Can
Milano.
Sono appena arrivato arrivato a Milano, dopo aver preso un last minute stamattina.
Un taxi mi ha portato a casa di Elettra.
Sono davvero molto felice perché il mio manager stamattina, mi ha parlato del mio piano di lavoro qui in Italia.
Ci sono tanti progetti per me e non mi aspettavo tanto successo, in una terra, che non è mia.
Ma qui mi sento accettato.
Amato.Suono al citofono, dopo aver perso a cercare il suo nome fra i cento dei condomini.
Lei subito risponde.
<Chi è? > dice e sorrido
<Can> rispondo
<Ohi, apro! > dice lei e subito lo fa.Entro nei cortile e guardo il ventesimo piano da giù.
È un palazzo moderno, ricoperto da finestre a specchi.
Intorno è illuminato da LED e il cortile, tutto ben curato.Entro e prendo subito l'ascensore.
Poggio la testa alla parete liscia e fredda.
Penso."Perché ti sto pensando Demet?" penso.
"Fra noi è finita! Tu hai messo fine a tutto" penso poi.Le porte d'acciaio si aprono.
Esco dall'ascensore e cammino lungo il pianerottolo.
Vedo una porta semi aperta e subito dopo, Elettra uscire, rimanendo sulla soglia della porta.
<Il mio bellissimo turco > dice venendo verso di me.
Si getta addosso e mi abbraccia.
Ricambio l'abbraccio con sorriso.
<Ciao > dico, lasciandole un bacio sulla guancia.
<Sempre più bello > dice prendendomi per mano e trascinarmi con lei dentro all'appartamento.È stata sempre così lei.
Giocherellona.
Simpatica.
Con grande accoglienza.<Che buon profumino > dico con il mio italiano, non del tutto perfetto
<Ho preparato un piatto italiano tutto per te > dice lei, fermandosi al centro della salone spazioso e confortevole.<Come stai Can? > mi chiede senza lasciare la mia mano
<Tutto bene... Tu piuttosto? Ti sei fatta sentire poco > dico guardandola negli occhi
<Il mio lavoro é molto impegnativo lo sai... Ma ti ho pensato tanto in realtà! > dice lasciandomi un bacio sulla guancia
<Anch'io in realtà... Con te mi trovo davvero molto bene... Mi sento libero > dico spontaneo.
Intanto sì mette dietro e porta le mani sulla spalla.
Comincia a massaggiare piano.<Sei stanco? Mi dispiace che hai dovuto fare un viaggetto per venire da me, ma volevo farti conoscere casa > dice lei, muovendo le mani intensamente
<Hai una bella casa effettivamente... Anche se tanto in altezza > dico, mentre mi beo delle sue mani
<Anche la tua casa ad Istanbul non è male eh! Almeno dai social, così sembra > dice, portando la bocca sul collo e lasciarmi un bacio.Non siamo coppia.
Non sappiamo nemmeno cosa siamo in realtà.
Viviamo il momento per come si presenta.<È una bella casa effettivamente... Manca molto > dico un pó amareggiato
Ora mi abbraccia da dietro.
Posa la testa sulla spalla.
<Ti manca la tua terra Can? > chiede, stringendomi
<Manca tanto, come anche la mia famiglia... Ma qui in Italia sto vivendo davvero un bel periodo... Mi sento così fiero > dico spontaneo.
Porto le mani sulle sue.
Le accarezzo nel frattempo.
<Un pó meno con le critiche che circolano su di noi. Queste fan che pretendono a tutti costi che resti con Demet... Non so per quale ragione! La vita è tua > dice lei, intrecciando le dita con le mie.<Perché con Demet abbiamo trasmesso tanto tramite la nostra serie e quindi continuano a vederci così, anche fuori... Ma nessuno sà! Soprattutto non sanno che è finita > dico diretto, guardando un punto impreciso.
Ora si mette davanti a me.
<È davvero finita Can? > chiede, guardandomi negli occhi.
Intanto fa su e giù con la mano sul mio braccio.
<Si... Insomma, è ancora fresca la delusione... Ma non c'è nulla da fare > dico, guardandola negli occhi
<Tu sai che prima di ogni cosa, voglio essere un punto di riferimento per te? > dice lei con voce sottile, portando la mano sulla guancia e giocare con la mia barba
<Lo so... Mi sto legando a te > ammetto
<Anch'io Can... Tantissimo... > dice guardandomi negli occhi.
<Dio, come profumi > sussurra, portando il viso sul mio collo e sniffare.
Sale lentamente verso le labbra.
<Vado a vedere la cena... Sento un odore troppo forte. > dice ridendo e si stacca subito.
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𝑪𝒖𝒐𝒓𝒆 𝑰𝒏 𝑽𝒐𝒍𝒐 ♥︎
RandomAvete mai sentito parlare della famosa leggenda del filo rosso? Da qualche parte, raccontano che: ognuno di noi nasce con un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra. Questo filo ci lega indissolubilmente alla persona cui siamo de...