Il mio cuore perse un battito, anche due se possibile. Perchè? In fondo non li conoscevo. Decisi di ignorare quel fatto. Mi inchinai a Morte dicendo -Si, Padrona.- lei sorrise -Partirai sssubito. Ti do due giorni a disssposssizione. A lavoro finito tornerai sssubito qui.- mi fece segno con la mano di uscire e io uscii. Tornai nella mia stanza, dove trovai una borsa con dentro il minimo indispensabile di cibo per due giorni, due pugnali e un arco. Non pensavo di saperli utilizzare, ma subito mi apparvero in mente tutti i movimenti che si potevano fare in un combattimento corpo a corpo con dei pugnali. Erano abbastanza lunghi, con un manico nero, comodo da tenere in mano. Non erano molto decorati, anzi erano quasi spogli. Li misi nelle apposite fessure, uno al fianco e uno al lato del polpaccio. Serviva da riserva. Dopo aver preso tutto e essere uscita, incontrai di nuovo Dream. -La famiglia Mandram abita a Derenta, un villaggio molto piccolo e vicino al mare. Per arrivarci senza perdere tempo a camminare, devi prendere il Portale Est. Vai dritta in questo corridoio, gira due volte a destra e la terza a sinistra. Troverai una porta in legno massiccio. Quando le sarai perfettamente di fronte dovrai dire "Sono in missione per Morte. Morei sou Zukelai." Ricordatelo perchè senza queste parole non potrai passare, e chi disobbedisce a Morte non viene trattato con gentilezza.- un brivido mi corse lungo la schiena. -Cosa significa murai su zuk?- Dream sbuffò -Morei sou Zukelai, si dice Morei sou Zukelai ricorda. Significa "grazie alla Morte". Adesso vai.- mi incamminai nella direzione indicatami da Dream. Era un corridoio uguale agli altri, spoglio, triste e buio. Sentivo scricchiolii inquietanti e passetti di animali, che presumevo fossero topi. Sentivo un fastidioso prurito al braccio sinistro. Lo grattai e continuai a camminare. Il corridoio era davvero lungo. Finalmente svoltai a destra. Questa volta il corridoio era anche più stretto. Si sentivano goccie d'acqua cadere dalle pareti. Il prurito divenne ancora più fastidioso, grattai di nuovo. Ero persa nei miei pensieri. Non mi era tornato in mente nessun ricordo della mia vita. Un sacco di domande mi frullavano in testa e non avevo nessuno a cui porle. Se solo avessi avuto qualcuno che mi aveva conosciuta prima di finire in questo posto magari gli avrei potuto fare qualche domanda sul mio passato. Purtroppo non era possibile. Ancora quel prurito. Stufa di continuare a grattarmi il braccio, ormai dolorante, alzai la manica della divisa. Sanguinava. Non mi ero accorta di averlo grattato cosí forte. Lo pulii dal sangue ma questo non smetteva di uscire. Ad un certo punto il liquido rosso prese a muoversi per il mio braccio. Cosa stava succedendo? Com'era possibile una cosa del genere? Venne a formarsi una parola. Non riuscivo ancora a leggerla, ma dopo un pò divenne più leggibile. " Bugia ". Questo cosa significava? -Che cosa è una bugia?- espressi il mio pensiero ad alta voce. Il sangue ricominciò a muoversi. Questa volta dalla ferita ne uscì di più, per poter formare una frase. "Non fidarti di nessuno". Ero davvero molto, molto confusa. A quel punto il sangue ritornò nella ferita e questa si chiuse da sola senza lasciare alcun segno. Mi fermai a riflettere. Le uniche persone che conoscevo erano Morte e Dream. Significava che non dovevo fidarmi di loro? Perchè? Avrei riflettuto su queste questioni dopo la missione. Se non la portavo a termine, da quello che mi aveva detto Dream, non mi avrebbe aspettata un'accoglienza calorosa. Così svoltai a destra un'altra volta e infine a sinistra. Come descritto dalla mia "amica" c'era un portone in legno massiccio, ricco di intarsi, con un albero che occupava tutto lo spazio centrale del portone. La chioma era divisa in due parti principali. La destra rappresentava la morte e si suddivideva in tanti rami, su ognuno dei qualo erano rappresentate le varie tipologie di morte. La parte a sinistra rappresentava le torture e i rami le sue varie tipologie. Era una rappresentazione alquanto inquietante. Al di sotto dei rami di destra erano raffigurati cadaveri di persone, uomini, donne, bambini e vecchi, alcuni a pezzi e altri mummificati. Al di sotto dei rami di sinistra vi erano, invece, raffigurazioni di persone afflitte da dolori e torture allucinanti. Non potevo rimanere un secondo in più a osservare quell'orrenda raffigurazione, così mi misi davanti al portone e, ad alta voce, dissi - Sono in missione per Morte. Morei sou Zukelai- e il Portale si aprì.
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Spazio autrice
Ragazzi! È il mio compleanno! Sono esaltata, siamo arrivati a 2k. Non potrei essere più felice di così. Anche se con un ritardo da record, sono riuscita a pubblicare un altro capitolo. Mi farò perdonare prima o poi. Cosa pensate che sia successo a Keyla? Cosa sono quelle scritte sul suo braccio?
Commentate e votate!!
Pubblicizzo " Laila " di lucrezia-unique- è una storia molto interessante e veramente ben scritta, consiglio agli amanti del fantasi di leggerla.
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Keyla Mandram e la Signora del Destino
FantasyUn Regno, sei Signore. Keyla, una ragazza all'apparenza come tante altre ma con un destino speciale. Rapimenti, fughe, salvataggi, addestramenti, scoperte, un pericolo imminente...un ragazzo. Insomma, gli ingredienti per una storia d'amore fantasy...