Cap.10

669 43 25
                                    

Uscirò tutti dalla vettura per dirigersi verso l'uomo in divisa, solo Marianne rimase in disparte.

Ickof < Non sono qui per "sgridarvi" per aver dato quel bellissimo spettacolino sul tetto del palazzo, se è questo quello che credete >

Il gruppo tirò un sospiro di sollievo ma la preoccupazione causata dalla presenza dell'ufficiale aleggiava ancora su di loro.

Zayn < Se non sei qui per questo allora perché? >

L'uomo fece un grosso sorriso compiaciuto al solo pensiero di poterglielo comunicare.
Tuttavia la presenza di Marianne, per lui, era di troppo.

Ickof < Non posso dirvelo finché lei rimarrà qui >

A quelle parole gli agenti al seguito dell'ufficiale estrassero le loro pistole dalle fondine, però così facendo, i ragazzi si misero subito in allarme, attivando in parte lo stato di "inconscio programmato".

(Per inconscio programmato intendo quei momenti in cui i ragazzi usano le loro abilità e perdono lucidità mentale mettendo in atto quegli atteggiamenti fuori dagli schemi. Nel momento in cui iniziano a non avere controllo di sé, le loro capacità si attivano. Nel caso possa non essere chiaro)

Quasi istintivamente Harry si mise a fare da scudo alla ragazza, gli occhi smeraldini che già luccicano di follia.

Vedendo le reazioni delle sue creazioni, l'ufficiale Ickof ordinò ai propri uomini di abbassare le armi per poi scrutare con attenzione il riccio, il quale non aveva ancora abbassato la guardia.

Ickof < Perché ci tieni tanto a quella ragazza? >

A quell'affermazione Louis fece un sonoro sbuffo di irritazione ma non smise di osservare ogni singolo gesto degli uomini difronte a se.

Anche il resto dei ragazzi fece delle espressioni infastidite ma tentarono di nascondere la cosa agli occhi di Ickof.

Harry < Non sono cose che ti riguardano >

Ickof fece una sonora risata divertita a quell'affermazione.

Ickof < Mio piccolo Harry, tutto ciò che vi riguarda è affar mio, credete che in questi due anni non mi sia assicurato di sapere sempre ciò che steste facendo? >

Marianne osservava l'uomo con disgusto e rimprovero, inorridita da quell'essere che non aveva niente di umano.

Continuava a farsi mille domande su chi fosse quell'uomo, perché aveva fatto tutto ciò, perché proprio alla sua amata band.

Louis < Lei rimane con noi, che la cosa ti piaccia o no >

Il tono del castano era sicuro e freddo, autoritario anche; era un tono che non accettava repliche di sorta. E l'ufficiale lo sapeva.

Ickof < E va bene, se volete un animaletto da compagnia fate pure, ma che vi assicurate che non riveli nulla alla polizia! >

I ragazzi annuirono meccanicamente all'ordine dell'uomo.

Ickof < Beh, tanto vale dirvi perché sono qui; sono qui perché i miei superiori hanno approvato di portare avanti il progetto. A quanto pare avete fatto colpo in questi due anni. Il ministro vorrebbe testare le vostre capacità con valutazioni militari >

A quelle parole Liam e Zayn si guardarono con un luccichio negli occhi, già ansiosi di mettere in mostra le proprie capacità; invece Niall, Louis e Harry non sembravano particolarmente entusiasti della notizia.

Ickof < Fra un mese verrete ritrasferiti al laboratorio per delle analisi di controllo, dopodiché verrete messi alla prova >

Niall < E cosa accadrebbe se fallissimo le prove? >

L'ufficiale alzò le spalle indifferente, come se quella domanda fosse stata sciocca e insensata.

Ickof < Capiremo cosa è andato storto e vi miglioreremo >

Peccato che quelle parole non convincessero nessuno del gruppo di ragazzi.

Zayn < Cosa vi impedisce di sostituirci con dei prototipi migliori di noi? >

Ickof < Il fatto che voi siete gli unici prototipi ad essere sopravvissuti, non possiamo permetterci di cercare altre cavie che hanno il 90% di probabilità di morire dopo due settimane >

Questo i ragazzi lo sapevano, lo sapevano a causa dei loro numeri identificativi; il numero più basso era 49, ciò significava che prima di loro c'erano state 48 cavie che non ce l'avevano fatta.

Il gruppo annuì incerto, conscio della fortuna che gli era toccata e della responsabilità che essa comportava.

Ickof li guardò sorridendo, come un padre con i figli quando fanno le marachelle; infatti era così fiero delle proprie creature che se fossero stati giudicati inadatti alle forze militari, avrebbe impiegato altri cinque anni pur di renderli ancora più perfetti di quanto, ai suoi occhi, non fossero già.

Ickof < Mi vedete dopo due anni e non mi salutate nemmeno

Dicendolo aprì un poco le braccia, come un invito a venire da lui. Invito che fu subito colto da Niall e Zayn, i quali quasi si fiondarono tra le sue braccia, facendo sorridere l'uomo.

Gli altri tre ragazzi erano titubanti: Liam si era innervosito a causa della reazione del mulatto, Louis era sempre stato troppo freddo e rancoroso per accettare di provare affetto per il loro carceriere e carnefice, mentre Harry stava combattendo contro la propria Sindrome pur di non abbandonare Marianne.

Ickof fece un ghigno malevole osservando la patetica resistenza delle sue creature a sottomettersi ai propri istinti.

Accarezzando i capelli biondi dell'irlandese fissò negli occhi il riccio, sapendo che se avesse ceduto, i compagni lo avrebbero seguito subito dopo.

Ickof < Harry, non sei felice di vedermi? >

Louis < Harry fermo e voi due staccatevi di lì! >

Il ragazzo dagli occhi di ghiaccio lo disse come un generale che impartisce gli ordini ai propri sottoposti.

Il suo tono fu tanto perentorio che Zayn e Niall fecero per staccarsi dall'abbraccio dell'ufficiale ma questo bloccò loro ogni movimento stringendoli per i fianchi.

Ickof < Harry >

Il riccio percepì questo quasi come un richiamo, come se fosse la voce soave di una sirena; infatti si voltò verso Marianne.

Harry < Vai in macchina e rimani dietro ai sedili a testa bassa >

La ragazza dai capelli blu guardò il riccio confusa ma vedendo il suo sguardo sicuro e freddo si vide costretta ad obbedire.

Quando Harry si fu assicurato che la tinta fosse entrata nell'auto si voltò verso l'ufficiale e a passo non troppo accelerato, non voleva dare l'idea di volerlo davvero, si avvicinò all'uomo in divisa.

Ickof lo guardò con fare soddisfatto mentre l'altro non osava alzare lo sguardo, sentendo una sensazione di sconfitta ad attanagliarlo.

L'ufficiale si separò un po' dai due ragazzi per stringere al petto il riccio, che, nonostante fosse più alto dell'uomo, appoggiò la testa sul suo petto.

Sul volto dell'uomo c'era un'espressione soddisfatta mentre guardava Louis.

Il ragazzo dagli occhi di ghiaccio osservava la scena tentando di non perdere il controllo, non sapeva cosa sarebbe successo se fosse accaduto.

Non passò molto che anche Liam si unì ai propri amici lasciando Louis a combattere quella "guerra" da solo.

Ormai il castano faticava a rimanere immobile a causa delle menti dei propri compagni che lo invitavano ad andare con lui, ma lui non voleva demordere, non voleva abbandonarsi a quelle insane emozioni.

Harry < Louis >

Sentendo la voce del compagno la mente del castano cedette e a passo svelto si unì a loro.

Criminal experiment Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora