Dopo aver parlato con il magnate a cui le agenti stavano dando la caccia, Lizzy raggiunse Iris e Wendy all'ombrellone. Si sistemò il costume di paillettes oro e si chinò verso le altre due, che erano sdraiate a prendere il sole mentre attendevano sue notizie.
«Ha parlato di un grande magazzino sulla spiaggia, a due chilometri e mezzo dal bar... in quella direzione.» indicò con la mano il punto a cui si riferiva.
«È strano che sia stato così esplicito...» osservò Iris, dubbiosa.
«Io non mi fido!» aggiunse Wendy.
«Pensate quello che vi pare. Ora, se volete scusarmi, ho intenzione di riprendere ad abbronzarmi... faccio tutto io qui! È ora che anche voi vi diate da fare!» così dicendo, Lizzy si sistemò sulla sdraio.
«Va bene, va bene. Verso sera potrei andare a dare un'occhiata.» propose Iris.
«Non sono convinta, non voglio che ti succeda nulla.» le disse Wendy.
«Puoi sempre venire con me.»
Wendy la guardò con sguardo riluttante.
«Starò attenta, non preoccuparti.»
«Mhmm, se lo dici tu...»
«Salve ragazze!» esclamò Dawon, spuntando improvvisamente alle loro spalle.
A seguire anche Taeoh si cimentò in un saluto in inglese, sfoderando uno dei suoi sorrisi amichevoli.
«Hello!»
«Ciao...» Iris ricambiò il saluto con un'espressione un po' confusa sul volto. Si ricordava di Dawon, l'amico di Taeoh. L'aveva visto all'asta di Gangnam in compagnia di Wendy. Questa volta con loro c'era anche un terzo uomo, ma non aveva idea di chi fosse.
«Daeju, tesoro, ieri sera sei scappato di corsa senza nemmeno salutare!» esclamò Lizzy alla vista del ragazzo che fin dall'arrivo a Cancún aveva catturato tutta la sua attenzione. O una buona parte di essa, almeno.
«Lizzy... il fatto è che improvvisamente mi sono ricordato che avevo una cosa urgente da fare!»
«E sarebbe?»
«Ehm...»
«Cos'è tutta questa confidenza? Li conoscete?» interruppe indispettita Wendy. Non le risultava che anche le colleghe avessero fatto conoscenze lì a Cancún e non era il tipo da avere una buona memoria in fatto di volti, perciò aveva anche dimenticato di aver già visto Taeoh.
«Più o meno...» le rispose Iris.
A quel punto toccò a Dawon intervenire per salvare la situazione.
«Che sciocchi, non ci siamo presentati! Il fatto è che da quando siamo qua in vacanza i miei amici mi hanno parlato così tanto di voi che è come se vi conoscessi tutte!»
«Hehehe, già!» lo sostenne Taeoh «Io e Iris ci eravamo già incontrati a Gangnam e ieri l'ho trovata alla festa in spiaggia! Non è incredibile?»
«Esatto! E a me è successo lo stesso con Wendy! Poi appena arrivati a Cancún abbiamo incontrato Lizzy e lei e Daeju hanno subito fatto amicizia... ora vi abbiamo viste tutte e tre insieme e non potevamo non passare a salutarvi!»
«Ma tra di voi non vi parlate?» concluse Daeju in modo tanto ingenuo quanto del tutto inappropriato. I colleghi gli lanciarono uno sguardo di rimprovero.
«Ci parliamo, ma non siete mica così importanti da far parlare di voi...» ribadì acida Wendy.
«Touché.» la buttò sul ridere Dawon. «Ad ogni modo, di che magazzino stavate parlando prima?»
«Parlavamo dei grandi magazzini. Volevamo fare shopping, giusto?» mentì lei, lasciando intendere alle altre di darle manforte.
«Già!»
«Vero.» annuirono.
«Ah capisco, ma quello a cui volevate dare un'occhiata stasera?» insistette il ragazzo.
«Stavamo parlando di un magazzino?» finse Iris.
«Sì, quello a cui devi andare stasera da sola!» specificò meglio Taeoh.
Iris si maledisse mentalmente. Quei tre dovevano aver sentito molto di più di quel che pensava.
«Ah, ma quello non è niente di interessante, sai, è per il lavoro... ti ho detto, no, ieri sera che sono qui per lavoro.» si inventò la ragazza. Per sua fortuna la sera precedente aveva raccontato al ragazzo di essere venuta a Cancún per un non meglio specificato impiego.
«Ah, sì, certo! Mi ricordo!» esclamò Taeoh con enfasi, mostrandosi molto interessato, nella speranza di ricevere più dettagli. Naturalmente nessuna delle tre si sbottonò.
«Capisco... Wendy, stasera sei libera? Non devi lavorare anche tu, vero?» cambiò argomento Dawon, facendo un'espressione che sembrava voler dire "è assurdo lavorare in un posto del genere e non godersi l'estate!".
«Ehm, ecco...» la ragazza guardò Iris in cerca di aiuto. Non aveva idea di cosa rispondere, ma non poteva metterci troppo tempo, altrimenti avrebbero capito che si trattava di una bugia «Io non ho nulla da fare!» disse infine, ridendo.
«Hahaha meno male! Se tutti venissero in un posto come questo per lavorare e basta comincerei a preoccuparmi!» esclamò soddisfatto Dawon.
«Sì...»
«Visto che sei libera, perché non passiamo un po' di tempo insieme? Ho prenotato un campo da beach volley per questo pomeriggio sul tardi.»
«Beach volley? » chiese conferma Wendy. Gli occhi le si erano illuminati all'istante, era sempre stata appassionata di pallavolo.
«Ti piace il volley? Ma allora è perfetto! Possiamo fare una partita io e te contro Lizzy e Daeju!» esclamò Dawon, contento di aver fatto colpo.
«Ma che ottima idea!» disse Lizzy, avvinghiandosi al braccio di Daeju. Il ragazzo era stato costretto quasi con la forza a sedersi accanto a lei mentre gli altri quattro parlavano tra di loro. «Voglio proprio giocare con te, con questi bicipiti vinceremo di sicuro...»
Come al solito, la bionda agente non perse occasione di flirtare: fece l'occhiolino al malcapitato e si mordicchiò il labbro inferiore. Un brivido gelato attraversò la schiena del povero ragazzo. Non riusciva a capacitarsi del perché i suoi colleghi non facessero nulla per aiutarlo. Lo lasciavano sempre solo con quella donna dissoluta che non perdeva occasione di mettergli le mani addosso.
«C... comunque mi sembra un'ottima idea... almeno non saremo soli...» disse in tono titubante «Intendo... così saremo in buona compagnia!» si corresse.
«Ehi, Iris!» Taeoh si avvicinò all'unica delle tre che non avrebbe preso parte alla partita «A quanto ho capito sei sola stasera... se vuoi posso accompagnarti io!»
«Ma no, non ti preoccupare, sarà sicuramente un posto sperduto, poco interessante...» provò a rifiutare. Quel ragazzo le rendeva davvero difficile dirgli di no. Non capiva se fosse una questione di insistenza o se lo avesse preso in simpatia, ma quel che era certo è che la faceva sentire piuttosto a disagio col suo modo di fare amichevole e spontaneo. Le sembrava quasi di fargli un torto declinando l'offerta.
«Allora è meglio se vengo con te, così posso proteggerti!» esclamò Taeoh in tono scherzoso. Dopotutto il vero pericolo era proprio lui.
«Non credo che ce ne sarà bisogno, non è nulla di pericoloso, devo solo schedare della merce e fidati, è un lavoro davvero noioso...»
«Ma io sono un tipo noioso! E poi non ho nulla da fare, quindi mi annoierei comunque... È deciso! Ti accompagno!»
«E va bene, se proprio ci tieni...» Iris non poté fare altro che rassegnarsi nel vederlo annuire in modo compiaciuto. In tutto ciò non capiva proprio il motivo di tanto trasporto per un magazzino. Per un attimo la sfiorò il pensiero che Taeoh potesse essere interessato a lei, ma lo scacciò immediatamente, ricordando a sé stessa di non farsi strane idee. Ne concluse che doveva solo essere molto annoiato visto che era rimasto escluso dalla partita di quel pomeriggio.
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Dangerous
ActionTra i grattacieli della moderna Seoul si nasconde l'associazione segreta per cui lavorano Iris, May, Wendy e Lizzy, quattro agenti oberate di lavoro. Al rientro dall'ennesima missione viene subito assegnato loro un nuovo, urgente incarico: recuperar...