*Ho un avviso da farsi in questo capitolo devo introdurre la fidanzata e il fidanzato dei fratelli di Sangio, purtroppo non ricordo i nomi quindi son costretta a inventarli se voi li sapete mi fareste un grande favore a dirmeli
Detto questo spero che il capitolo vi piaccia*POV SANGIOVANNI
Era il 10 giugno stavo risalendo a Vicenza per il compleanno di Lady V, il lavoro era importante ma ogni tanto mi piaceva avere un po' di tempo per me è nuovamente ero su quel treno e sbuffavo stavo morendo di caldo ed ero tutto sudato appena sarei arrivato mi sarei buttato volentieri in piscina vestito in fondo eravamo a giugno.Scesi dal treno e ispirai un attimo sentendo l'aria mancare e mi tranquillizzai un minuto, presi il primo taxi che mi capitava davanti, appena arrivai una vocina acuta ed elettrizzata risuonò nelle mie orecchie
V: "Zioooo" e subito mi abbassai per prenderla in braccio
G: "Chi si rivede piccola Lady, ogni giorno aumenti di un centimetro" e la feci ridere una risata che era simile a un altra, poggio la testa sulla mia spalla
A: "Virgi lascia respirare lo zio ora è arrivato" e sorrisi
G: "Tranquilla Andre, non la vedo da un po' è normale" dissi baciandole la guancia e lei mi scompiglio i capelli,la misi giù per terra solo per vedere come era cresciuta, oggi compieva tre anni e per essere così piccola già camminava e saltellava come una trottola, e parlava molto bene ripeteva tutto quasi perfettamente,aveva i capelli ondulati di un biondo scuro,non aveva ne gli occhi caldi e accoglienti di Andrea e ne quelli spensierati di suo padre ma stranamente aveva i miei e fra me e me pensai
G: "Con questi oggi Virgi conquisterai il mondo e son sicuro che nessuno proverà a metterti i piedi in testa"Stranamente lei aveva delle caratteristiche che erano uguali a qualcuno di mia conoscenza una risata particolare e continuamente spensierata e un carattere molto simile al suo e infine la stessa passione quella piccoletta era follemente innamorata della danza era come se respirasse solo con quella, ancora era piccola ma Andre le aveva promesso che da settembre l'avrebbe portata in un accademia quando vedeva programmi in cui si ballava lei era sempre pronta a provare a ricrearla.
Entrai dentro sempre con lei in braccio e la misi giù solo per abbracciare mia madre
G: "Mamma" sussurrai
M: "Tesoro" mi guardò negli occhi e tutte le barriere per farle vedere che stavo bene crollarono, vide le occhiaia e gli occhi stanchi e continuamente ansiosi mi passò una mano tra i capelli e sospirando mi chiese
M: "Quando riparti"
G: "Se tutto va bene settimana prossima"
A: "In che senso se tutto va bene" si introfulò Andrea nel nostro discorso
G: "In senso che se non mi mettono impegni importantissimi o emergenze posso stare qui una settimana intera" e annui un po' confusa, nel mentre mia madre prendeva in braccio virgi che si sentiva un po' esclusa mi sussurro all'orecchio
M: "Stai tranquillo dopo parliamo" e andò verso la cucina
M: "AH E PER TUTTI DUE TRA UN PO' ARRIVA ABE"Dopo circa venti minuti il campanello suonò e che c'è da dirvi la prima che corse a vedere chi era era propio quella peste
V: "zio zio daii apri la porta muoviti"
G: "N'attimo Virgi non ho il carburante come il tuo eh io a momenti me piglio la pensione" e la feci ridere, sorrisi nel rivederlo e mi abbraccio
G: "Non ti ricordavo così affettuoso si tempi per salutarmi mi avresti dato semplicemente uno schiaffo" e rise
Abe : "Ma è impossibile farlo ora" e si staccò
Abe: "Ah e tu monella sentivo la tua voce fin da fuori" e scappo con la faccia da colpevole
G: "Ma torniamo a te li vuoi far entrare o hai intenzione di bloccarli lì fuori" e si spostò dandomi un leggero schiaffo sulla nuca
G: "Ciao Carla" dissi salutando educatamente la sua ragazza ed entro con una piccola bimba che aveva appena tre mesi e altre pesti che mi guardavano con un sorriso felicissimo, mi abbassai alla loro altezza e li guardai erano i due figli maschi di Abe uno aveva sei anni e l'altro l'età di Virgi e risero alla mia vista perché erano quasi uguali e tutti avevano difficoltà a riconoscerli e dovevamo stare lì a ricordare chi era uno e chi era l'altro e loro amavano questa cosa
G: "Fammi ricordare allora tu questo piccolo ometto che va a scuola già si chiama Leonardo e tu Federico" il più grande mise la mano sulla pancia del più piccolo e disse
F: "Giusto zio" disse con un sorriso ma appena mi alzai
F: "Sono io Fede e lui Leo te l'abbiamo fatta" e corsero verso la cucina
G: "Dannate pesti" dissi ridacchiando dopo un sbuffai stanco, sali le scale chiusi a chiave la porta e mi buttai sul letto con le mani sul viso e me le passai di sopra stanco di dover fingere di star bene fisicamente sentivo la gola in fiamme e come se i polmoni da un momento all'altro avrebbero smesso di funzionare, mia madre mi richiamo che era pronto il pranzo e prima di scendere decisi di sciacquarmi il viso, scesi sotto e aiutai un attimo mia madre prima di sederci a tavola
M: "Come stai?"
G: "Chi io"
M: "Gio ci sei solo tu nella stanza sennò a chi mi dovrei riferire"
G: "Mamma sto allo stesso modo di quattro anni fa non è cambiata una virgola" dissi sbuffando a questa continua domanda
M: "Sei diverso da tre mesi fa"
G: "Pff sarà solo una tua impressione"
M: "No non lo è, son tua madre non potrai mai mentirmi sei peggiorato e non solo mentalmente ma tanto fisicamente sei più magro e hai di continuò la voce molto rauca come se avessi difficoltà ad avere il fiato per parlare"
G: "Mamma ho la voce così perché canto" e non volendo che lei mi rispondesse andai verso il salotto e mi misi seduto
V: "Ziooo"
G: "Dimmi V"
V: "Dopo mi insegni a nuotare ti pregoooo" e fece due occhietti a cui era impossibile dire di no, sbuffai e mi arresi era troppo carina per dirle no
G: "Certo V te lo prometto" e sorrise, più che mangiare fui tempestato di domande da tutti e cercai di rispondere in un modo vago, appena mi alzai dei braccini mi trascinarono
VLF: "Dai ziooo andiamo"
V: "Mi devi insegnare a nuotare"
F: "Io devo farti vedere il tuffo che ho imparato ieri"
L: "E io devo farti vedere come nuoto bene con i braccioli" mi abbassai alla loro altezza
G: "Si va bene ma almeno fatemi andare a mettere il costume" ma venni spinto subito dentro quella piscina
Abe: "Su su fatelo impazzire" disse ridendo di gusto
G: "Bastardo" mormorai ridendo e in cambio ebbe un dito medio, mise i braccioli a Virgi e Le o e nel mentre Fede mi fece vedere il suo tuffo
G: "Hai fatto un tuffo stupendo sei piu bravo di me a momenti eh" e lo vidi sorridere fiero andando verso la scaletta per provarne a fare altri dopo che Abe si era buttato e aveva recuperato quei due monelli una bambina koala mi si appiccico alla schiena
V: "Zio mi spavento" disse nascondendo la testa dietro il mio collo, la presi bene in braccio facendole fare una giravolta
G: "Eh di che lady ti tengo io tranquilla" e annui la misi a pancia in giù sempre tenendola
G: "Vedi piccola devi battere i piedini a fare così con le braccia"
V: "Zio mi danno fastidio i braccioli"
G: "Te li tolgo io va bene? e stai appesa a me" e annui.
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Amore impossibile
Fanfic🔴STORIA AMBIENTATA FUORI DAL CONTESTO DI AMICI🔴 Giulia ha sedici anni e vive a Milano con la sua famiglia insieme a suo fratello Denis noto come Deddy. Giulia è una ragazza molto dolce che non riesce a litigare con nessuno tranne con una persona c...