Cap.17

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L'ispettore Parker camminava avanti e indietro per la sala interrogatori, ormai erano ore che ascoltava le testimonianze di colore lavoravano nella sede inglese dell'anagrafe.

Ormai erano stati interrogati tutti: le guardie di servizio che sembrava avessero avuto a che fare con Coraggio, gli ingegneri che si erano occupati del blackout causato da Ombra e mancava solo una donna di mezza età il cui ufficio era situato nello stesso corridoio dove si trovava l'archivio.

La donna entrò con passo sicuro, nonostante i vertiginosi tacchi, poi si sedette con eleganza sulla sedia; era chiaro che in gioventù avesse ricevuto una severa educazione.

Michael < Salve, io sono l'agente Michael Parker, FBI, può raccontarmi cosa è successo alle 15,25 di lunedì? >

La signora si concesse un sorriso di chi la sa lunga e si avvicinò all'uomo davanti a sé.

< Credo proprio, signor agente, di poter vantare di aver avuto un incontro ravvicinato com un Fantasma ed esserne uscita indenne >

Michael fece un'espressione stupita ma cercò immediatamente di mantenersi composto.

Michael < Ne è sicura? >

< Sicurissima! > disse lei appoggiando una mano sul tavolo, sempre mantenendo la sua grazia.

L'agente non se lo fece ripetere due volte e andò subito a chiamare la sua collega, la quale entrò nella sala con l'emozione dipinta sul volto.

Dott.Lopez < Potrebbe descriverci cos'è successo? >

< Certamente! Stavo controllando alcuni file quando improvvisamente è entrato in tutta fretta un ragazzo. Devo dire che fui alquanto seccata dalla cosa, così gli intimai di uscire. Questo disse che era lì per me e poi mi baciò, solo dopo la loro fuga ho scoperto che mi aveva rubato il pass di accesso >

Michael annotava ogni cosa sul proprio taccuino mentre la dottoressa ascoltava con attenzione le parole della donna.

Dott.Lopez < Potrebbe descriverci il ragazzo? >

< Oh un ragazzo così non è facile da dimenticare >

Michael < Immagino, possono essere davvero violenti...>

La donna davanti a lui, però sorrise divertita dalla sua affermazione.

< Al contrario agente, erano anni che nessuno mi baciava così, per non parlare di quanto fosse terribilmente affascinante! Ai miei tempi di ragazzi così ce n'erano proprio pochi...>

Entrambi gli interlocutori tossirono imbarazzati e la dottoressa cercò di far ritornare la donna al discorso precedente.

< Oh , mi scusi tanto, sa quel ragazzo mi ha donato una vampata di giovinezza. Era molto bello sa? Occhi verdi con lo smeraldo, dei magnifici e morbidi ricci sulle spalle, alto e slanciato! Per non parlare di quell'adorabile fossetta e quel suo sovuare faire da gentiluomo! >

La dottoressa guardò per un attimo il proprio collega; infatti, per quanto la descrizione fosse stata poco oggettiva, avevano entrambi capito chi fosse il fantomatico ragazzo.

Michael < Va bene, la ringraziamo molto, buona giornata >

Detto questo tornarono entrambi in ufficio, lasciando la donna ancora sognante sulla sedia della sala interrogatori.

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