Avvertenza: In questo capitolo saranno presenti linguaggi forti e argomenti e scene che possono urtare la vostra sensibilità (Tutta la storia li ha ma ok)
La dottoressa e Niall si strinsero la mano e a quel contatto il biondo le rivolse un grosso sorriso che venne subito ricambiato. Con quello sguardo sembrava un normalissimo ragazzo, non un criminale ricercato su scala mondiale.
Come a seguire l'esempio dell'amico, anche gli altri si rilassarono visibilmente, i loro respiri rallentavano, le armi erano tenute quasi svogliatamente e sinceri sorrisi si dipinsero sui loro volti; sotto lo sguardo strabiliato dell'agente Michael, strinsero la mano alla donna.
Louis < Io sono Louis, loro sono Liam, Harry e Zayn >
Lei annuì sorridendogli e fece cenno all'uomo di avvicinarsi per poi continuare ad osservare lo strano comportamento dei ragazzi, studiando e analizzando come il suo lavoro le aveva insegnato. Poco lontano le sirene della polizia si avvicinavano.
Il gruppo le aveva sentite e iniziarono presto a dare segni di ansia: Harry prese a passare la mano fra i capelli compulsivamente, Zayn iniziò a battere il piede per terra e Niall si guardava in torno muovendo continuamente la testa.
Dott. < E se veniste con noi? Vogliamo aiutarvi >
Michael la guardò con un espressione scettica, non si fidava di loro e temeva che da un momento all'altro li avrebbero attaccati per ucciderli; aveva seguito il loro caso abbastanza da sapere che non si facevano scrupoli nell'uccidere qualcuno.
Louis negò velocemente con la testa, sentendo la mente farsi annebbiata e i pensieri confusi con quelli degli altri.
Louis < Siamo troppo pericolosi, più stiamo lontani delle altre persone minore è il rischio che diventiamo violenti >
Sentendo quelle parole l'agente quasi ringhiò di rabbia e puntandogli il dito contro iniziò a gridare, inutili furono i tentativi della dottoressa Lopez per fermarlo.
< Quindi voi sapete quello che fate, lo sapete che siete degli assassini ma preferite starvene rifugiati in qualche buco piuttosto che farvi curare! >
Le sue affermazioni scatenarono la rabbia del gruppo, il quale lo avrebbe sicuramente fatto fuori se i poliziotti non avessero iniziato a corrergli incontro; iniziarono a correre nel verso il lato opposto della strada, senza nemmeno guardare un'ultima volta la dottoressa, tutti lo fecero a parte Harry.
Non conosceva quel sentimento di preoccupazione che percepiva nei suoi compagni, per questo se ne stette in mezzo alla strada ad aspettare l'arrivo degli uomini in divisa; la donna notò subito quel particolare caratteristico e si chiese se non si trattasse di un vero e proprio problema psicologico, oltre che un fatto del carattere.
Gli altri quattro si accorsero subito che il riccio non li seguiva più e sempre correndo tornarono in dietro.
Zayn < Andiamo Harry! Non è proprio il momento giusto per assecondare la tua mania suicida! >
Detto questo presero quasi di peso l'amico e lo portarono lontano, era quasi ipnotizzato e si rese conto qualche secondo dopo di essersi allontanato da quella via.
Erano a piedi ma le loro gambe li portavano a velocità inaudite, permettendo loro di dare diversi metri alle volanti; le poche persone che assistevano alla scena li guardavano increduli e molti dei poliziotti credevano di avere le visioni.
Senza volerlo finirono in una zona particolarmente trafficata a causa del gran numero di club e discoteche, la strada era illuminata più dalle insegne che dai lampioni e vi era un nauseante fetore di alcool e droga, il quale fece quasi storcere il naso dei ragazzi dall'olfatto sensibile.

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Criminal experiment
FanfictionGli One Direction sono la band più famosa del momento e i suoi membri, Harry, Zayn, Liam, Louis e Niall sono seguiti e amati da milioni di ragazze e ragazzi. Ma tutto finisce quando la band e i suoi membri spariscono completamente, non solo dalle s...