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Che mal di testa.
Ho persino dimenticato di struccarmi.
Ieri sera, dopo tutto quello che era successo non mi ero neanche tolta le scarpe, mi ero fiondata a letto cercando di sbarazzarmi delle mie paranoie.
Nonostante fossero passate poco più di dieci ore quei ricordi vicini mi sembravano solo una nube sfocata di emozioni contrastanti e occhi, tutti puntati su di me.
E' domenica, fortunatamente, penso controllando lo screen del telefono.
Solo adesso vedo le numerose chiamate perse e i vari messaggi a me inviati, senza risposta.
Solo uno di questi è rilevante, papà:
" Ciao tesoro, starò via ancora una settimana, fai la brava, ma sono sicura che Oikawa si stia prendendo cura di te. Ci vediamo presto"
E' inutile dire che ormai mi sono abituata all'assenza di mio padre, quindi un'altra settimana sarà solo l'ennesima delle tante passata da sola.
Oikawa. Probabilmente papà pensa che sia da me.
Sarebbe giusto chiedergli di restare dopo ieri?
Forse anche lui si sente solo, come me, quindi che male ci sarebbe?
Prendo il telefono:
-T/n?-
-Ehi ehm, mio padre è fuori per un'altra settimana eh...-
-Arrivo.-
E' stato più semplice del previsto.
Un quarto d'ora dopo è già sotto casa.
-Ehi! Ma, quella valigia enorme?-
-Una settimana è una settimana.-
-Va bene... entra, su-
Vola al piano di sopra e io lo seguo a fatica, ancora mezza addormentata.
Poggia le valigie nella mia camera come se nulla fosse e si mette a frugare in un cassetto della scrivania, alla ricerca di qualcosa.
-Cosa pensi di fare?-
-Cerco una penna-
-No, non intendevo questo-...-Cosa fai nella mia camera?- Mette il broncio.
-Non mangio mica-
-Toru!- Incrocio le braccia:- Tu dormi nella stanza qui a fianco- -Ma la tua è più bella!-
-Si, certo, più bella...-

-E il letto è più bello...-
Mi giro verso di lui guardandolo male, nel frattempo se la ride sdraiato sul mio letto.
-E va bene, allora ci andrò io nell'altra stanza-
Prendo un po' di vestiti dall'armadio e li porto di là:
-Ma fai sul serio?- Mi chiede Toru dal corridoio.
-Sono serissima-
Perlomeno nel bagno di questa camera c'è anche la vasca, sarà molto bello averla sempre a disposizione.
Entro nella mia per riprendere alcune cose e noto che Oikawa ha in mano la felpa di Kenma.
-Ehi, no! Quella non toccarla!-
-Perché?-
Tento di riprenderla, ma la tiene in alto e non riesco a raggiungerla. -Di chi è-
-Non sono affari tuoi-
-Kozume?-
-Dammela!-
-Kozume Kenma, quello del club di pallavolo?-
-Uh, come lo conosci?-
-Ho fatto qualche partita contro il Nekoma-...-Perché hai la sua felpa?- -Me l'ha prestata e non ho avuto occasione di ridargliela-
-Si, certo-
Getta la felpa sul letto.
-Sembra importante per te, mi sbaglio?-
-No! Semplicemente voglio ridargliela, un giorno...-
-Vorresti andare fino a Tokyo? Tu sei pazza.-
-No, penso semplicemente che forse lo rincontrerò e potrò dargliela- -Che fantasia-
-Non è impossibile-
-Sai cos'è possibile? Preparare la colazione-
-Ma lo sai che sono una frana a cucinare-
-Lo farò io, cosa vuoi che ti prepari?-
-Uh, intendi qualsiasi cosa?-
-Qualsiasi-

-Una torta con la panna?-
-Però la monti tu.-
-Affare fatto-
Cerco gli ingredienti necessari in cucina e Oikawa prende lo sbattitore. -Ecco la panna, avanti, io preparo il pan di spagna-
In una mezz'oretta l'impasto è in forno e la panna è pronta.
Toru si china per prendere l cucchiaio che è caduto a terra mentre io mescolo la crema.
-Hai un po' di panna lì- Guardo la mia coscia:
-Oh, beh, dettagli-
-Pulisco io-
Lecca via la panna lasciando un bacio sul mio interno coscia. Un brivido mi attraversa la schiena.
-Buona!-
-Che cosa ti salta in testa?!-
-Ehi, attenta, altrimenti si formano i grumi-
-Oikawa!-
-Ah ah ah, scusa-
-Si son già fatte le tre! A quanto pare con la torta ci pranzeremo-
Nel frattempo che il pan di spagna si cuoce, saliamo di sopra.
Vado nella camera degli ospiti e lui viene con me.
-Cosa vuoi?-
-Volevo vedere la camera-
Entra in bagno.
-Bello! C'è la vasca!-
Entro anch'io:
-Vedi cosa ti sei perso?-
-Uh c'è anche il doccino- lo afferra puntandolo verso di me.
-No eh! Non ci provare neanche-
Apre i rubinetto e in un attimo sono tutta bagnata.
-OIKAWA!!-
-Vuoi un asciugamano? Ah ah-
-Ti odio.-
Mi tampono i capelli in stanza, mentre Toru è fermo in piedi in bagno. -Che c'è? Perché mi stai fissando-

Mi continua a guardare con un sorrisetto malefico, improvvisamente corre verso di me buttandomi sul letto:
-Ehi aspett-
Ci risiamo.
Attacca le mie mani sul letto bloccandomi:
-Per questo mi va bene qualsiasi camera-
-Toru no.-
Mi zittisce baciandomi ancora, mettendomi una mano sui fianchi e con l'altra trattenendo le mie.
Riesco per un attimo a staccarmi.
-Aspetta, la torta, sento puzza di bruciato-
Si alza, rendendosi conto del fumo.
Scendiamo in fretta e apriamo il forno, togliendo quel pezzo di carbone che ormai era diventata la nostra torta.
Lo guardo arrabbiata.
-Non è colpa mia-
-Noooo, assolutamente-
Gli volto le spalle e risalgo in camera, chiudendolo fuori. -Sei davvero arrabbiata con me?-
-Si.-
-Andiamo!-
-Non va bene questa situazione, lo sai vero?- Nessuna risposta.
Suona il campanello

-𝐆𝐚𝐦𝐞-  𝐇𝐚𝐢𝐤𝐲𝐮𝐮𝐱𝐑𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora