66-preoccupazione, amore e litigata

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Alberto
Valentina è uscita, ricevo una chiamata da mi sorella.
R-come stai?
A-bene!
R-ho saputo che ora stai con Valentina!
A-già!
R-che è successo?
Inizio a raccontarle tutto, tranne del mio attacco d' ansia.
R-ok, piccola domanda! Tu ami Valentina?
A-cioè, Vale è una ragazza molto bella e disponibile!
R-basta girarci intorno! Sei ancora perso di Giordana, vero?!
A-no, certo che no!
R-si, certo! Sei hai bisogno di qualcuno con cui parlare, io ci sono!
A-grazie!
Chiude.
(Dopo 5 giorni)
Mando un messaggio a Valentina dicendole che uscivo. Vado al bar, ordino da bere e poi fisso il bicchiere ormai vuoto.

Giordana
Vado in un bar a prendere il caffè e poi andrò da Ultimo. Tutto sommato penso che mi piaccia un po'. Prima di entrare noto la macchina di Alberto. Penso che sia andato a fare la spesa. Entro, tolgo gli occhiali da sole e lo vedo seduto a fissare il bicchire. Mi siedo accanto a lui
G-fissare il bicchiere non lo farà riempire, è solo per informarti eh!

Alberto
Sento la sua voce. È come sempre angelica e irresistibile. Mi volto verso di lei, non posso non ricambiare il sorriso.
A-cosa prendi?
G-lascia stare, faccio io!
A-voglio chiederti scusa per il mio comportamento dell' altra volta, sono stato un vero e proprio cretino!
Faccio un lungo sospiro
G-tranquillo, certe cose non si possono controllare!
A-che vuol dire?
G-soffri di attacchi d' ansia?
A-no!
G-sicuro?

Giordana
Si guarda intorno e inizia a muovere nervosamente le mani
G-va bene, va bene però se avrai bisogno di me io ci sono!
Gli metto una mano sulla sua, lui a quel tocco si calma. Mi guarda sorridendo.
A-grazie!
Sorrido e abbasso la testa.
A-cosa posso offrirti?
G-un caffè!
A-va bene!
Ordina un caffè per me. Iniziamo a parlare, dopo un po' mi accorgo che sono le 13:15.
G-grazie per il caffè, ora devo andare!
A-va bene, non abiti più a casa... insomma casa nostra?!
G-no, sto qualche giorno da mia madre! Ora devo andare!
Prende la mia mano e la bacia.
A-se qualcosa ti turba dimmelo! Ci tengo!
G-va bene
Dico super imbarazzata.
A-dai, ti accompagno all' auto!
G-che differenza fa tra adesso e dopo?
A-voglio vedere se il tuo mal di testa è forte!
G-come?
A-prima ti sei toccata la tempia!
Rimango sorpresa, lui che ha tutti i suoi problemi ha notato il mio mal di testa. Mi accompagna fino alla macchina.
A-non è forte!
Mi mette una mano sulla fronte
A-almeno non hai la febbre!
G-è solo un po' di mal di testa, tranquillo!
A-ci sentiamo in questi giorni?
G-sì!
Gli faccio un sorriso
A-ciao Giordy!
G-ciao, Albe!
Salgo in macchina, ma al posto di andare da Nico vado alla clinica, prendo appuntamento con uno psicologo
(Dopo mezz' ora)
Entro nello studio dello psicologo.
Dott.Rossi-buongiorno!
G-buongiorno!
Dott.Rossi-io sono il dottor Rossi! Tu sei Giordana, vero?
G-sì!
Dott.Rossi-di cosa mi vuole parlare?!
G-quali sono i sintomi dell' ansia?
Dott.Rossi-i sintomi sono: sensi di vuoto mentale, aumento di allarme e di pericolo, immagini e pensieri negativi, comportamenti prottettivi e la sensazione di essere osservati!
G-questi sono quelli psicologici! Quelli fisici?
Dott.Rossi-quelli fisici sono: tensione, tremore, sudore, palpitazione, aumento della frequenza cardiaca, sensazione di mancanza di respiro, vertigini, nausea, formicolii, derezione e depersonalizzazione!
G-un mio amico, ne soffre! Come posso aiutarlo?
Dott.Rossi-devi starli accanto! Non bisogna prendere la cosa sotto gamba! Potrebbe diventare seria!
Dopo ciò ritorno a casa mia, o meglio la mia e di Alberto. Non so come aiutarlo senza farlo soffrire. Guardo le nostre foto.
G-vedi come ci siamo ridotti, quasi sconosciuti, vedi come ti ho ridotto, non volevo farti soffrire e guarda ora in che situazione sei, volevamo diventare genitori e guarda cosa è successo, io voglio aiutarti ma non so come, mi hai chiesto di continuare a vederci, di starti vicino, ci proverò perché ti amo ancora ma farà male saperti in quelle condizioni!
Dico parlando letteralmente con la foto

Alberto
Torno a casa, quando salgo vedo che Vale era seduta impassibile sul divano così mi siedo accanto e le metto una mano sul ginocchio.
V-attento che se la metti un po' più su la mano ti scotti!
Tolgo completamente la mano
A-che c'è?
V-come che c'è?! Stiamo insieme ma non me lo dimostri, sei freddo, schivo, mi eviti, inizialmente pensavo fosse perché dovessi abituarti al cambiamento ma tu non vuoi ammettere a te stesso che ami ancora follemente Giordana, è così?
A-perché lo pensi?
V-rispondimi!!
A-Valentina parla!!
Dico quasi gridando
V-che motivo hai di gridare?!
Grida anche lei
V-qui l'unica inca****a dovrei essere io!
A-mi dici perché?
Cerco di calmarmi visto che avevo avvertito un forte giramento di testa
V-ti ho visto con Giordana stamattina, complimenti!
Dice battendo le mani sarcastica
A-quindi? Da quando due amici non possono vedersi?
V-il punto è che voi non sarete mai solo amici, si vede da come ti guarda e tu da come ti preoccupi per lei!
A-ma cosa dici!
V-oh per fortuna non hai febbre!
Dice imitandomi
V-perché se aveva la febbre la andavi ad accudire?!
A-ora basta!
Inizio a sbattere i pugni sul tavolo
V-ah ora basta perché sai che sei stato scoperto?!
A-da quando sei entrata nella mia vita non hai fatto altro che complicarla, mi hai messo pressione per tutto, su tutto, non ho più la mia libertà, non sono più libero di vedere chi voglio!
V-perché invece con Giordana ti veniva spontaneo fare certe cose!
A-Giordana lasciala fuori da questa situazione!
Sente un forte nodo in petto e ricorda di quella sera al concerto, di lei che è l'unica persona che può calmarlo.
V-te la difendi pure!
A-Vale mi sono rotto i c*****i, va bene?
V-voglio una pausa!
A-prenditela, vado via io visto che è casa tua questa!
Prendo le chiavi della macchina ed esco.
V-bravo, corri da lei!
A-ma v*******o!
Dico scendendo le scale per poi arrivare all'auto e fare lunghi respiri profondi, penso a ciò che mi ha detto Giordana e mi dirigo a casa di Sophie, so che potrei essere rifiutato ma il nodo al petto è quasi insopportabile, una volta arrivato busso.

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