Clarke e Lexa: Un finale inaspettato (COMPLETE)

CAPITOLO 26: OFELIA

CLARKE:

Era bellissimo tornare a Polis con Lexa, mi faceva malissimo la spalla, sapevo che sarei dovuta rimanere ad Arkadia per almeno un'altra settimana viste le mie condizioni, ma sentivo di dover tornare lì con Lexa. Misi le mie braccia introno alla vita di Lexa, e mi appoggiai con la testa alla sua schiena avevo bisogno di lei ora e per sempre.

LEXA:

Sentii le braccia di Clarke intorno a me, era bellissimo riaverla poter sentire di nuovo il suo profumo su di me, non sapevo quanto saremmo state insieme ancora ma avrei fatto di tutto per tenerla vicino a me, e sapevo che insieme non ci annoiavamo mai.

*Clarke chiuse leggermente gli occhi*

"Hey, ti stai per addormentare?" - domandò Lexa dolcemente.

"No... voglio solo sentirti più vicina" - rispose la ragazza sorridendo.

*All'improvviso Lexa iniziò un discorso..*

"Ho sentito una storia

Che diceva che se pretendi troppo resti sola
Io non voglio mai un cazzo, solo stare bene un'ora
O toccarti per sempre insieme sotto le lenzuola
Anche se poco dopo litighiamo a squarciagola

Questo è il bello di amarti
Io mi sento importante
Se ti faccio un regalo apprezzi quello che ho da darti
Se ti dico ti amo e non ti compro coi contanti
No, non voglio che piangi

E non lo so quanto ci resta, ma vorrei tenerti qui
Scapperemo da una festa e da un noioso venerdì
Sai, con te io non mi annoio mai
Ti direi altre mille cose, ma tanto tu già le sai

Tu già le sai" 

- Lexa.

CLARKE:

Appena arrivammo all'ingresso di Polis, vidi Lexa ordinare alle sue guardie di preparare solo la sua stanza, capii subito che avrei dormito in stanza con lei. Ero felice, finalmente dopo la morte di mio padre e di Finn, potevo essere felice di nuovo... avevo litigato spesso con mia madre, ma poi alla fine mi mancava sempre e facevamo pace. L'unica che avevo odiato e amato allo stesso tempo era Lexa.

"Clarke *la fece scendere da cavallo* ti senti bene?" - domandò Heda.

"Si Lexa, andiamo" - rispose baciandola in fronte la bionda.

"Dormirai nella mia stanza finché non ti riprenderai, poi sarà una tua scelta se dormire con me o nella tua stanza" - le sorrise Lexa.

"Sei l'unica cosa che ho, la mia unica forza Lexa... sto bene con te" - continuò Clarke prendendole la mano.

"Domani dovrò andare in un villaggio a vedere come stanno dei figli del sangue nero, tu puoi rimanere a riposarti nella mia stanza okay?" - disse Lexa guardandola negli occhi 

"Va bene, però stai attenta e torna da me" - la baciò delicatamente sulle labbra mentre sussurrò quelle parole.

"Sarò sempre con te Clarke" - concluse il comandante prima di entrare nel palazzo.

IL MATTINO SEGUENTE:

LEXA:

Diedi il buongiorno a Clarke dandole un bacio sulla fronte, dormiva come una bambina e non avevo intenzione di svegliarla, così decisi di lasciare una piccola lettera con le frasi di una canzone che le piaceva tanto.  L'ultima cosa che le dissi fu ti amo, sapevo che non mi avrebbe sentito, ancora avevo paura a dirglielo chiaramente.

Vorrei parlare anche di lei, ma senza esagerare
Che il cielo lì ci osserva e noi formiche in pasto a un mondo cane
Poi ti bastan due occhi azzurri e ritorna tutto
Ritorna il cuore, al suo posto dove c'è calore
Avevo voglia di cantare ma solo ciò che avevo dentro
Sento, che tanto più mi sento vuoto e tanto più mi riempio dentro
Ricordo lì in terrazza quinto piano sopra tutti
Passare notti dentro stanze in cui non vedi bene tutti
E con la mano e con la mano e con la mano sposti il fumo che ti bruci gli occhi
Sentirsi ultimi ma sorridere che è passato pure oggi

*Clarke fu svegliata da dei colpi alla porta, qualcuno stava bussando*

"Si, arrivo.. Lexa sai che puoi entrare tranquillamente.. è la tua stanza" - disse Clarke non consapevole di chi c'era oltre quella porta.

"Chi sei tu? Cosa ci fai nella stanza di Lexa?" - domandò la donna che si trovò davanti Clarke.

"Sono Clarke Griffin.. piuttosto tu chi sei?" - domandò la bionda.

"Sono Ofelia l'amore di Lexa" - esclamò lei.

*Rimasero lì stranite a guardarsi*