𝑪𝒖𝒐𝒓𝒆 𝑰𝒏 𝑽𝒐𝒍𝒐 ♥︎

Capitolo 7

Can.

Milano.

La nostra cena continua nei migliori dei modi.
Elettra mi ha parlato di come ama mischiare sapori in cucina e soprattutto, quanta ama abbinare vini nelle occasioni.
<Can > dice lei, mentre siamo seduti in veranda, in attesa del caffè che esca dalla macchinetta
<Dimmi > le rispondo, mentre sono preso a guardare le stelle.
Ce ne sono tante.
È uno spettacolo meraviglioso.
<Senti... Volevo dirti una cosa > dice lei, venendo verso di me.
Si mette dietro a si china con il corpo per potermi abbracciare.
<Ti ascolto > dico mentre le nostre guance si uniscono
<Cosa sono per te? > dice mentre comincia a lasciarmi baci sulla guancia.
<Bella domanda > dico impacciato
<Sento che stia nascendo qualcosa di serio o sbaglio? > continua lei.
Intanto le dita, sono impegnate a giocare con la mia barba.
Le passare lentamente, facendomi rilassare.
<Io vivo il momento Elettra. Sono sincero... Ora come ora, ho paura ad investire sentimenti > dico gesticolando con una mano
<Ma pensi ancora a lei? > dice schietta
<Evet... Cioè, si! Impossibile non farlo dopo quello che c'è stato > dico sincero
<Il motivo perché non te la riprendi? >
<Perché è finita... Siamo arrivati ad un punto dov'è impossibile continuare, se manca la base di un rapporto >
<Qual è? Cosa manca? > dice lei, mentre avvicina le labbra alle mie
<Manca la fiducia... > dico impacciato
<Beh, essere la ragazza di Yaman non è semplice... Sei amato da tante donne! > dice lei girando il viso verso di lei.

Mi lascio andare.
Mi faccio trasportare da lei, perché sento di stare bene.
Mi sà prendere.

Le nostre bocche sono unite.
Ferme.
<Il caffè > dico sulle labbra
<Lo so... Ora vado > dice lei, stringendomi il mento e lasciarmi due baci stampo.

<Sei mio... Aspetta, come dire dite voi? > dice ironica mentre cammina lentamente verso la cucina
<Sen benimsin.  > dice lui
<Cosa? > dice lei
<Sen benimsin. > ripete Can ridendo
<Sen e non ho capito il dopo... Va bene nulla! Un po' complicata questa lingua turca> dice lei
<Ma in compenso... I ragazzi turchi, sono molto affascinanti! Soprattutto un ragazzo di nome Can! > dice lei, facendomi l'occhiolino.
<Anche le italiane non scherzano! Molto passionali siete > dico.
Lei è già dentro.
<Lo so tesó> dice lei dalla cucina.

Sorrido.
Guardo un punto impreciso.
"Che devo fare? Mettermi in gioco?" penso.
Sento lei dopo un pó.
Mi porge il buonissimo caffè.
Sorseggio.
<Ho qualcosa per te > dice poi.
Mi porge un sigaro nella mano. <Top > dico, facendole l'occhiolino.
Si viene a sedere sulla gamba.
Porta un braccio intorno al collo, mentre l'altra, la poggia sul mio petto, giocando con le catenine.
<Ho avuto due storie... Importanti... Ma tu, sei qualcosa di diverso > dice, lei sottovoce.
Intanto lascio la tazzina sul tavolino di fianco.

Mi accendo il sigaro.

<Attenta a non scaldarti > dico subito.
La stringo a me dal fianco.
<Rispondi Can... > dice ironica, portando il viso nell'incavo del mio collo.
Lascia tanti baci.
<Ele... C'è attrazione con te - faccio un tiro - ma non voglio illudermi di nulla. Viviamo il momento... Quel che succede, succede > dico schietto.
<Mhh... > dice lei rilassata.
<Sento che sei importante per me. Conta questo> continuo e mi abbraccia ancor di più.
<Sono sicura che mi brucio con te Yaman. Ma amo il rischio > sussurra lei.
<Cosa ti piace di me? > dico, continuando a fumare
<Mi piaci perchè fai lo scemo. Ti ho conosciuto così... Le tue battute... I tuoi sorrisi... La tua voce... Mi piaci perché senza nemmeno impegnarti, mi fai sorridere e non mi fai pensare a nient'altro. Sto bene con te Can > sussurra e la sento sempre più rilassata.
Il suo peso su di me, diventa maggiore.
<Che dolce sei > dico con mezzo sorriso
<A proposito... Resta fino a domani. Devo presentarti mio fratello > dice poi
<Ah si? Quindi ho l'onore di conoscerlo >
<Si. E lui non vede l'ora di conoscere te > sussurra con poca voce
<Hai sonno? > dico subito
<Hai il potere di rilassarmi... Il tuo corpo è pazzesco > sussurra ancora.
Sorrido.
Poi smetto.
Mi ha ricordato Demet quando una notte in particolare, ha voluto dormire distesa su di me