80-il dolore della paura

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Giordana
Eli se ne va e io vado da Alberto
G-come stai?
A-una favola guarda!
Prende dal tavolino in balcone il mio pacchetto di sigarette e ne fa un tiro
G-no Albe!
Gli tolgo la sigaretta dalle mani
A-cosa c'è?
G-sei impazzito per caso?
A-perché?
G-da quando fumi?
A-volevo provare!
G-toglietelo dalla testa, abbiamo abbastanza problemi da risolvere!
A-il problema sono io?!
G-non dire c*****e!
Si gira e mi abbraccia
A-non lasciarmi!
G-non l'ho mai fatto!
Gli sussurro. Si allontana leggermente, prende il mio viso tra le mani e mi bacia
A-ti amo!
G-ti amo!
Lo ribacio
A-andiamo dentro?
G-ah Albe sono usciti i nuovi episodi di lucifer, li vediamo?
A-va bene, prepariamo qualcosa per cena e iniziamo i nuovi episodi?
G-ordiniamo sushi?
A-come vuole lei madame!
Mi prende la mano, la porta alla bocca e mi lascia un bacio sul dorso della mano.
A-chiamo io stavolta!
G-come vuoi!
Dopo aver chiamato il ristorante viene a sedersi accanto a me, mi fa segno di poggiare la testa sul suo petto e io lo faccio ma sento in petto teso, capisco che qualcosa non va. Mi stacco da lui.
G-Alberto che hai?
A-mi è venuta una fitta!
Dice ancora con gli occhi chiusi e stretti. Gli tolgo la maglietta e vedo una macchia rossastra e dei lividi e inizio a piangere. Nonostante il dolore, vedo che a fatica apre gli occhi e mi prende la mano, mentre l'altra mano libera la porta dietro la mia nuca che usa per farmi avvicinare e lasciarmi un bacio sulla fronte
A-non piangere!
G-Albe ci rendiamo conto di quello che è successo in questa casa oggi? Elisa non doveva permettersi a reagire così e tu sei stato un cretino a lasciarla fare finché non hai sentito dolore!
Dico piangendo
A-è normale ciò che ha fatto!
G-Alberto vedi come sei ridotto!
Dico toccando i vari segni sul busto di Alberto
A-AHIA!!!!
G-chiamo il dottore!
A-a quest'ora?
G-non mi frega niente di che ora sia!
Vado in camera da letto e chiamo il medico.
A-cos'ha detto?
G-che devi mettere una pomata per 3 giorni e se non passa vai a fare i raggi!
A-tu pensi mi abbia rotto qualcosa?
G-non lo so, non lo so!
Dico mettendomi le mani nei capelli.
A-Lucifer lo vediamo un'altra volta!
Si alza dal divano e spegne la tv, mi si avvicina e mi abbraccia, ma rimango rigida
A-cosa c'è?
G-ho paura di farti male!
Sorride, scioglie l'abbraccio, mi porta in camera da letto e mi fa sdraiare sul letto mentre lui si sdraia accanto a me e poggia la testa sul mio petto.
A-per qualche giorno mi tieni tu sul tuo petto!
Dice sistemandosi e avvolgendomi in un abbraccio. Gli accarezzo i capelli finché si addormenta. Prendo il cellulare e chiamo Ultimo raccontandogli tutto, dicendo che ho bisogno di sfogarmi con qualcuno e dopo un po' mi addormento.

Alberto
(La mattina dopo)
Mi sveglio per primo e noto delle lacrime che le rigano il viso e inizio ad asciugarle e lasciargli baci su tutto il viso finché non si sveglia
G-ei!
A-buongiorno!
G-vado a lavarmi il viso e torno!
La blocco per il polso.
A-perché hai pianto!
G-perché non voglio vederti in queste condizioni, Albe è colpa mia che non ho avvisato Elisa prima, lo dice anche Ultimo!
A-non mi frega nulla di ciò che ti ha detto Ultimo, amore!
Mi alzo a fatica e la raggiungo sulla soglia della porta della camera.
A-doveva andare così, ed è giusto sia andata così
G-non so più se posso toccarti o no, non so come comportarmi!
A-abbracciami scemotta!
Dico sorridendo. Mi salta addosso e mi fa cadere sul letto. Un po' mi ha fatto male, ma pur di passare questo momento con lei sopporterei tutto.
G-ti ho fatto male?
Dice con aria preoccupata e delle lacrime agli occhi. Che amore. Capovolgo la situazione mettendola sotto di me.
A-ti voglio!
Le sussurro all'altezza del collo.
G-sei dolorante!
A-non per forza devo sforzarmi, godi tu per due!
G-Alby!
A-shh!
Le bacio il collo.
G-amore!
A-che c'è?
G-ho tanta paura di farti del male!
A-no! Non lo farai! Sto sempre bene quando tu ci sei! Ti amo!
G-anche io!
Mi bacia. Il suo bacio è magico. Ricambio con passione e finiamo per fare l' amore.
G-come stai?
A-mai stato meglio!
G-sicuro? Ti fa male qualcosa?
A-no, non mi fa male niente!
G-va bene! Vado a preparare la colazione!
Si sta per alzare
A-ahia!
G-che hai fatto?
Dice voltandosi di scatto e guardandomi con aria preoccupata.
G-cos' è che ti fa male?
Si sente dalla voce che è molto preoccupata.
A-il cuore!
G-chiamo il dottore!
Si sta per alzare, ma le afferro la mano e la tiro a me.
A-mi fa male se te ne vai!
G-Albe!
Si stacca e si alza. La seguo.
A-che hai?
G-sei un cretino! Io mi preoccupo per te e tu mi prendi in giro in questo modo!
A-non ti prendo in giro! Solo che ti amo e se te ne vai io sto male!
G-ho paura di perderti!
Si volta, ha le lacrime che le rigano il volto.
A-non fare così!
Mi avvicino a lei e gliele asciugo.
A-vorrei delle manette!
G-perchè?
A-per legarmi a te!
G-perchè vorresti legarti a una come me?!
A-perché ti amo e curerei la tua paura di perdermi!
G-non puoi curarla!
A-perché?
G-perchè è già successo!
A-ma non riaccadrà!
G-promesso?
A-promesso!
La bacio.
G-è ora di mettere la pomata!
A-va bene!
Mi toglie la maglia e inizia a toccarmi il petto. Va a prendere la pomata. Mi fa sedere sul divano e si mette a cavalcioni su di me, senza farmi peso. Inizia a stendere la pomata sul rossore. Intanto gli accarezzo i capelli.
G-ti amo!
A-anche io!

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