Capitolo XI

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Dopo il colloquio con il Preparatore, tornai nella mia camera dove trovai Will, Aliki e Caled. Non avevo voglia di parlare con loro in quel momento, dovevo ancora schiarirmi le idee e non avrei saputo cosa rispondere alle loro domande, soprattutto perchè non avevo le risposte alle mie! C'erano altri come me? Le Dee dove sono finite? Chi era mia madre? Perchè Morte mi perseguitava nei miei sogni? Dovevo cercare quel Saggio Oracolo? Perchè avevo le ali? Non mi sembrava che le Dee avessero delle ali. Con tutta quella confusione in testa mi sedetti sul letto. -Keyla?- era Will -Si?- : -Non ci hai risposto- ero stata talmente impegnata con i miei pensieri che non mi ero accorta che mi avessero chiesto qualcosa -Scusate, stavo riflettendo. Cosa mi avete chiesto?- : -Volevamo sapere come stai, non deve essere stato facile per te- parlava solo Will. Aliki e Caled mi guardavano, sembravano un pó a disagio. -Si in effetti non lo è stato, sono un po stanca quindi andrei volentieri a dormire un pó- : -Va bene, ti lasciamo riposare, ci vediamo stasera all'addestramento- e detto questo uscirono. Adesso potevo starmene un po in pace. Andai in bagno e mi feci una bella doccia calda, volevo togliermi tutto lo sporco del combattimento e dimenticare per il momento quella situazione caotica che avevo in testa. I miei pensieri andarono a Marik. Pur essendo stato uno stronzo non avevo diritto a colpirlo in quel modo. Ok, mi aveva provocata ma questo non mi giustificava. Promisi a me stessa che l'indomani mattina sarei andata a trovarlo in infermeria. Scommetto che adesso mi odiava. Finita la doccia andai a dormire.

Mi svegliai poche ore più tardi, era quasi il tramonto, avevo avuto un altro incubo. Ero sudata e le coperte erano tutte ingarbugliate, probabilmente le avevo ridotte così per l'incubo. Questa volta peró non c'era la Dea Morte, ricordavo solo una donna, aveva capelli di un biondo molto chiaro, occhi grigi con sfumature viola. Aveva un viso dolce, ispirava fiducia e all'improvviso si era trasformata in un mostro fatto d'ombra, intriso di malvagitá. Mi alzai, indossai la divisa e uscii in cerca del mio gruppo. Adesso che ci pensavo, le ali non le avevo piú, dovevano essere sparite prima di andare nell'ufficio del Preparatore ma non me ne ero accorta. Tornai un attimo nella mia stanza e mi guardai allo specchio. Avevo ancora i capelli rossi e gli occhi verdi. Sarei rimasta per sempre cosí? E i miei capelli bianchi che avevo imparato con grandi difficoltà ad apprezzare? Non li avrei rivisti più? Dovevo peró ammettere che non stavo affatto male con quel nuobo look, ma mi sarei dovuta abituare. Ian e Gail, soprattutto papà, non mi avrebbero riconosciuta guardandomi adesso. Ma se io ero figlia di una Dea, loro non erano miei fratelli? No, loro sarebbero stati sempre i miei veri fratelli. Non importa che io non fossi un'umana. O si? Bussarono alla porta. Entró Will -Keyla, sei sveglia?- disse piano -Si! Sono in bagno arrivo!- mi sciolsi i capelli, cercai di pettinarli con le dita, legai la mia solita treccia e uscii -Eccomi- mi guardava affascinato, quasi rimaneva a bocca aperta -Stai benissimo, non te lo avevo ancora detto ma mi piaci con i capelli rossi e gli occhi verdi. Cioè, non che prima non mi piacessi...cioè...i tuoi capelli non tu. Non dico che non sei bella a-anzi...- a quel punto mi misi a ridere per quanto era impacciato e lui sorrise -Ho capito, dai andiamo o faremo tardi- sembrava sollevato. Era troppo bello quando sorrideva. E io stavo impazzendo. Che mi succedeva??

Quando raggiungemmo l'Arena in molti mi fissarono, alcuni impauriti, altri sospettosi, e altri ancora diffidenti. Anche nel mio gruppo nessuno mi rivolgeva la parola. Il Preparatore mi raggiunse -Keyla, vieni con me che adesso fai parte dell'altro gruppo- mi sentii sollevata, speravo di non essere piú guardata in quel modo, ma mi ricredetti appena vidi gli sguardi dei miei nuovi compagni. Tutti mi guardavano con diffidenza, come se si sentissero minacciati da un qualche essere malvagio. Solo una ragazza mi si avvicinó e, con un grande sorriso, si presentó porgendomi una mano -Ciao, io sono Kat- avevo l'impressione che saremmo diventate grandi amiche.

Le ore si trasformarono in giorni, e i giorni in settimane. Ormai eravamo lì da due settimane ad allenarci e il giorno dopo sarebbero iniziate le Selezioni. Il nostro Preparatore (non ci aveva mai detto il suo nome) ci chiamó per spiegarci in cosa consistevano le Selezioni. Molte delle prove che elencó erano di combattimento fisico o magico e poi c'erano le prove finali, le più importanti. Ma di quelle, ci disse, avremmo parlato a tempo debito. Intanto ci furono distribuite nuove divise, diverse da quelle prima. Queste erano tutte bianche e l'armatura leggera era fatta di intrecci di ferro color argento. -Questa è la divisa che indosserete durante le Selezioni, per essere riconosciuti come coloro capaci ad usare la magia.- io non ero molto capace a dire la verità. Anzi, ero un disastro. In quei giorni ho provato di tutto, e anche il Preparatore aveva cercato di insegnarmi ma per qualche strano motivo la magia sembrava come scomparsa. Peró durante quelle due settimane io e Kat avevamo fatto conoscenza ed eravamo diventate amiche inseparabili. Avevamo molte cose in comune, ma eravamo anche molto diverse, solrattutto di carattere. Io ero abbastanza timida, non mi piaceva stare al centro dell'attenzione e cercavo di non dare nell'occhio. Lei era tutto l'opposto. Molto estroversa, sempre allegra, ottimista incurabile e molto appariscente. Aveva capelli biondo oro, dei deliziosi boccoli le cadevano sulle spalle. I suoi ochhi erano di un bell'azzurro color mare, molto scuri, due zaffiri. Non era eccessivamente magra, aveva le forme al posto giusto, al contrario di me. Peró, pur sembrando una persona apparentemente superficiale, era molto simpatica e divertente.

Arrivó il giorno dell'inizio delle Selezioni. -Ragazzi, allora, comincerete con semplici combattimenti corpo a corpo, chi perde viene eliminato, poi passerete a combattimenti magici mentre gli altri continueranno con il corpo a corpo aggiungendo peró ogni volta delle difficolta. Infine, le prove finali sono tre. Una fisica, una mentale e una, nel vostro caso, magica. Quella fisica è divisa in tre parti: astuzia, forza, velocità. Quella mentale consiste nell'affrontare la propria più grande paura. Per quella magica, dovrete riuscire comunicare con la natura e richiamare un Drago. A seconda di quale Drago richiamerete, vi sarà rivelato quale elemento servirete.- Draghi??? Ma non erano estinti???

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Spazio autrice
Ecco a voi, sono riuscita a scrivere un altro capitolo. Spero vi piaccia, se trovate degli errori ditemelo che li correggo. Commentate, ditemi se vi piace o no!

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Keyla Mandram e la Signora del DestinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora