-𝐆𝐚𝐦𝐞- 𝐇𝐚𝐢𝐤𝐲𝐮𝐮𝐱𝐑𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫

Vapore

-Ah si?-
-Si-
Prendendomi dai fianchi mi fa sedere sul bordo.
Esce dalla piscina e lo seguo, scalza, senza neanche pensarci un momento.
I corridoi qui di sopra , sono leggermente illuminati da luci rosse, a intermittenza, mentre raggiungiamo la camera più vicina ridiamo e barcolliamo sulle pareti, come bambini.
Troviamo la prima porta aperta e ci fondiamo sul letto.
-Osamu la porta!-
-Oh, si-
La chiude alla velocità della luce e gira con impazienza la chiave. -Dove eravamo rimasti?-
Sorrido ancora.
Affonda una mano fra i miei capelli e mi bacia.
...
Dopo neanche un minuto mi dice:
-Sei tutta bagnata, non hai freddo così?-
-E' un po' difficile avere freddo al momento-
Lo bacio di nuovo.
Si ferma.
-Ho un'idea-
-Quale?-
Accenna l'ennesimo sorriso.
-La doccia-
Uno sguardo di intesa e poi ci precipitiamo subito verso il bagno. -Come si toglie questo cazzo di coso!-
Non riesce ad abbassare la zip.
-Sarà stata l'acqua-
...
-Ce l'ho fatta-
-Quindi?-
-Quindi è un "via libera"?-

Annuisco.
Il vestito cade sul pavimento, con il mio intimo.
Mi spinge nella doccia e gira la manopola dell'acqua calda al massimo.
Diventa bollente in men che non si dica.
Faccio già fatica a respirare.
Sono spiaccicata con la schiena contro una delle pareti della doccia.
Solo un suo leggero tocco sulla mia coscia mi fa gemere.
Mi copre la bocca.
-Shhh, non ho ancora iniziato, fai la brava-
Mi prende in braccio per tenermi più su, mi trattengo con le mani contro le pareti della doccia.
Mi lascia un ultimo stampo sul collo e inizia.
...
E non mi interessa.
Per una volta.
Delle conseguenze, di tutto.
Di quanto sia eticamente sbagliato.
Del dopo.
Mi lascio trasportare dal ritmo, dal suo fiato, dall'ansimare, dal vapore , dalle gocce d'acqua sulla mia schiena.
Le braccia che mi separano dalla parete, la sua presa sul mio bacino e sui miei capelli.
"Do anything for that boy"
Perchè ho questa canzone in testa proprio adesso?
Poi arriva quell'istante, lo definirei il più alto, la vetta del mondo, il massimo, tutto, tutto quello che puoi avere.
Tutto quello che il tuo corpo è in grado di sentire.
O sopportare.
Un ultimo sospiro affaticato e poi una discesa.
Come sulle montagne russe.
Chiudo il rubinetto.
Gli accarezzo la fronte bagnata e mi chino su di lui:

-Sei stanco?-
-Che dici?-
-Peccato-
-Secondo?- Si rialza in men che non si dica.
-Sul letto-
-Dove vuoi-
...
Un'oretta dopo, siamo stesi a pancia in su, distrutti.
-Quanto sarà passato?- Mi chiedo ad alta voce.
-Da quando?-
-Da quando siamo in camera-
-Due ore, credo-
-Kita e Atsumu!-
-Oh tranquilla, se la caveranno da soli-
-Le chiavi le hai tu Osamu-
-Mmmm , rimaniamo ancora un po'-
-Siamo stati via troppo-
Mi alzo da letto.
-Noooo, stai qui con me-
Mi infilo il vestito, che nel frattempo si è asciugato, a differenza dei miei capelli.
-Muoviti-
Sbuffa e si infila camicia e pantaloni.
-Almeno abbottonala-
-Nah-
-Che ore sono?-
-L'una-
Il piano di sopra, adesso, è affollato come quello di sotto, ci sarà il triplo della gente, rispetto a prima.
-I miei tacchi!-
-Chi sene frega dei tacchi, dobbiamo trovare quei due...Oh merda, dieci chiamate perse-

Scendiamo.
Li cerchiamo per un po', chiediamo se qualcuno li ha beccati e un paio di ragazzi ci dicono di averli visti tornare a casa.
Ma la macchina, naturalmente era ancora lì. -Meglio tornare a casa-
-Ma perché sono tornati così presto?-
-Forse avranno pensato che fossimo andati a casa- Mette in moto la mercedes:
-I miei capelli sono messi così male?- Mi guardo nello specchietto. -Si, decisamente-...- Se vuoi ti ripago la parrucchiera-
-Divertente-
-Lo so, hai visto?- ...- Alla fine però ci siamo divertiti-
-Però abbiamo bevuto poco e niente-
-Hai ragione, ma tanto a casa abbiamo un bel po' di roba, quindi possiamo rimediare-
Adesso il cielo è più limpido e si possono vedere meglio le stelle.
Sto morendo di sonno, non mentirò, voglio solo sprofondare in un bel piumone e dalla sua faccia, sembra che Osamu stia pensando lo stesso.
Finalmente arriviamo.
-Io vado dritta a dormire-
-Mi aggiungo anche io-...- Matrimoniale?-
-Ci sto-
Apre la porta:
...
-E tu che cazzo ci fai qui?-