una pacca sulla spalla.

𝑪𝒖𝒐𝒓𝒆 𝑰𝒏 𝑽𝒐𝒍𝒐 ♥︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora