13. Murray

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Capitolo abbastanza lungo, prendetevela comoda 😌

Quando ad un tratto si innalzó dinnanzi a noi un lupo.
Joyce urló per lo spavento, e pure noi!
Frenó tutto di un colpo, cercando di non andare addosso all'animale.
Aveva gli occhi rossi.
Steve è Jonathan fecero appena in tempo a frenare per non tamponare il muso della macchina uno contro l'altro, sarebbe stato davvero un problema se no.

L'animale passó sopra la macchina, sentimmo un tonfo sordo sopra di noi, e così capito anche con gli altri veicoli dietro.

Quando fummo sicuri che il pericolo se ne fosse andato, dopo qualche attimo di silenzio, Joyce scese dalla macchina:
"state tutti bene?" chiese sia a noi che agli altri dietro.
"penso di sì" risposero tutti.
"Bene"
"cosa ci faceva un lupo la mattina alle undici?" disse Steve un po' intontito.
"Non lo so..."
"fermiamoci un attimo e poi ripartiamo va" propose Di nuovo Steve.
"no, secondo me è meglio andare, almeno se ritorna non ci trova" disse Robin.
"giusto, andiamo"
Detto ciò ripartimmo. Questa volta Mike si mise vicino a me, dovevamo ancora definire cosa eravamo, o forse non serviva, manco noi avevamo chiaro questa cosa.
Le nostre mani piano piano si avvicinarono, fino ad incontrarsi e a stringersi completamente.
Io dopo un po' misi la testa sulla sua spalla e restammo così fino a quando arrivammo.

Non avevo mai visto la casa, mi sembrava... Strana.
Suonammo al campanello:
"Guardate qua" sentimmo dopo un po', Joyce guardo il campanello.
"Non li accidenti, qua su!"
"Ah vero!" si ricordo la donna.
"quanti siete?" dimandó quella voce.
"Un po'... Ma facci entrare Murray, e questione di vita o di morte"
"Oh no, l'avevo detto io. In ogni caso, identificatevi" disse l'uomo.
Ci misimo un po' di tempo, ma alla fine ci riconobbe tutti con in nostri nomi e cognomi.

Detto questo dopo alcuni secondi di attesa sentimmo varie serrature scattare e la porta si aprì.
Murray ci guardó uno a uno fin quando non esclamó:
"Ma siete in tantissimi! Come faccio io a farvi entrare tutti in casa?!"
"Dai Murrey, la tua casa è abbastanza grande per farci stare tutti, su" gli rispose Nancy, che si era fatta avanti e adesso aveva raggiunto Joyce.
Lui fece una smorfia e aprì di più la porta per lasciarci passare.

Quando fu il mio turno, sempre dietro Mike che mi teneva la mano, attraversai l'entrata e mi ritrovai in un corridoio buio, poi camminando un po' più avanti vidi uno strano salotto e una cucina, e delle scale che portavano al piano di sopra.
L'edificio era un po' vecchio, le pareti erano scrostate qua e la e piene di muffa negli angoli.
Nella sala, se si può dire cosí, c'erano un sacco di televisori e mobili.
In un altra stanza due divani e due poltrone con al centro un tavolo occupavano il posto di quasi tutta la stanza. vicino una cucina con dei poster e altri aggeggi strani appoggiati sui muri o sul bancone.

"Quindi, perché siete qui Joyce? Non dirmi per le calamite."
"No Murrey, sono qua per Hopper. Jane ha avuto una visione." spiego
"Chi diamine e Jane?"
Joyce mi indicò.
"Ma non si chiamava Eleven?" Disse Murray alzandosi in piedi e andando in cucina.
"Si.. E un alunga storia" commentai con un gesto disinvolto della mano.
Lui annui e prese una bottiglia trasparente con un liquido simile all'acqua.
"Volete?" disse accennando la bottiglia.
Tutti fecero segno di no così lui alzó le spalle rassegnato, e se ne verso un po' nel bicchiere.
Dopo ritornó a sedersi sul divano.
Dopo aver bevuto un sorso disse:
"E io cosa dovrei fare?"
"Dai Murrey, sei tu quello che ha saputo tutto e che ha intuito tutto prima di noi. Avrai qualche consiglio da darci!"
"no" fu l'unica risposta
"Tu mi vuoi dire, che siamo venuti qua in più di dieci per te, per cercare di risolvere questa situazione E TU NON SAI DIRCI NIENTE?! Oh andiamo, quelle scartoffie dietro cosa sono? Quella bacheca con la foto di Hopper appiccicata sopra cos'è?" disse alzandosi in piedi e indicando le rispettive cose che diceva.
Noi tutti eravamo un po' spiazzati dalla sua reazione, avrà avuto qualche litigio con lui in passato.
" Raccontatemi perché siete venuti qua. Insomma, ci deve essere qualcosa di fondato non sareste venuti qui senza una motivazione" si decise a rispondere
"El ha avuto una visione." disse Nancy
"non era proprio una visione..." cercai di dire ma Nancy minparló sopra. Era un po' fastidiosa quando faceva così.
"E ritornata in quel suo spazio... Remoto.. Dove vede delle cose che lei stessa vuole vedere"
"Ah si ho capito, il mondo astrale" annuii Murray.
"Si.. Tipo quello" dissi io.
"mmm... E li hai visto Hopper?"
"Si"
"cosa faceva?"
Li raccontai cosa avevo visto, lui non faceva altro che annuire, bere e versarsi altro liquido che credo si chiamasse Vodka.
"puoi rifarlo?" mi chiese tutto ad un tratto. Rimasi un po' interdetta. Quell'uomo mi metteva un po' in soggezione.
"Ma El non ha più i poteri... E quel fiore.. C'è lhai?" chiese Mike
"Si credo di avercelo" dissi frugando nello zaino.
"Fiore? Voi state andando verso la pazzia... Anzi siete pazzi!" esclamó

Gli spiegammo cosa voleva dire, nonostante lui fosse un po' perplesso.

Tirai fuori dallo zaino il fiore.

Lo presi in mano e mi concentrai, d'un tratto aprì gli occhi.
"potete darmi una benda? Come ai vecchi tempi" dissi
Jonathan si alzó e andò a prendere un pezzo di stoffa.
Me lo legai dietro alla testa e mi concentrai.

Entrai subito in quello stato di trance, senza nenache accorgermene quasi.

Camminai nel mio stesso riflesso d'acqua e nel nero spaziale che mi circondava. Guardai dappertutto ma... Nulla.

Dopo un po' di tempo che ero lì guardai dietro di me.
Apparve una figura... All'inizio non capí che cos'era ma poi... Non ci volevo credere.
La figura era vestita con un camice bianco, con dei pallini... Rossi.
"Khali?"

Mike's pov

Era lì da quasi mezz'ora. Era un po' preoccupante, tutto di un tratto riaveva I poteri grazie a un fiore? Ma perché?
Era da mezz'ora che le tenevo la mano, e non avrei mai voluto lasciargliela. In certi momenti muoveva le labbra, in altei aveva degli scatti, che portavano tutta l'attenzione verso di lei.
Osserva quelle sue labbra rosee, piccole e carnose che conoscevo benissimo. Osservai il suo viso, la osservai...non avevo mai avuto così tanto tempo per guardarla.

"Mike e tutto a posto con El?" chiese Nancy.
Spiazzato da questa domanda dissi:
"Ehm.. Non.. Și.. Credo di sì... Perché?"
"no nulla... Mi sembrate un po' distaccati"
Io non dissi nulla, e sapevo avrei dovuto rimediare, ma dipendeva da lei la maggior parte delle cose adesso, io avevo fatto di tutto.

El's pov

Corsi incontro a lei, con gli occhi lucidi.
"Cosa... Cosa ti hanno fatto?"
Non era più la stessa, i capelli non erano più con le striature blu e da pank, erano tagliati alle spalle, e non era truccata.
"Eleven!" disse anche lei
Mi corse incontro, ma non ci toccammo.
"El, siamo... Da qualche parte.. In un laboratorio penso e non.. So come fare per uscire. ci sono altre persone!"
Disse tutto di un fiato.
"cosa? Come?"
"Si El, ti prego aiutaci"
Detto questo spari in una nuvola di fumo.

Spazioscrittrice ♕︎
Ciauu
Pensavo di metterci seriamente più tempo!
Ma in effetti... Ho scritto da sta mattina alle 9 fino adesso ininterrottamente quindi direi che è abbastanza.
Scusate se ci sono errori grammaticali ma in un secondo momento la revisioneró e la tentazione di pubblicare e troppo forte quindi... Byers!

P. S. Ho scritto tutto questo capitolo guardando ST, non potete capire che bello.

Always With You || Mileven Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora