Cap. 25

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 «Cosa ne dite di provare un combattimento uno contro uno con Iris?» Suggerì tutto a un tratto Wendy. La sua vendetta stava per avere inizio. «Adesso?» chiese Iris. Per poco non le era venuto un mancamento. Era stanca morta e più che mettersi a combattere sarebbe andata direttamente a letto.
«Sì! Quale modo migliore di concludere un addestramento se non battersi contro un'agente in servizio? Ed è anche un ottimo esercizio per tenere allenati i tuoi riflessi, cara.»
«Non credo potrei esservi molto d'aiuto in questo momento...» cercò di declinare l'offerta Iris, ma Wendy non volle sentire scuse e la spinse in mezzo al campo.
«Ok, ok, però con calma, te l'ho detto, sono venuta qua diretta dopo una missione di una settimana, sono distrutta!» implorò Iris, ingessata in un tailleur grigio antracite. Qualcosa le suggeriva che se non avesse accettato Wendy avrebbe messo giù il muso e le avrebbe rovinato anche quegli unici cinque minuti in cui le era stato concesso di rivedere Taeoh. Sperando di spicciarsela in fretta, si sfilò le decolleté che aveva ai piedi e le spostò dal pavimento del ring.
«Certo, lo so.» continuò imperterrita Wendy. Poi si avvicinò a Taeoh e gli diede una pacca sulla spalla «Vai tu. Forza, mostratemi cosa sapete fare!» In quel momento l'insegnante si sentì come se avesse appena fatto scacco matto. Era proprio curiosa di vedere come avrebbe reagito Iris sottoponendola alla stessa tortura che era costretta a subire lei tutti i giorni a stretto contatto con Dawon. «È tutta tua...» bisbigliò vicino all'orecchio di Taeoh.
«Che?» chiese lui, perplesso.
«Hai capito bene, ora vai, mangiatela viva!» bisbigliò di nuovo Wendy. Poi diede inizio al match. «Prego, iniziate!»
Taeoh si portò al centro della stanza.
«Prego! A te la prima mossa.» esclamò. Non aveva minimamente capito cosa gli avesse chiesto di fare Wendy e gli sembrava anche un po' crudele chiedere a Iris di combattere vestita in quel modo. Di sicuro era un look molto professionale, ma non la lasciava certo libera nei movimenti.
«Se questi sono i presupposti mi sento ancora più in svantaggio!» protestò scherzosamente Iris. «Vediamo un po' che si può fare.»
La differenza in quanto ad altezza e forza fisica era notevole. Se fosse stato un nemico avrebbe mirato direttamente ai punti vitali, ma, oltre a non essere consentito nei match amichevoli, non era certo sua intenzione accecare il povero Taeoh. L'agente si lanciò all'attacco, limitandosi a sferrare qualche pugno che venne intercettato facilmente dall'avversario. Anche i primi colpi di Taeoh non furono difficili da schivare, era sicura che non stesse facendo sul serio.
«Taeoh! Non trattenerti! Quante volte ve lo devo ripetere ogni volta, ragazzi?» lo rimproverò Wendy.
Iris guardò la collega come per chiederle "ma sei seria?". In tutta risposta, Wendy le lanciò uno sguardo di sfida.
«Uff, e va bene. Comincia a fare caldo qui dentro.» Iris si tolse la giacca e la lanciò fuori dal ring, vicino alle decolleté. Si arrotolò leggermente le maniche della camicia e tornò in posizione. «Ricominciamo.»
Questa volta ad attaccare per primo fu Taeoh, con un colpo che l'agente schivò per un soffio. Il livello dello scontro si era decisamente alzato. In cinque minuti buoni era riuscita a beccarlo solo un paio di volte e in maniera del tutto superficiale. La faccenda rischiava di andare per le lunghe e la cosa non le andava per niente, così, alla prima occasione, servì la vittoria su un piatto d'argento al proprio avversario. La gonna, troppo stretta, le impediva di colpirlo con un calcio in maniera efficace e perciò fu esattamente con un calcio che decise di colpirlo; basso, sghembo e pure debole.
Per Taeoh fu fin troppo facile immobilizzarla. Le afferrò la gamba, tirandola verso di sé, e si spinse contro di lei, facendole perdere l'equilibrio. Bloccata in quel modo, Iris cadde sulla schiena, ritrovandosi intrappolata tra Taeoh e il pavimento. Una volta accusata la caduta, non provò minimamente a liberarsi e, al contrario, annullò ogni tensione, appoggiando anche la testa al pavimento, nell'attesa che Wendy la dichiarasse sconfitta. Dichiarazione che stava tardando ad arrivare.
Taeoh si scostò un po' da lei e la guardò negli occhi.
«Tutto ok? Ti ho fatto male?» le chiese, notando la sua arrendevolezza.
«Sto bene, sono solo stanca.» "E imbarazzata, molto imbarazzata se mi guardi in quel modo", avrebbe voluto aggiungere. Eppure, Taeoh non riusciva a staccarle gli occhi di dosso. Dopo tutto quel tempo, quelle labbra socchiuse in cerca d'aria e quelle guance arrossate contornate da una capigliatura ormai sfatta gli stavano di nuovo facendo perdere la testa.
«Bene! Per oggi abbiamo finito!» esclamò finalmente Wendy.
A quel punto, anche se un po' a malincuore, Taeoh si allontanò da Iris e le porse una mano per aiutarla a rialzarsi. In tutto questo, Wendy annuiva soddisfatta per la riuscita della vendetta: agente professionista messa al tappeto da un novellino e non uno qualsiasi, quello per cui molto probabilmente aveva ancora una cotta. Una figuraccia che evidentemente esisteva solo nella sua testa.
«Giuro che di solito non sono così scarsa...» tentò di giustificarsi Iris dopo la palese resa, sciogliendosi i capelli per rimediare all'acconciatura distrutta.
«Sei appena tornata da una missione, sei stanca, logico.» disse Wendy, sussurrando poi nell'orecchio dell'amica «Volevo solo divertirmi un po' alle tue spalle.»
«E io che pensavo di farti un favore!» provò a protestare Iris, ma proprio in quel momento Taeoh le si avvicinò con la scusa di riportarle le scarpe e la giacca.
«Quindi sei stata in missione tutto questo tempo?» le chiese il ragazzo.
«Già, subito dopo averti detto che sarei passata a trovarvi L mi ha mandato via per una settimana intera. Tra l'altro in una missione di coppia... una settimana senza privacy è stata dura da sopportare.» spiegò.
«È andato tutto bene spero...» disse Taeoh. Poi si rese conto di quello che aveva appena sentito e ripeté «Coppia?» come per essere sicuro di aver capito bene.
«Sì, a L piacciono molto queste coperture.»
«Ah, con Lizzy dici?» continuò lui, intenzionato ad assicurarsi che non c'entrasse un altro uomo.
«No, Lizzy si è ritirata, ha scoperto di essere incinta.»
«Cosa?!» poteva sembrare un'esclamazione riferita allo stato di Lizzy, ma in realtà era diretta al fatto che non fosse con lei che era andata Iris. La cosa lo stava allarmando.
«Lo ha scoperto un mesetto fa...»
«Ma quindi con chi eri in coppia se Wendy è qui?» tornò immediatamente sul discorso di prima.
«Con un collega, MinHyuk.»
«Un uomo?»
«Sì...» rispose sinceramente Iris, senza pensare che a Taeoh non sarebbe piaciuta per niente quella risposta.
«E cosa avete fatto di preciso?» insistette lui.
«Mah, niente di ché... Dovevamo arrestare un tipo losco in crociera con l'amante.»
Taeoh moriva dalla voglia di farle domande più dettagliate su chi fosse questo MinHyuk e quanto fossero intimi e di preciso cosa fosse successo in questa missione senza privacy che gli stava dando il tormento, ma si rendeva anche conto di non averne il diritto, quindi fece forza su sé stesso per tagliare corto.
«Dev'essere stata dura...»
«Comunque, pensavo che se vi va stasera potremmo cenare tutti insieme.» cambiò discorso Iris «Se il coach Wendy ci dà il permesso.»
«Se volete andate pure.» acconsentì Wendy «Io non posso, ho già un appuntamento.» in realtà l'unico appuntamento che aveva era quello con il suo divano, ma in qualità di istruttrice non riteneva opportuno uscire con i propri allievi, in qualsiasi veste, che fosse di amica o altro. Nemmeno con la sua classe di prima lo aveva mai fatto.
«Ah, capito... beh posso uscire con loro tre se vogliono, non li vedo da tanto.»
«Per me va benissimo!» Taeoh ovviamente colse la palla al balzo «Vado a farmi una doccia e arrivo!»
«Ok anche per me.» disse Dawon.
«Idem!» fu la risposta di Daeju.



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