Cap.23

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Partirono dal primo piano: usarono tutto ciò che trovarono sotto mano per colpire a morte ogni singolo uomo o donna che incontravano. Distrussero con violenza i computer, ruppero gli schermi e i mobili.

Poi passarono al secondo, dove si trovavano le celle delle cavie, ormai vuote; buttarono giù ogni singola porta e non risparmiarono nessuno, che tentasse di scappare o di fermarli. Infine arrivarono al terzo piano, l'ultimo, in cui erano situati i vari uffici dei generali e scienziati.

Ogni ragazzo entrò in un ufficio diverso, spaccando ogni cosa avessero sotto mano. Louis entrò nell'ultimo, quello di Ickof e si trovò un'immagine piuttosto insolita: riconobbe immediatamente il capo ricerca Catum ma non riconobbe la donna e i due bambini che si nascondevano dietro di lui.

Il castano prese a camminare in tondo a passo lento e cadenzato, non facendo alcun rumore, come se avesse le zampe felpate di una pantera.

I suoi occhi di ghiaccio sembravano trafiggere il dottore, il quale lo guardava intimorito mentre cercava di proteggere la donna e i bambini piangenti.

Dott.Catum < Louis, lasciali stare, non ti hanno fatto nulla >

Louis < Forse loro no ma tu si >

Dicendolo imbracció un fucile che aveva preso da una guardia e la puntò verso il vecchio uomo.

Alla vista dell'arma i bambini iniziarono a piangere ancora più rumorosamente. Così l'attenzione del giovane andò sui due piccoli e li studiò con i suoi occhi dalla vista potenziata; fu grazie a questa che notò la particolare somiglianza con l'ufficiale e cambiò la traiettoria della canna.

Louis < Voi siete i frutti di quel verme schifoso e tu >

Si rivolse alla donna trafiggendola con i glaciali occhi.

Louis < Tu sei la puttana che se l'è sposato! >

Dott.Catum < Louis, ti prego, sono innocenti! Non meritano questo! >

Il ragazzo lo guardò con l'odio negli occhi e quasi ringhiando si avvicinò e lo prese per il colletto del camice.

Louis < Anche noi lo eravamo! Anche noi avevamo una famiglia, degli amici e una carriera! Voi ci avete tolto tutto! >

Lo scienziato deglutì appena sentendo la voce del giovane infrangersi sul suo viso con impeto e rabbia.

Louis < Ci avete svestito di ogni umanità, ci avete reso delle bestie da combattimento al pari di cani e galli! Ci avete persino tolto il piacere di una vita normale, dovremo convivere con suoni, viste e forze amplificate e potenziate fino alla morte! >

Dott.Catum < Lo so che hai sofferto, che avete sofferto ma voi siete solo l'inizio di una nuova era di esseri potenziati. Non ho mai voluto che veniste usati per scopi bellici e i vostri problemi psicologici possono essere risolti! >

Un guizzo di speranza balenò negli occhi azzurri di Louis e proprio come un bambino divenne tanto curioso da allentare leggermente la presa.

Louis < S-sul serio? Potremmo finalmente smettere di perdere il controllo e di fare del male agli altri? >

Dott.Catum < È quello su cui ho lavorato negli ultimi due anni e si, con delle particolari terapie a qualche farmaco temporaneo sarete in grado di usare i vostri poteri senza perdere il controllo >

Per un attimo il viso di Louis si riempì di gioia, ma, appena sentì le grida provenire dall'esterno, il suo sguardo tornò freddo e autoritario.

Guardò lo scienziato e la famiglia dietro di lui e si allontanò leggermente.

Louis < Lei dottore verrà con noi e voi > si rivolse alla donna < verrete lasciati nella prima città vicina >

Detto questo uscì dalla porta dell'ufficio.

Qualche minuto dopo i cinque ragazzi erano fuori dall'edificio con il professor Catum e la famiglia; Liam teneva fra le braccia il corpo freddo di Marianne, mentre osservava con freddezza il laboratorio completamente avvolto dalle fiamme.

Dott.Catum < Permetti? Vorrei esaminarla >

Nessuno dei ragazzi era davvero daccordo col affidargli la ragazza ma alla fine si convinsero a sdraiarla a terra per far lavorare il dottore.

Harry < È inutile che provi a fare qualcosa, li ho sentiti mentre annunciavano la sua morte >

Il dottor Catum non rispose al riccio, continuando a controllare le pupille e il battito della ragazza; dopo qualche minuto si rivolse verso i ragazzi con leggero sorriso.

Zayn < Cos'ha da ridere? >

Dott.Catum < Questo dimostra la mia teoria secondo la quale ormai la laurea la danno a chiunque: la vostra amica non è morta, come avete fatto voi, il suo corpo è entrato in uno stato vegetativo per adattarsi al siero. Fra 36 ore sarà di nuovo fra voi >

A quelle parole l'incredulità e la felicità si insienuarono nelle espressioni dei ragazzi; Zayn, Liam e Louis dovettero abbracciare Harry e Niall poiché questi erano scoppiati a piangere di gioia.

Dopo qualche momento di festa il gruppo camminò per la strada sterrata che collegava la struttura alla strada principale, dato che era nascosta fra i campi, e giunsero fino ad un cartello.

"Москва"

Questo era scritto in cirillico e i ragazzi dovettero sforzarsi un po' per capire cosa ci fosse scritto.

Niall < E chi lo sapeva che fossimo così vicini a Mosca! >

Louis < Lasceremo lì la donna e i mocciosi, poi prenderemo un aereo e torneremo in Inghilterra >

Zayn < Dimmi che facciamo guidare a Liam l'aereo >

In tutta risposta ottenne un bel dito medio e uno sguardo di ghiaccio. Così iniziarono a camminare verso la capitale russa.

Nel frattempo l'agente dell'FBI, stava ormai mobilitando tutti i servizi inglesi, americani ed europei pur di ritrovare i ragazzi, i quali erano stati sequestrati da uomini senza identificazione.

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