14. Il Primo Segno

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Mi tolsi la benda, ansimando. Mi guardai attorno disorientata, e mi sentii avvolgere da un abbraccio caldo.

"Cosa hai visto?" mi chiesero, ma tutte le figure si fecero più sfocate, non riuscivo più a distinguere bene quello che mi stavano dicendo. sembrava di essere sott'acqua.
non vidi più nulla.

Mike's pov

Si era accasciata a terra, aveva perso i sensi. La portammo in una camera è la adagiammo su un letto.

Dopo vari tentativi riuscimmo a svegliarla.
Era diventata più debole del solito probabilmente, d'altronde era da mesi e mesi che non riprovava a ritornare là.
"El.. El ti senti bene?"
Lei annuì, non tanto convinta.

Dopo alcuni accertamenti, ci lasciarono soli. Io le tenevo la mano non volevo mollarla, lei stringeva la sue dita esili attorno alle mie, come se avesse paura. Paura che me ne sarei andato, ma non l'avrei mai fatto.

Lentamente mi avvicinai al suo viso, fino a quando appoggiai le mie labbra sulle sue. Dolcemente, si mossero fino a farlo diventare più movimentato.
Lei mise le mani dietri il mio collo è io mi sdraiai vicino a lei...

"Oi Mike, vieni qua" sentii una voce femminile.
Che cazzo, Nancy però..
La odiavo in quei momenti.
andai in quella specie di sala e cucina e mi sedetti sul divano.
"Mike oggi ci fermiamo qui a dormire, troveremo un posto..." disse Jonathan.
"Mhm si... ci siamo portati dietro mezza Hawkins sicuramente nessuno dormirà per terra" dissi io.
"il ragazzo non ha tutti i torti" osservó Murray sorseggiando altra vodka diluita dal sui bicchiere,e ridacchiando.
io feci un cenno compiaciuto.
Nancy alzó gli occhi e disse:
"Tu e El dormirete insieme in quella stanza" disse indicando la camera dove c'era El.
"Più tardi vai a prenderle una bustina di melatonina, meglio, ha sempre avuto probelemi a rilassarsi prima di dormire."disse Joyce, io annuii.
"Io e Jonathan dormiremo in un altra stanza, poi Robin e Steve dormono in una camera con due letti separati, Lucas e Max in un altra camera e..."
"si si ho capito, vado da El" dissi alzandomi.
"Mike, che cos'hai?" mi chiese
di nuovo Nancy.
stavo con El,cercava di impicciarsi nei miei affari, e in più mi chiedeva che cosa succedeva? ma al diavolo tutti. stavo cercando di recuperare, lasciatemi farlo.

andai di nuovo in camera, vidi El che intenta a mangiare delle caramelle dal pacchetto le caddero a terra.
Io mi avvicinai e le raccolsi per poi dargliele, avvicinandomi per baciarla. lei ricambió con un sorriso.
non si capiva più cosa eravamo, sapevamo solo cosa provavamo.
Continuammo così per un po', lei cercó il bordo della. maglia.
"EL MIKE IL PRANZO" urló Joyce.
Ma vaffanculo. lo stavo per urlare, veramente.
mi alzai, visibilmente frustrato. Mi girai verso di lei, tenendole la mano per aiutarla ad alzarsi.

pranzammo, e parlammo ancora un po' della situazione di El ma siccome non c'era niente da fare, per qualche attimo restammo in silenzio. fin quando Steve non lo spezzò:
"cosa ci faceva lì quel... lupo? stamattina."
"Appunto! poi era strano.." cominció Dustin
"aveva gli occhi rossi, e una corporatura strana" Finì Will.
"Non lo so..." disse Robin con il cenno d'assenso di tutti.
"Raggazzi, qua c'è un problema." intervenì Erica. l'attenzione si spostò su di lei, mentre compiaciuta parlò:
"vogliamo risolvere la situazione, ma non sappiamo come fare.."
"siamo qua per questo, infatti" la fermò Lucas.
"Lo so." rispose seccata, alzando gli occhi al cielo. " ma mi lasciate spiegare? se no è ovvio che non capite. dicevo, il problema è che non sappiamo come risolvere... il problema. è questo rincitrullito, qua, non aiuta perché non lo sa neanche lui! quindi bisogna risolvere da soli questa situazione"
tutti la guardarono perplessi. in effetti.. non aveva tutti i torti.
"Ehi, ehi, ehi, piano. Questa ragazzina non sa più come farsi notare." ribattè Murray
"io non mi faccio notare" esclamò a quel punto Erica
tutti si misero a ridere;
lei ci guardò uno per uno e infine si ritrasse indignata sul divano. borbottando un:
"Stronzi di merda." non molto credibile essendo ancora la più piccola del gruppo.
"Secondo me dobbiamo aspettare. e la prima volta, mica si può risolvere tutto subito" beh, neanche Murray aveva tutti i torti...

dopo quelle riflessioni, per quasi tutto il pomeriggio non successe nulla.
io stavo un po' con El, poi lei voleva stare con Max o con Dustin o altri. stava migliorando un po', eravamo un po' preoccupati per lei ma io sapevo che in ogni occasione ce l'avrebbe fatta.
faticava ad addormentarsi, così mi decisi di andare in farmacia a prenderli quella benedetta melatonina.

chiesi informazioni su dove era, e per fortuna era a 7 minuti a piedi. mi era andata bene!
"Aspetta Mike, vengo pure io" sentì dirmi.
"No El tranquilla stai qui."
"Ma no, voglio venire" ribattè.
"El davvero.."
"Mike."
"Okey"

ci avviammo tutti e due per la strada. non passava nessuna macchina, era tutto tranquillo.

mano nella mano, ci godevamo quel paesaggio tranquillo.

arrivati in farmacia entrammo, E prendemmo delle scatoline bianche con scritte sopra nere e rosa.
Quando uscimmo El si bloccò.

"Cosa c'è?"
Lei indicò il cartello lampeggiante, che di solito, doveva indicare l'orario della farmacia, i gradi e a volte il simbolo verde. ma questa volta...
"e normale quello che c'è scritto?" mi chiese El
"No, non credo..."
Help us!
Help us!
Help us!
continuava a lampeggiare.
presi per mano El e incominciammo a correre fino a casa.

♕︎spazioscrittrice♕︎
👋👋👋
Come vaaaa?
è da tre giorni che scrivo questo capitolo, perché? I miei mi hanno limitato il tempo sul cellulare. che bello! 😒
va be, apparte i miei drammi famigliari, spero che questo capitolo vi sia piaciuto e ci vediamo con il prossimo!
💜💗

~Mads

Always With You || Mileven Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora