Cicatrici

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POV SANGIOVANNI
Era lunedì e questo significava andare a scuola alzai la mia schiena e sbuffai non ricordandomi che una persona accanto a me dormiva
Giù: "Che è perché sbuffi" disse coi capelli tutti scombinati la guardai e buttai la testa all'indietro
G: "Devo ritornare a scuola, ma se non ci vado più" mi fulminò
Giù: "Tu non ti azzardare hai fatto troppe assenze già e la scuola non te la faccio lasciare quindi alza il culo e vestiti"
G: "Sei antipatica"
Giù: "Però ti piaccio" mi sorrise soddisfatta e le lanciai una felpa
Giù: "Thanks per i vestiti" mi vestì e scesimo sotto
D: "Pronti per andare a scuola" ma evitai la domanda se Deddy voleva ritornare mio amico ne avrebbe passate delle belle
D: "Vabbè andiamo" mi alzai e Giulia mi tirò dai capelli
Giù: "Cerca di essere gentile"
G: "Vedremo" ero abbastanza soddisfatto sapevo ormai che per stare con lei non dovevo più nascondermi e la cosa mi sollevo molto.

Eravamo appena arrivati e Giulia e Deddy camminavano davanti a me
G: "Aspettate"
Giù: "Che hai"
G: "Non è strano vedermi ricomparire dopo un mese"
D: "Si ma non eri te quello menefreghista bene è il momento di mettere in gioco questo tuo tratto se vuoi sopravvivere" respirai e andammo verso l'entrata spalancai la porta e in un secondo tutti gli occhi furono puntati su di me ma i cazzi loro non se li possono fare no.

Con sicurezza camminai per arrivare alla nostra classe, appena entrai dentro come due mesi fa qualcuno mi abbraccio
R: "Ti odio a morte sappilo"
G: "Allora perché mi abbracci"
R: "Perché ti voglio troppo bene" la strinsi e disse
R: "Non andartene più ti prego..."
G: "Ci provo"
R: "Ti siedi con me"
G: "Si dai"

Era appena suonata la ricreazione e il mio pensiero fissò era quella ballerina che mi stava mandando letteralmente fuori di testa era come se il dolore che avevo provato fino a due giorni fa non c'è ne fosse più la traccia il segno rimane ovviamente ma il ricordo comincia a svanire ma diciamolo in romano Giovà tu anche se del dolore non c'è ne fosse stata più la minima traccia avresti smesso lo stesso di fumare erba oppure pigliare pasticche? era una domanda che ronzava nella mia testa ma la risposta era sempre no perché mi conoscevo quando qualcosa per me diventava un ossessione nessuno me la potevo togliere e stare con Giulia per me era così più ci conoscevamo più l'ossessione la voglia di amarla cresceva in me e io la reprimevo perché pensavo anzi la mia coscienza pensava "ti tradirà come le altre come ogni fottuta ragazza che hai avuto Giovà" il punto è che lei non era la ragazza qualunque che al primo appuntamento voleva scopare, non era la ragazza qualunque che pensava di essere la migliore, non era la ragazza qualunque che mi voleva solo perché tutti mi volevano, lei non era qualunque perché è stata l'unica a non reprimere il mostro che c'è dentro di me ma di riuscire ad amarlo finché dal suo cuore di ghiaccio non c'è ne sarebbe stato più nulla ma questi pensieri su di lei vennero interrotti propio da
Giù: "Oh Giovanni ti sei incantato" disse con un ghigno
G: "Come una volta mi aveva detto Rosa agguerrita la ragazza eh?" e a quell'affermazione rise la sua fottuta risata era il motivo per cui avevo ripreso a respirare
Giù: "A parte gli scherzi come è stato rientrare" disse buttando le braccia al mio collo
G: "Bene anche se ho tutti gli occhi" ma venni interrotto da due braccia che mi sbatterò al muro
A: "La lasci sola e poi torni figlio di puttana" mo chi cazzo era questo ma da come avevo capito un coglione,giulia freddamente disse
Giù: "Lascialo stare Alessandro"
A: "Sai la tua "ragazza" ero a un passo da scoparmela e non credo che tu volessi che qualcuno ti rubasse il compito di pigliarle la verginità no?"
Giù l: "BASTA ALE" ma fu troppo tardi stava cercando una rissa e l'aveva cercata col ragazzo sbagliato
Giù: "Gio fermati lui è più debole di te" ma non la ascoltavo più  non sapeva che da tempo la mia rabbia si era ripresentata più forte di prima lo spinsi indietro lo presi dal colletto e pum lo sbatti al muro e mi misi dietro di lui
G: "Adesso come la mettiamo" ansimava dal dolore ma non era abbastanza lo allontanai e lo riappiccicai sta volta al pavimento mettendoli un piede sulla schiena mi abbassai e li dissi
G: "Chiedi scusa alla MIA ragazza o giuro che ti spedisco in un fottuto ospedale" attorno a noi cominciava ad arrivare gente la voce di giulia non la sentivo più era sparita finché due braccia non cercarono di tirarmi su
D: "Bro lascialo stare" e mi tirò su ma ormai la gente urlava
H: "RISSA"
L: "RISSA"
E: "RISSA"
G: "Che faccio non li accontento"
D: "Giovanni"
P: "PESTA A STO FIGLIO DI PUTTANA"
U: "DAI INTANTO FAI UN FAVORE A TUTTI RISSA"
B: "GIOCA CON I SENTIMENTI DI OGNI RAGAZZA PESTALO" ma in mezzo a quelle voci potenti senti solo quella indifesa della mia ragazza
Giù: "Se vuoi dimostrare che mi vuoi proteggere fallo non facendo del male a te a me basta che mi abbracci da dietro così tutti sanno che son tua perche è così..." ma prima di allontanarlo li sussurrai all'orecchio
G: "Prova a provocarmi di nuovo e li non riuscirò più a controllarmi" mi alzai e girai i tacchi come se non fosse accaduto niente.

Amore impossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora