Mille voci

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POV NARRATRICE
Le giornate passavano Giulia marciva sempre di più per quel segreto,Giovanni cercava di conquistarsi la sua fiducia in ogni modo aveva provato di tutto ma lei aveva sempre una buona scusa per dire che non era pronta, a differenza di Giulia che era un libro aperto per lui,Giovanni cadeva sempre più in basso per colpa di quella dannata malattia,mancava un passo per quello step e lui con tutte le sue forze stava cercando di risalir su ma non ci riusciva,ormai erano passati due giorni da quando era finito di nuovo in quell'ospedale la febbre era un avvertimento a questo,non riusciva in quel momento a respirare c'è la faceva solo artificialmente,nessuno era passato da lì ne la sua famiglia e ne Giulia o così a lui sembrava,regnava solo il silenzio in quella stanza e quando si ritrovò ad affrontare quella cosa senza neanche l'appoggio di sua madre,le sue emozioni erano svanite quando non sentì più toccare terra e si ritrovò li dentro non toccava cibo da quando era entrato niente di niente.

POV SANGIOVANNI
Dentro di me sentivo solo un enorme vuoto che si era creato,aspettavo solo che qualcuno lo colmasse,ma ogni ora era una delusione in più un colpo in più,non parlavo ascoltavo e basta le voci dei medici e il beep della macchina che mi teneva vivo,volevo uscire di lì salire su un palco e cantare a squarciagola pure non azzeccando neanche una nota ma avevo il bisogno di farlo.
È passata una settimana da qui non passano neanche più i medici son rimasto io col beep della macchina ogni tanto sento una voce che mi dice
X:"Svegliati Gio" ha un tono triste ma quando mi giro non c'è nessuno,il buco nel petto si scava sempre di più,ogni tanto ho l'idea di staccare la spina di quella macchina e lasciarmi andare ma poi mi fermo perché nel pensarci mi blocco fra i ricordi che a volte mi sembra di non ricordare neanche di averli mai vissuti e poi mi risvegliavo sempre con quella voce diceva solo tre frasi
X:"Svegliati Gio,stai solo sognando"
X:"Le giornate senza di te passano troppo lentamente"
X:"Ho tante cose da dirti" ma sempre lo stesso tono non sapevo definire di chi era quella voce ma avrei voluto tanto scoprirlo.
Due settimane son passate la macchina fa sempre meno beep,ogni tanto penso perché non venga mai nessuno in questa stanza o perché nessuno passi qua davanti,quella voce era sempre più frequente sempre più spaventata ma non sapevo come seguirla per niente ,ci provavo a seguirla ma appena lo facevo delle fitte al petto mi facevano ristendere.
Due mesi,si son passati due mesi e sentire il beep di quella macchina capita solo ogni due ore sembra un evento rarissimo quando succede essendo la mia unica compagnia,a volte mi chiedo perché il mio stomaco non richieda più cibo,nell'ultimo mese ho sentito più voci dirmi delle cose sembravano mille tutte tristi e spaventate ma non sapevo veramente a chi associarle,guardai quella macchina e forse era arrivato veramente il momento di staccarla tesi lentamente la mano su essa e la staccai ma non successe niente mi comparve solo uno schermo nero,le stesse voci iniziarono a chiamarmi interrottamente non sentivo più niente il buco che avevo nel petto si espandeva sempre di più mi svegliai, non riuscivo ad aprire gli occhi per via della luce ma da qualche parte ero,una voce una delle tante adesso più speranzosa mi chiamo
X:"Gio" lentamente apri gli occhi cercai di mettere a fuoco la persona davanti a me,mora,pallidina non riuscivo a capire chi fosse vedevo ancora sfocato ma quando mi strinse la mano capì al volo chi fosse Giulia,mi era mancata in quei mesi di silenzio a volte mi capitava di immaginare quella risata così particolare,la misi fuoco e finalmente vidi delle persone dopo mesi che mi sentivo solo,senti la voce di qualcuno non a distanza
Giù:"Gio ci sei" mi chiese con voce tremante,non so da dove mi uscì quel filo di voce perché mi sentivo come se non avessi più le parole
G:"Si" mi limitai a dire e misi a fuoco quel sorriso non era finto era reale,io stavo solo sognando ero bloccato in un sogno che sembrava potesse durare anni,con fatica mi misi seduto,le tempie mi stavano per scoppiare e trovai la forza finalmente per parlare
G:"Che è successo" chiesi confuso
Giù:"Non ti ricordi propio niente"
G:"No"
Giù:"C'è l hai fatta" mi disse sorridendo
G:"A fare che"
Giù:"Tu c'è l hai fatta" disse continuando a sorridere ero più confuso che mai,non capivo
Giù:"L'hai combattuto"
G:"Cosa ho combattuto"
Giù:"Hai ucciso i batteri,l'infezione che avevi te la ricordi"
G:"Si"
Giù:"Non sei felice"
G:"Devo prima realizzarlo" dissi ristendendomi
G:"Mi sta scoppiando la testa"
Giù:"È normale" disse accarezzandomi i capelli nel frattempo la mia mente stava metabolizzando la situazione ero arrivato allo step finale e l'avevo combattuto mi stupivo di me stesso ma data la stanchezza mi riaddormentai.

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