Capitolo X

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-A-ali?- tutta la rabbia si dissolse. Girai la testa ed effettivamente avevo un enorme paio di ali, ecco perche mi faceva male la schiena! Erano molto grandi e luminose, il materiale di cui erano fatte sembrava pura luce, non erano solide. Quando provavo a toccarle sentivo solo che emanavano un piacevole calore. Presi la treccia, dov'erano i miei capelli bianchi?? Adesso erano del colore del fuoco. Tutti nell'Arena mi stavano guardando. Odiavo essere al centro dell'attenzione. Erano a bocca aperta, stupiti dalla figura alata che gli si era presentata davanti agli occhi. L'unico a riprendersi fu il nostro Preparatore, poi tutti i suoi colleghi presero i rispettivi gruppi e uscirono dall'Arena. -Keyla, è evidente che anche tu possiedi la Magia.- ero allibita, non riiscivo credere a ció che sentivo. -Ma com'è possibile?- la mia voce era cambiata, era molto piú melodiosa, cristallina. Si vedeva che era molto ammaliante, infatti tutti i compagni del mio gruppo mi guardavano affascinati. -Vieni con me, voi ragazzi andate nelle vostre camere. Vi è vietato parlare di quanto è accaduto oggi. Potete andare.- li congedó, mentre io lo seguii. Dopo aver girato piú volte nei corridoi, arrivammo davanti a una porta. Era diversa dalle altre, aveva intarsi molto elaborati e aveva un'aspetto importante. Aprì la porta -Prego, entra.- feci come mi disse. Era una stanza piú grande delle altre, non era una camera da letto, era un ufficio. Al entro c'era un grande tavolo con tantissimi fogli, pergamene, mappe e documenti. Si sedette sulla grande sedia, dietro al tavolo e io mi sedetti di fronte. -Lei sa spiegarmi cosa è successo?- : -Si, signorina Mandram. Le racconteró una storia-

Molti anni fa, parliamo di millenni, ció che oggi conosciamo come Regno di Areuo, era un'isola di grandi dimensioni, enormi. Un'isola deserta, dove regnava la natura. Poi, un giorno, arrivarono otto creature, quelle che noi adesso chiamiamo Dee, e ognuna di loro era capace di governare un elemento della natura: acqua, fuoco, aria, terra, luce, ombra, e poi c'erano due Dee particolari. Una governava il Destino e una la Morte. Queste erano gemelle rispettivamente di Luce e Ombra. Loro plasmarono l'isola e crearono l'uomo dall'unione dei quattro principali elementi. Acqua, perchè fosse sempre sincero; fuoco, perchè fosse nobile; terra, perchè fosse resistente; aria, perchè fosse delicato ma forte. Le altre Dee fecero ciascuna un dono per l'uomo. La Dea Luce donó felicità e armonia e la Dea Destino donó loro un futuro. Le altre due, la Dea Ombra e la Dea Morte donarono corruzione e malvagità, perchè gelose delle attenzioni rivolte a quelle nuove creature da parte delle loro sorelle. L'uomo divenne cosí pericoloso, egoista e avido. Cercó di rubare alle Dee i loro poteri e, siccome queste non potevano distruggere la propria creatura, si rifugiarono ciascuna in un grande castello che costruirono per proteggersi. Le quattro Dee degli elementi si posizionarono ai quattro punti piú alti dell'isola mentre le Dee Ombra e Morte andarono ad abitare sotto terra. La Dea Luce si rifugió nel Sole e da lí ci manda la sua energia che ci permette di vivere. La Dea Destino, invece, prese l'aspetto di un normale umano e si mischió tra loro in modo che non la riconoscessero. Dopo secoli passati a osservare la felicità degli esseri umani e di come si riproducevano e avevano figli, la Dea desideró avere anch'essa un figlio. Proclamó un concilio al quale parteciparono tutte e otto le sorelle. Raccontó loro di ció che avevano gli umani e, dopo aver ascoltato la sorella, le Dee vollero avere anche loro dei figli. Ma non potevano riprodursi come degli umani, cosí crearono ciascuna dal proprio elemento dei figli. Erano tutte molto contente della riuscita del loro piano, ma a quel punto gli umani scatenarono una guerra contro di loro, che dovettero combattere. Furono cosí costrette a lasciare i loro bambini in mano a degli esseri umani, che avrebbero accettato di accudirli come fossero loro figli. I bambini crebbero ma le Dee non tornarono. Questi bambini avrebbero un giorno preso la loro vera forma di Dei o Dee, appena fossero pronti. A quel punto avrebbero dovuto trovare il Saggio Oracolo, un uomo a cui fu affidato il dono della Preveggenza da parte delle Dee, nella speranza di trovare i figli.

-Quindi Keyla, credo di aver risposto alla tua domanda. Morei sou Dee.- disse alzandosi e facendo un inchino.

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Spazio autrice
Ecco a voi un nuovo capitolo!
Questa volta ci ho inserito un po di storia, che ve ne pare? Commentate e votate!!
Ciaoo

Keyla Mandram e la Signora del DestinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora