Can
Roma
Sono appena tornato a Roma.
Dopo il viaggio ci sta una bella doccia.
Lascio tutto all'entrata e quando prendo il telefono, noto il messaggio di Demet.
Sorrido.
"Non ho più le palle eh" pensa
"Che dire" pensa ancora.Apro la chat.
Schiaccio la tastiera e scrivo.-Non è che non ho più le palle, (grazie a Dio non mancano quelle), è che ho pensato a quello che ho scritto e mi sono detto "Vale la pena? ;) " -
Inviato.
" Sei andata avanti nella tua vita, non c'è più niente da fare" penso nervoso.
Lancio il telefono sul divano.
Squilla.
Mi tolgo la maglia e lo riprendo."Elettra" leggo.
Apro la chiamata.
<Ohi > dico con mezzo sorriso
<Can... Sei arrivato? > dice Elettra
<Si... Poco fa! Sono stonato... Fa tanto caldo, mamma mia> ammetto subito
<Immagino... Anche qui! C'è aria afosa >
<Stai camminando? > chiedo dopo essermi accorto del suo affanno
<Si... Sto andando a lavoro, tu che fai ora? >
<Palestra... Nel senso a pomeriggio ho gli allenamenti >
<Il mio Sandokan> dice ridendo
<Allah... Non ancora! >
<Allah > mima la mia voceRido.
<Possibile che manchi? > mi confessa
<Anche tu... Ora ci vediamo dopo il compleanno di mio padre di sicuro >
<Vai ad Istanbul quindi? > dice lei con tono diverso.
C'è amarezza.
<Si, ovviamente non posso mancare >
<Quanto tempo ci resti Can? >
<Penso un tre, massimo quattro giorni... Voglio godermi un pó la mia famiglia... >
<La vedrai? > dice diretta.
Mi aspettavo questa domanda.<Non lo escludo > dico.
Silenzio.
<Ok Can... Io sono arrivata! Fatti sentire tu dopo > dice lei.
Sta fingendo che vada bene.
Ma sento quanto sia disturbata da questa situazione.<Ele, tutto ok? > dico alzando il sopracciglio
<Si Can! C'è il mio amico... A dopo > dice e chiude.Guardo lo schermo.
Sbuffo.Lascio il telefono e finalmente vado sotto la doccia.
Ci metto poco.
Asciugo i capelli e me li sistemo nei migliori di modi.
Stanno crescendo di nuovo e non hanno una forma ben precisa.
Mi vesto e nel frattempo accendo la macchinetta del caffè.Un buon caffè italiano ci sta.
È top.Ricevo un messaggio da Roberto.
Amico.
Grande amico da quando sono qui.
Non riesco a separarmi da lui molto facilmente.
Mi diverto.
Mi fa stare bene.
Soprattutto, mi sta aiutando negli allenamenti per Sandokan.Condivido l'appartamento con lui e devo dire che non mi aspettavo un'amicizia così bella.
Un valore molto importante per me.
Come in Turchia ci sono i miei punti di riferimento, anche a Roma li ho.Lo chiamo.
<Can, sei arrivato? > dice subito
<Ohi Rob, si... Sono appena arrivato da un pó, tu dove sei? >
<Faccio qualche commissione... Allora senti, preparati e ci vediamo alle tre davanti l'hotel Eden...>
<Va bene... Ok... Oggi non sono in gran forma >
<Se non te la senti, puoi rimandare eh >
<No, non rimando mai io! A dopo > dico e chiudo.Mi getto sul divano e mi accascio dopo aver dato vita alla stanza con l'aria condizionata.
Mi sveglio in tempo per l'appuntamento.
Mi preparo, calzando una tuta Pyrex.
Scarpa da ginnastica.
Carico il borsone della palestra sulle spalle e scendo.
Appena apro il portone, una marea di fan.
Di tutte le età.
Sorrido.
<Ciao > dico, guardandole con sorriso
<Can... Una foto? >
<Can, una firma qui >
<Anch'io una foto >
<Che bello, ragazzeee> sento tutte le loro voci.
Cerco di accontentarle tutte.
<Can sei stupendo> dice una ragazza a me vicino
<Grazie a tutte > dice alzando le mani.
Cammino verso la macchina.
Sono sicuro che queste foto gireranno in pochi secondi.
Sono così felice di essere amato.
Ma preferisco essere amato come Can Yaman.
Molto spesso mi confondono con i miei personaggi.
Non sono Divit.
Non sono Aslan.
Sono Yaman.
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𝑪𝒖𝒐𝒓𝒆 𝑰𝒏 𝑽𝒐𝒍𝒐 ♥︎
RandomAvete mai sentito parlare della famosa leggenda del filo rosso? Da qualche parte, raccontano che: ognuno di noi nasce con un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra. Questo filo ci lega indissolubilmente alla persona cui siamo de...