Autocontrollo🔴

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POV SANGIOVANNI
Ero immobile a fissare le sue iridi marroni che si mescolavano con le mie,sentivo il mio corpo non rispondere alle sue azioni ed ingnorare la testa che mi diceva "Giovanni fermati" e io per una volta seguivo il mio fottuto cuore.
Dovevo aprire la porta no? ma ero bloccato, sembravo seriamente un coglione ma lei era stupenda e non riuscivo a distogliere lo sguardo.
Decisi di smettere per un secondo per aprire la porta ma avevo un bisogno matto di lei di guardarla, con la mano tremante presi la chiave e la misi nella serratura e la girai, lei con un passo piccolo entro, chiusi la porta, finché non senti un corpicino aggrapparsi al mio per baciarmi e di colpo la presi mettendo le mani sotto il suo vestito ma poco sembrava importagliene, iniziamo a baciarci e io ribaltati la posizione la schiacciai alla porta lei mise le mani fra i miei ricci e dopo un po' inizio a tirarli, stavo perdendo troppo facilmente il controllo ma era come se lei in poco tempo riuscisse a mandarmi fuori di testa, ci staccammo un attimo per prendere aria e lei mi guardò con il labbro fra i denti lì tutto il mio buon senso sparì la presi meglio in braccio e la ribaciai la portai in camera mia e la poggiai sulla scrivania per baciarla piano piano scendevo nel collo e lei stringeva i miei capelli nelle mani le lasciai varie macchie viola sul collo risalì sopra per baciarle il lobo dell'orecchio che avevo notato era un suo punto sensibile e la senti sospirare.
G: "Che c'è Giulietta adesso sei tu quella completamente persa" sorrisi soddisfatto del mio lavoro
Giù: "Baciami prima che potrei cambiare idea" non me lo feci ripetere due volte la distesi sul letto e salì a cavalcioni su di lei bloccandole i polsi sopra la testa era un vizio che avevo e non mi sarei mai tolto, lei mise le mani sotto la mia camicia facendo incontrare i nostri sguardi e capendo la mia richiesta con le guance arrossate annui, le mie mani scesero nella sua schiena per arrivare alla cerniera del vestito che abbassai lentamente per darle un po' di fastidio.
Giù: "Sei uno stronzo lo sai"
G: "Ti sto ripagando con la stessa moneta Stabile" li abbassai per metà quello straccio di tessuto che la copriva per baciarli la pancia e il petto,gli tolsi io vestito solo per farla accomodare meglio sul letto sapendo di non poter andare oltre.
Giù: "Perché ti sei fermato" e mise un finto broncio
G: "Fammi capire tu saresti stata pronta" le sue guance andarono a fuoco e con voce timida disse
Giù: "No ma" la fermai dicendole
G: "Eh va bene così non ti avrei mai obbligata a far qualcosa che tu non vuoi a me va bene pure così Giù non mi importa, mi basta sapere che io ti piaccio almeno un po"
Giù: "E io invece ti piaccio?" quella domanda mi lascio un po' spaesato a me lei piaceva? e come era l'unica ragazza che riusciva a tranquillizzarmi e con lei mi sentivo leggero e bambino.
G: "Si" mi sorrise, ma mi alzai un attimo per mettermi una felpa e un pantalone della tuta per dormire.
Giù: "Dove vai"
G: " A cambiarmi" andai un attimo in bagno per mettere i vestiti che avevo lasciato là sta mattina e li indossai.
Quando arrivai lei mi apri le braccia e io la presi per sistemarla meglio sul mio petto e inizio a parlare
Giù: "Sai io soffro di insonnia però quando dormo con te o la sera mi vedo con te e poi torno a casa riesco ad addormentarmi" sorrisi
G: "Anche io soffro d'insonnia e dormo poco ma nel giro di tre settimane sono riuscito a dormire tre volte ma solo grazie a te" lei inizio a chiudere gli occhietti e si addormentò col movimento delle mani che accarezzavano i suoi capelli e la pelle nuda sotto le coperte e dissi
G: "Penso di starmi innamorando di te alla follia anche se non dovrei"
incapace di capire che lei era ancora sveglia, vi mentirei se non vi direi che dopo un ora ero riuscito ad addormentarmi anche io.

POV GIULIA
La mattina dopo mi svegliai in mezzo a due braccia accoglienti e calde in cui non mi sarei mai staccata, sorrisi come una stupida quando pensai a ieri sera finché una voce roca mi risveglio dal mio stato di trans
G: "Buongiorno piccola" e le mie guancia andarono a fuoco a quel nomignolo che tanto amavo, mi alzai incapace di muovermi.
Giù: "Daii Gio lasciami"
G: "Per quanto siamo solo noi due a casa non ti lascerò andare così" e subito mi imbarazzai rendimi conto di essere in intimo e mi nascosi di nuovo nelle sue braccia che si allontanarono per togliere la felpa e passarmela ma io ero bloccata a guardare lui
G: "Che ne dici di prendere la felpa a posto di continuare a consumarmi Lola"
Giù: "Ops" e risi, la indossai e scesi dal letto
Giù: "Oi ci sei"
G: "Questo è l'effetto di quanto sei astemio ma devi buttare tutto l'alcol che hai bevuto" si alzò e tranquillamente andò in bagno per vomitare
Giù: "Ma come fai a reagire così io devo correre quando devo vomitare"
G: "Sono abituato bevo ogni giorno"
Giù: "Eh dovresti smettere" ma non rispose perché era impegnato a buttare nel water tutto quello che aveva bevuto quindi decisi di andarli vicino per tenerli i ricci su.
Giù: "Come va"
G: "Meglio ora" andammo sotto e mi chiese
G: "Hai fame"
Giù: "Un po"
G: "Vedi tu cosa vuoi intanto io non mangio niente di quello che c'è qua"
Giù: "Perché"
G: "Non ho mai fame mangio poco" non risposi sapevo un po' i motivi ed era inutile convincerlo quindi guardai quello che c'era e optai per i pandistelle che erano i miei biscotti preferiti.

E dopo un po' di silenzio mi chiese
G: "Oggi hai danza"
Giù: "No è sabato"
G: "Ti va di restare qui per ora?" mi chiese con gli occhi bassi e li dissi
Giù: "Si"
Passammo tutto il giorno vedendo cartoni animati e film,scambiandoci baci e coccole ascoltando la musica.

Amore impossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora