Mi sveglio presto, stanotte, per qualche ragione , non sono riuscita a chiudere occhio , cavoli... Ecco, è già la seconda volta che rischio di addormentarmi durante la lezione, sfrutterò l'intervallo per farmi una dormita.
Qualche secondo dopo aver posato la testa sul banco, ho la strana sensazione che qualcuno mi stia guardando, alzo lo sguardo e mi ritrovo l'intero club di pallavolo davanti:
-Qualcuno qui vorrebbe scusarsi- Kyoko incoraggia i ragazzi.
-Ecco, si...- mi dicono i ragazzi in coro.
-Sono una marmaglia di idioti- sussurra quello alto, anche se, visto il silenzio, lo sentimmo tutti. Mi lasciai scappare una risatina leggera e dissi che non importava, mi voltai.
Mi spaventai vedendo il nano rosso proprio davanti al banco:
-Ci farai ancora da manager, vero?- mi chiede con occhi da cucciolo bastonato.
-Ehm...non...- non me la sentivo mentalmente di passare da una squadra all'altra all'improvviso. -Per favore- si fece avanti Kageyama.
(Questa non me la aspettavo).
-Beh, sentirmi supplicare così dal re del campo...- sapevo che questo nomignolo lo avrebbe fatto arrabbiare , infatti adesso era tutto imbronciato, emanava un'aura spaventosa. Captai uno sguardo complice dal tizio con gli occhiali, che , sentendo la mia battuta, sfoggiò un perfido ghigno e punzecchiò ulteriormente Tobio.
Non sembravano andare d'accordo quei due.
-Eh va bene...- sospirai.
Tutta la squadra mi ringraziò , erano tutti piuttosto euforici, ne fui molto compiaciuta sotto sotto. Mi si avvicinò quello che suppongo fosse il capitano:
-Gli allenamenti sono subito dopo scuola, ma se preferisci puoi arrivare anche dopo- . Tutti si comportavano come se fossi stata necessaria, come se li avessi salvati da qualche disgrazia; non sapevo se fosse perché a breve sarebbero rimasti senza una manager o per altro. Mi domandavo ciò perché mi squadravano come se fossi degna di attenzioni superflue, come fossero vittima di qualche sorta di incantesimo.
In quell'ingorgo di quelli che ai miei occhi sembravano un po' dei bambini cresciutelli, l'unico che aveva attirato la mia attenzione era il quattrocchi , forse per il suo disprezzo verso Kageyama? Non avevo nulla contro di lui in realtà, ma probabilmente Oikawa mi aveva trasmesso quella sorta di superbia.
Poco prima dell'inizio degli allenamenti mi fermai in una macchinetta davanti alla palestra, per prendere qualcosa di fresco , ma in quello stesso momento vidi che il re era intento a bere qualcosa, dalla sua faccia buffa compresi che gli doveva piacere parecchio:
-Latte, seriamente?- vidi quel cartoncino che aveva in mano.
Non mi rispose, ma sembrava imbarazzato...mi divertiva.
-Il bimbo non mi dice nulla?- continuai con aria altera.
-Ti sei svegliata con la luna storta T/c?- intervenne dal nulla Kageyama. -A dire il vero non ho dormito, sai?- gli dissi in tono sarcastico.
-Non sei cambiata di una virgola t/n, eppure ti conosco poco-
- Invece io ti trovo diverso Tobio – ...-In modo positivo, eh- fui sincera.
- Grazie...credo?- rispose incerto.
-No problem!- alzai due dita e feci la linguaccia, istintivamente.
Mi guardò confuso e solo allora mi resi conto che mi stavo comportando come Oikawa, è l'abitudine. -Sei sicura di non essere la sua ragazza?- mi richiese quasi preoccupato.
- NO...eh...anche se fosse?- ... Non aprì bocca e si avviò verso la palestra: non capirò mai questoragazzo.
Entro anche io e progressivamente, arriva anche il resto del club.
Fanno riscaldamento e stretching, nel frattempo, cerco di inquadrare il loro livello: sembrano un po' disorganizzati e bisticciosi , a differenza della Nekoma , ma il loro attacco è più potente ed intimidatorio , questo è certo.
Ad una certa Kageyama si gira verso di me:
-Ehi, inazuma, non hai intenzione di restare lì a guardare!- (inazuma= lampo in g.)
No, non quel soprannome...Lo usavano i miei compagni della Kitawaga Daiichi quando giocavo, bei tempi ma, nessuno mi chiamava così da anni.
Sentendo questo nome tutti furono un po' perplessi:
-Inazuma?- il nano...com'è che si chiamava? Ah, Hinata, era molto attento adesso.
Kageyama mi indicò: - Lei era l'unica -...-Che riusciva a stare dietro alle mie alzate impossibili- A tal punto tutta la palestra si era girata verso di me:
-T/n sa giocare!- urla contento Hinata.
-Come?- chiede quello con le lentiggini, ah, giusto, Yamaguchi.
-Non ci credo.- mi guarda male Tsukishima, quello alto con gli occhiali.
In una situazione normale non sarei mai stata una persona esibizionista, ma dopo essere stata apertamente sfidata, non potevo non dimostrargli cosa sapevo fare:
-Solo se mi muri tu.- lo guardo dritto negli occhi, con uno sguardo tagliente.
- Non dovresti prima metterti qualcosa di più comodo?- chiede Sugawara mentre cammino verso il campo.
-No, sono a posto- rifiuto , non voglio perder troppo tempo.
Entro nel campo con Kageyama e Hinata, contro Tsukishima, Nishinoya e Tanaka; la palla è nella nostra metà campo, il piccoletto era già pronto a saltare, ma io attiro l'attenzione del nostro alzatore:
-Tobio, sai cosa fare...-
Me la alza, si, proprio nel punto giusto: prendo la giusta rincorsa, salto più in alto che posso, la schiaccio con tutta la forza che ho nelle mie braccia .
La palla rimbalza nell'altro campo e batte forte contro il soffitto: sotto giusto sopra la testa di Tsukishima, che soddisfazione, oggi ho messo i pantaloncini sotto la gonna? Rivolo giù sul pavimento con la grazia di una farfalla e risistemo la divisa, mi guardo intorno, tutti sono meravigliati, ammaliati dalla mia presenza.
Tsukishima mi guarda con un misto fra rabbia e adorazione: prende un asciugamano e si volta dall'altra parte.
-WOWWW!- urlano tutti in coro, persino l'allenatore. -Come hai fato!'-
- E quel salto??-
-Mi insegni?-
- Era un sogno?-
Le voci che mi circondano sono troppe e non riesco a capire da chi provengono, so solo che sono tutti qui attorno a complimentarsi con me, tranne mister fastidioso spocchioso. Kageyama mi guarda dal campo, mi sorride e mi fa un pollice in su:
-Kageyama che sorride!?- esulta qualcuno incredulo.
Ho capito che questi sono ragazzi che si fanno stregare facilmente, ma , mi piacciono, perlomeno sono umili o almeno credo.
Diventa subito buio, ho cercato di dare qualche dimostrazione a Hinata della schiacciata e anche della flottante di salto a Yamaguchi, che sostiene che la mia si impeccabile. Alcuni mi chiedono se mi unisco a loro per una scodella di riso , ma purtroppo oggi devo tornare a casa presto , questa è stata la mia scusa.Mi ritrovo ancora in quel prato dove andavo sempre quand'ero bambina , con Oikawa, mi godo la vista della fiume che riflette la fioca luce lunare; questo posto mi suscita molti ricordi, è un tuffo nel passto.
Sento una voce provenire alle mie spalle:
-Non dovevi tornare a casa presto?-
Tsukishima è seduto a qualche metro da me, con delle cuffie alle orecchie.
-Cosa ci fai qui? Sono le undici!- gli rispondo con insolenza.
-Piuttosto cosa ci fai tu qui.-
- Questo è il mio posto.- diciamo entrambi nello stesso momento.
Ci guardiamo di striscio , questo contatto visivo mi da una strana scossa.
Mi alzo e mi fermo alla sua altezza, come se mi aspettassi qualcosa da lui, ma, visto che si rimette le cuffie e si rigira a guardare il ponte, proseguo oltre.
-Non è stato male , oggi...- Mi dice all'ultimo secondo. -A domani, Tsukishima.-.
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-𝐆𝐚𝐦𝐞- 𝐇𝐚𝐢𝐤𝐲𝐮𝐮𝐱𝐑𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫
FanfictionAlti e bassi, allenamenti di pallavolo e vodka liscia, scontri fra passato e presente. La vita di t/n , sedicenne confusa e mentalmente instabile è un mix tra normalità e follia. Dipende dal mood e da quello che c'è da bere ;) ✨Buona lettura amicx ✨...