Capitolo 11

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Y/N POV

Ero all'uscita di scuola. Dopo l'accaduto in piazza le persone mi trattano come una dea, la dea Y/N, non suona male, ma questo pensero venne bloccato all'appello del mio nome, era la tipica fighetta della classe "Carlotta: hey Y/N, che ne dici di venire a una festa questo pomeriggio?" (scusa se ti chiami Carlotta) "Y/N: Festa?ma non è permesso fare feste, e se ci scoprono?! è troppo rischioso!" "Carlotta: infatti la faremo di nascosto. Non mettere nulla di troppo elegante o sembrerai sospetta, allora ci vediamo questo poreriggio" disse andandosene, non mi diede nemmeno il tempo di rispondere che sene era andata , ma comunque, dovrei andarci? Se sto attenta non dovrebbero esserci rischi. Mi misi a percorrere il tragitto per tornare a casa, ma nel percorso si sentivano i tipici commenti provenienti dalle persone, come: "sicuramente avrà fatto sesso col Re, hai visto come l'ha difesa?" o "sono tentata di tagliarli anche l'altro braccio'' mi metteva a disagio sapere che la gente pensi che mi prostituisca a certe persone, o che vogliano aggredirmi per qualcosa che non è vero. Spostando lo sguardo vidi che ancora nella piazza erano presenti ancora le bancarelle, ma adesso ci sono più guardie e anche delle telecamere, un momento, l'intero paese è tappezzato di telecamere, il Re ha aumentato il livello di sicurezza in tutto il paese ''signora: VIENI QUI RAGAZZA, TI INSEGNO IL LE BUONE MANIERE'' disse una signora correndo dietro di me, nei paraggi non c'era nessuno oltre io, incominciai a correre, la donna tirò fuori un coltello da cucina dalla borsa, mi afferrò per il mio unico braccio ''signora: così impari a fare la putt-'' prima che la signora potesse dire altro, una guardia la pugnalò al petto con un osso, facendola cadere a terra, macchiando il marciapiede col suo sangue ''guardia: sta bene signorina?'' ''Y/n: s-si, grazie'' guardando bene la signora era la stessa che aveva detto di volermi tagliare il braccio. Sospirai e me ne ritornai a casa.

Ero sdraiata sul divano con mia sorella fino a quando suonò il telefono, lo presi e risposi ''Y/N: pronto?'' ''Carlotta: Hey Y/n, non ti ho detto dove sarà la festa, è a casa mia, vivo in quel condominio vicino alla salumeria, al terzo piano, ciao'' non mi da mai il tempo di rispondere che mi ha chiuso il telefono in faccia, sospirai posando il telefono ''Alessia: lo sai che non possono fare feste?'' ''Y/n: lo so però se sto attenta non mi dovrebbero scoprire, e poi è da tanto che non mi diverto'' ''Alessia: te fai come vuoi, io ti ho avvertito'' disse andandosene, mi alzai per dirigermi in camera mia, scelsi qualcosa che non sia elegante. Non sono ancora del tutto sicura se andare alla festa, potrebbe essere rischioso,ma allo stesso tempo non mi diverto da tanto, per ora vado, nel caso cambiassi idea me ne ritornerò a casa.

Ero davanti all'edificio, spero che sia un condominio di famiglia. Entrai, percorsi le scale fino ad arrivare al terzo piano, c'era solo un porta, bussai, ad aprirmi fu un ragazzo in carrozzina, un momento, era il ragazzo che mi aveva preso il portafogli, gli diedi un sorriso, che lui ricambiò con un sospiro irritato lasciandomi entrare, mi guardai attorno , era ancora pomeriggio quindi fuori c'era ancora luce, la stanza aveva le lampadine accese, in una parete a parte c'era un lungo tavolo con bevande e cibo, le tende erano abbassate. tutti mi buttavano occhiate continue seguite da alcuni bisbigli, mi sedetti in un angolo nell'attesa che accada qualcosa, i secondi sembravano minuti, i muniti ore, e le ore giorni , guardai l'ora, sono qui ornai da due ore, mi alzai, magari c'è qualcuno con qui posso parlare ''Anna: Hey Y/N!'' disse avvicinandosi ''Anna: vuoi del vino?'' ''Y/n: no grazie-'' mi interruppe sbattendomi in faccia un bicchiere ''Y/n: Anna ho detto che non voglio'' mi prese le guance, premendole in modo da farmi aprire la bocca, facendomi bere la bevanda, aveva un sapore fortissimo, ci sarà più alcol che altro in quella bottiglia, mi allontanai dandole una sguardo che dicesse ''ma seriamente?'' ma osservandola bene era rossa in volto, probabilmente era ubriaca, mi si avvicinò sorridendo, mi riprese per le guance, ripetendo il procedimento per altre due volte, fino a quando riuscì a liberarmi, mi girava la testa, e non avevo buoni presentimenti, mi allontanai dalla massa, dirigendomi verso l'uscita, ho la sensazione che sta per succedere qualcosa da qui mi conviene stare alla larga. Uscita finalmente dal condominio mi incominciai a dirigere verso casa, ma la mia testa pesava, la mie gambe sembravano molli, la mia vista si stava offuscando e pian piano annerendo, forse ho bevuto troppo, collassai a terra, non riuscivo a vedere ma ancora potevo sentire qualcosa, c'erano delle voci, si stavano avvicinando, dicevano cose tipo: ''ci sono troppe emozioni positive'' o '' chiama gli altri'' o ancora'' avverti il Re'' Re? credo siano delle guardie, non riuscì a sentire altro prima di svenire.

non vi posso lasciare con la suspense, mi sentirei in colpa ^o^

Y/N POV

mi risvegliai in un'immensa stanza, c'era buio, ma non era così intenso da non vedere cosa avevo intorno, sembrava una camera reale, mi ricorda il castello di Nightmare, un momento, questo è il castello di Nightmare, in che stanza mi trovo? mi voltai per vedere affianco a me una sedia con sopra una sagoma nera, era a solo pochi centimetri di distanza dal letto, sembrava star dormendo, mi avvicinai per svegliarla, misi un braccio per reggermi mentre mi sporgevo, e con l'altro gli toccai la spalla, un momento, l'altro braccio?! ho di nuovo il mio braccio, come è possibile! la sagoma si spostò aprendo gli occhi, aveva una sola luce ciano dall'orbita destra. Allungò la mano per accendere una luce, era Nightmare ''Nightmare: ben sveglia, come ti senti?'' ''Y/n: b-benissimo, grazie'' non riuscivo a parlare, ero felicissima di riavere il mio braccio ''Nightmare: ti vedo felice, suppongo ti sia piaciuta la sorpresa, ma attenta, ho ricostruito il tuo braccio con la mia magia, se tocchi qualcuno con quell'arto si sentirà negativo, ma solo nel l'arco di tempo in qui mantenete il contatto'' non riuscivo a trattenermi dalla gioia, mi venne istintivo abbracciarlo, si irrigidì al tocco, cosa ho appena fatto, ho abbracciato un Re, mi staccai subito ''Y/n: m-mi scusi'' mi diede una pacca sulla testa, poi afferrò la punta della coperta per poterla togliere, scesi dal letto, Nightmare si mise in piedi, per porgermi la mano ''Nightmare: vieni, ti accompagno a casa'' afferrai la mano sorridendo, di colpo tutto quello che mi circondava sembrò sparire, mi trovavo davanti alla soglia di casa mia, Nightmare bussò alla porta, ancora tenendomi la mano, la tavola di legno venne aperta, rilevando mia madre con lo sguardo sconvolto, si inchinò subito ''Mariangela: b-buona sera s-sire'' ''Nightmare: buona sera signora'' mia madre si spostò facendoci entrare, mio padre e mia sorella, che erano entrambi in salotto si alzarono per poi inchinarsi, dopo il saluto mio padre si rivolse al Re ''Fabio (nome di tuo padre): s-sire, cosa l'arreca q-qui?'' nel mentre Nightmare e mio padre parlavano, mia sorella si accorse che mi stava tenendo la mano, e fece una foto, subito la guardai dandole una sguardo da '' dopo ti ammazzo'' si mise a sorridere alla mia reazione, ma uno squillo ci fece girare tutti, proveniva da una pentola della cucina, mia madre corse nella stanza ''Mariangela: si è bruciato il riso'' il Re si diresse da mi madre, tutti lo seguimmo, ''Nightmare: stia tranquilla signora, me ne occupo io'' ''Mariangela: m-ma sire'' alla scena ci bloccammo tutti, Nightmare, il re degli incubi, si era proposto di cucinare per noi, insisté per farci sedere nel mentre che preparava la cena, tutti ci guardammo perplessi mentre lui lavorava con i fornelli, mia sorella mi diede una gomitata, mi fece vedere il suo telefono, mi stava mostrando le infinite foto che aveva scattato a me e Nightmare, ero tentata a darle un pugno in testa, ma dovetti sopportarla fino a quando non fu pronta la cena, aveva seriamente scattato più volte le stessa foto dalla stessa angolatura. La cena preparata da Nightmare era strepitosa, era il cibo più buono che abbia mai mangiato, potrebbe iscriversi a MasterChef, se solo non fosse stato annullato.''Nightmare: allora alla prossima volta'' ''Mariangela e Fabio: arrivederci sire'' ''Y/n: arri-'' prima che potessi salutare anch'io Nightmare mi diede un bacio a mano ''Nightmare: arrivederci Y/n'' mi ha colto di nuovo alla sprovvista, e mia sorella stava nuovamente riprendendo, dandomi la sua solita faccia. Quando Nightmare se ne andò mio padre mi diede uno sguardo ''Fabio: avete fatto sesso vero?'' ''Y/n: NON E' VERO!! BASTA CON QUESTA COSA!!!'' ''Alessia: quando avrete dei figli?'' ''Y/n: SMETTILA''

ed ecco a voi il vostro capitolo, spero vi piaccia, non avevo tante idee quindi ho fatto un mix di alcune idee che avevo per altri capitoli, non so minimamente cosa scrivere per il prossimo capitolo ma ci proverò, per il resto vi auguro una buona mattina/giornata/pomeriggio/sera/notte

The new Queen  [Nightmare x Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora