POV GIULIA
Mi alzai cercando di non svegliare Edoardo e prima di sistemarmi li preparai la colazione subito dopo mi feci una doccia e dopo essermi asciugata i capelli con il trucco copri i lividi che avevo ritornai in camera per vestirmi ma due mani mi tirarono a se, sentivo qualcuno baciarmi il collo li misi una mano dietro la nuca e dissi
Giù: "Edo non mi va e devo andare a lavorare" sbuffò
E: "Che cazzo ma i lavori da puttana li fai con tutti tranne con me" disse quasi scocciato, era in boxer ma l'effetto che mi faceva era tale a zero, non risposi apri l'armadio ma di nuovo venni tirata
Giù: "Ti ho detto che non mi va" dissi arrabbiata ecco una brutta mossa
E: "Come cazzo mi hai parlato eh dimmelo" disse
E: "Mettiti in ginocchio" e lo guardai confusa
Giù: "No" dissi cercando di essere potente
E: "Muoviti"
Giù: "No" mi prese dai capelli e mi abbasso per terra
E: "Muoviti" dopo che ebbi finito questa tortura, presi un pantalone della tuta e un top
E: "Sei troppo scollata" disse mollandomi uno schiaffo e mi passò una felpa la misi
E: "Vai giù ti accompagno io" disse e annui a testa bassa.Appena arrivai mi fiondai subito in sala per sfogare quel turbino di emozioni che avevo ma era come se un senso di colpa mi frenasse, stoppai la musica e presi la bottiglia d'acqua per bere in quel momento entro Sam
S: "Hey Giulietta"
Giù: "Samu" mi guardò perplesso e si avvicinò
S: "Hey che hai" disse
Giù: "Niente" risposi
S: "Sei troppo fredda dai giù non puoi mentirmi" sbuffai e annui
Giù: "Ieri non è stata giornata ho litigato con Edo"
S: "E perché" chiese Sam non sapeva niente di questa storia e non doveva saperla
Giù: "Ieri per sbaglio ho rivisto Giovanni" mi guardò
S: "Mi dispiace giù seriamente non volevo che accadesse ciò"
Giù: "Non hai colpa anzi ti dico che ho bisogno di incontrarlo li devo chiedere scusa ieri l ho attaccato inutilmente" dissi dispiaciuta
S: "Fidati del destino Giù anche se fa male" si alzò e andò via non capivo che significava il destino pff non esisteva sennò non mi avrebbe giocato questo brutto scherzo ma se succederà lo seguirò.Decisi di andare a mangiare qualcosina in un bar ordinai un panino e dell'acqua ma sentì una piccola cosa sfiorarmi la mano mi girai e rimasi un attimo scioccata
Giù: "Hey piccolina ma tu che ci fai qui sola soletta" dissi guardandomi intorno
V: "Sono con Ocho" e lo indico Ocho quanto mi era mancato mi fece un cenno
V: "Son venuta per chiederti se qualche altra volta puoi ballare con me" disse
Giù: "Piccolina ma non so se lo zio vuole" e sbuffo abbassando la testa
G: "Dai Virgi lasciala in pace" disse e giuro che non so da dove veniva lo scrutai un attimo era diverso da quattro anni fa avevo il volto più magro e gli occhi sembravano che non ne volessero sapere più di stare aperti ma non erano affari miei
V: "Ti prego voglio ballare con lei" disse sull'orlo di piangere lui la guardò dispiaciuto
G: "Ti prometto che te la faccio rivedere ma ora non possiamo" sbarrai gli occhi in che senso non era per lei perché era una bomba a ballare per essere così piccola ed era anche troppo carina ma lo stesso rimasi un attimo paralizzata
G: "Dai vai dal bimbo che a momenti piange" disse facendola ridere ma torno serio in un minuto
G: "Mi dispiace non volevo che ti tormentasse e ne sei obbligata a far ciò che ho detto era solo per farla calmare" disse sospirando
Giù: "Tranquillo"
Giù: "Anzi volevo chiederti scusa ieri non avevo diritto a dirti quelle cose" annui ma non rispose, nessuno parlava solo gli sguardi che urlavano di parlarci di dire tutti i nostri segreti che ci stavano distruggendo ma la bocca non ne voleva sapere di far uscire dei suoni era come se fosse paralizzata mi scruto e dopo si arrese
G: "Mi dispiace" disse quasi come se avesse fatto qualcosa
Giù: "E di che" chiesi quasi confusa
G: "Di non poteri dire la verità" si si giro con le mani in tasca per salire nel Van che era appena arrivato, di non poterti dire la verità quelle parole rimbombavano nella mia testa avrei voluto urlarli che avevo di nuovo bisogno di lui perché stavo cadendo a pezzi, che volevo una relazione normale che ero disposta a perdonare tutto ciò che mi aveva fatto ma no non potevo.POV SANGIOVANNI
Da quanto l'avevo rivista il senso di colpa aumentava aumentava ogni giorno di averle mentito quattro anni fa e di non averle potuto dire il vero motivo per cui l'avrei voluta lasciare e rimangiarmi quelle cazzate che le avevo detto solo per farmi odiare così da poterla allontanare ma no se le avessi detto la verità per lei sarei stato una palla al piede si sarebbe preoccupata per me e la mia saluta e il non potevo farla rinunciare a tutto ciò aveva no non lo avrei fatto lei merita il mondo e io non sono in grado di darglielo ha bisogno di qualcuno che le dia stabilità e certezza e io non posso.
A volte per fare del meglio si deve rinunciare a tutto ciò che tieni di più prima che si appesantisca troppo e si distrugga.
STAI LEGGENDO
Amore impossibile
Fanfiction🔴STORIA AMBIENTATA FUORI DAL CONTESTO DI AMICI🔴 Giulia ha sedici anni e vive a Milano con la sua famiglia insieme a suo fratello Denis noto come Deddy. Giulia è una ragazza molto dolce che non riesce a litigare con nessuno tranne con una persona c...