Capitolo XVII

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Era tutto nuovo per me. Chi ero? Perchè ero lì? Che mi avevano fatto? Non ricordavo niente. Sapevo solo una cosa: dovevo trovare il ragazzo dagli occhi verdi. Mi alzai e, quando una ragazza mi prese per un braccio, afferrai il suo e glielo torsi dietro la schiena, per poi sbatterla contro il muro. Come avevo fatto? La lasciai subito andare e, vedendo la mia faccia stupita, quella rispose -Tranquilla, so che è tutto nuovo per te ma sappi che sono un amica. Tu adesso sai combattere, sei un Assassina.- ero più confusa di prima -Cos'è un Assassina?-
-È una delle più leali soldatesse della Signora della Morte-
-E chi è la Signora della morte?- a quel punto lei borbottò qualcosa che sembrava un "forse ho esagerato" o qualcosa di simile. -Ascolta, adesso ti porto nella tua stanza dove dormirai, poi domani mattina ti spiegherò tutto e ti darò la Lista.- mi affiorò un'altra moltitudine di domande ma non le chiesi niente, sapendo che poi sarei stata ancora più confusa di prima.
La mia stanza era spoglia, buia e non molto accogliente. Aveva un letto in legno e un tavolino dove poter appoggiare le cose. -Non ti serviranno vestiti, avrai la divisa.- e se ne andò, lasciandomi sola in preda alle mie domande. Mi guardai attorno, non c'era neanche una finestra per poter vedere dove mi trovavo. Era strano, non riuscivo a ricordare niente, come se per tutto questo tempo avessi dormito un sonno profondo dal quale mi ero appena svegliata. Non sapevo nemmeno il mio nome. Magari la ragazza lo sapeva, domani glielo avrei chiesto. Siccome non avevo altri indumenti se non quelli che indossavo, mi sdraiai sul letto, ma non riuscii ad addormentarmi. Continuavo a pensare al ragazzo dagli occhi verdi, ma chi era? E perchè avevo questa urgente necessità di trovarlo? Continuai così per un periodo di tempo che non sembrava finire mai, finchè non entrò qualcuno nella mia camera. Era la ragazza di prima, a quanto pare era già mattina, solo che adesso indossava un completo nero aderente in pelle. Non capivo come facesse a muoversi fasciata in quel modo. -Questa è la tua divisa- disse porgendomi un completo uguale al suo. -Sbrigati a indossarla e vieni fuori- feci come mi disse. Al contrario di ciò che credevo, la divisa era molto comoda. Il tessuto era leggerissimo e aderiva perfettamente al corpo, come una seconda pelle. Uscii e trovai davanti alla porta la ragazza. -Come ti chiami?- chiesi -Dream- un bel nome, Sogno. Stavo per risponderle con il mio nome ma mi ricordai di non saperlo. -E io come mi chiamo?- lei mi guardò per un pò -Come vuoi. Le neo-Assassine scelgono un nuovo nome, per indicare l'inizio di una nuova vita. Scegli il tuo.- non sapevo cosa scegliere, come si fa a decidere il proprio nome? Non era facile perchè poi, quel nome, te lo porterai per tutta la vita. Ci pensai su. Doveva essere un nome con un grande significato personale. Qualcosa che mi rappresentasse. -Ci penserò- mi serviva tempo. -Bene, ma non metterci troppo. Adesso seguimi che la Signora della Morte vuole conoscerti. Quando sei in sua presenza devi sempre inginocchiarti, parlare solo se richiesto e rivolgerti alla Signora chiamandola Padrona.- sapevo chi era Morte. Era una delle Signore. Adesso me lo ricordavo. Allora perchè tutta la mia vita era sparita? Una volta giunte davanti a Morte, entrambe ci inginocchiammo e Dream disse -Signora, ecco la ragazza. Adesso è un Assassina, ed è già pronta per andare in missione.- sul volto della Padrona apparve quello che doveva essere una parvenza di sorriso. Era intriso di malvagità, morte, oscuritá, piacere perverso e chi ne ha più ne metta. Si voltò verso di me e mi squadrò da testa a piedi. -Perfetto, allora Dream puoi darle la sssua prima Lisssta.- e la ragazza se ne andò, lasciandomi sola con Morte. Era davvero inquietante, mi sembrava di averla già vista ma non era possibile, io non ero mai stata qui prima d'ora. O almeno credo.
-Allora sei pronta per il tuo primo incarico?- : -Si, Padrona.- risposi senza guardarla negli occhi, che mi accorsi non aveva. Un silenzio che faceva venire i brividi occupò tutto il tempo che serviva a Dream a portare la cosiddetta Lista. Finalmente tornò, e mi porse un foglio con elencati sopra dei nomi. La Padrona si rivolse a me -Il primo obbiettivo che dovrai uccidere, per dimostrarmi la tua lealtà, è una famiglia. La famiglia Mandram.-

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Spazio autrice
Chiedo scusa ancora per il ritardo, ma è tutta colpa della scuola! Non ho neanche un momento di pace questa settimana. Ma sono riuscita comunque a scrivere un capitolo, un pò tardi ma sempre meglio di niente. Spero vi sia piaciuto e ovviamente commentate e votate!!
Ciaoooo

Keyla Mandram e la Signora del DestinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora