~9~

1.7K 90 55
                                    

LA STANZA 🖤

Mi risvegliai in un letto singolo con delle coperte azzurrine e mi guardai intorno: ero in una stanza piccola, ma piuttosto accogliente, con dei muri di un marroncino chiaro abbinato ai mobili marroni. Vi era una cassettiera dove sopra c'erano una pianta e delle decorazioni abbinate con l'azzurro del letto. Anche la tenda era dello stesso colore delle coperte del letto e rendeva il tutto più uniforme.

 Anche la tenda era dello stesso colore delle coperte del letto e rendeva il tutto più uniforme

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Decisi di alzarmi e notai che avevo un anello metallico legato alla gamba.

Provai a toglierlo, ma non ci riuscì perchè era troppo stretto.

Rinunciai a rimuoverlo e scesi dal letto, ancora stordita.

Dopo qualche secondo mi ripresi e ricordai gli avvenimenti della sera precedente: una ragazzina della mia età ed un ragazzo qualche anno più grande di me erano entrati nella mia stanza e mi avevano sedata.

Cercai subito di andarmene dalla porta, ma ovviamente era chiusa a chiave.

Decisi di usare il mio quirk e teletrasportarmi fuori dall'edificio, anche se sapevo che mi sarei riempita di ferite provando ad arrivare alla UA. Dovevo provare.

Chiusi gli occhi e pensai al luogo dove volevo andare, cioè la Yuei, ma quando riaprì gli occhi non era successo nulla. Ero ancora in quella stanza che, seppur molto carina, mi dava in quel momento una sensazione di angoscia.

L'unica opzione rimasta era attirare l'attenzione dei Villain e provare a scappare senza il quirk.

"Hey, aprite subito la porta!! Dove cavolo mi trovo?!?!?!"

Sentì dei passi e mi misi in posizione d'attacco, pronta a colpire il Villain e scappare.

Aprì uno strano ragazzo, sui 25 anni, dai capelli azzurrini e dagli occhi rossi, oltre che una pelle del viso stranamente screpolata per la sua età.

??: "Che vuo-"

Non gli lasciai il tempo di parlare che lo colpì allo stomaco con il ginocchio e, mentre si stava riprendendo, iniziai a correre verso il piano inferiore, pronta a dover combattere.

Mentre correvo verso le scale venni afferrata da qualcuno.

??: "Non sarà così facile scappare, T/n."

Dopodichè sentì la pelle bruciare, fino a che il contatto con quel ragazzo non mi ustionò completamente il braccio.

Rimase impassibile, continuando a ustionarmi il braccio fino a quando non arrivò il ragazzo dai capelli azzurri a cui prima avevo dato una ginocchiata sullo stomaco.

??: "Aggressiva la ragazzina... Vabbè. Ottimo lavoro Dabi, ma non farle troppo male."

Quello che sembrava chiamarsi Dabi mi afferrò ancora più saldamente e mi trascinò nella camera dove mi ero svegliata, scaraventandomi a terra.

𝘑𝘶𝘴𝘵 𝘢 𝘗𝘳𝘰𝘣𝘭𝘦𝘮 - 𝘈𝘪𝘻𝘢𝘸𝘢 𝘹 𝘙𝘦𝘢𝘥𝘦𝘳Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora