Cap. 7

682 44 44
                                    

L'ambulanza si districava velocemente per il traffico di Londra, scortata dalla polizia, mentre al suo interno i paramedici cercavano di rianimare il ragazzo sulla barella; tuttavia il suo cuore pareva non volersi muovere minimamente.

I pompieri lo avevano estratto dalle fiamme sotto lo sguardo attento della polizia che aveva, nel frattempo, perso le tracce del resto dei compagni del criminale.

Il corpo del riccio aveva riportato diverse ferite causate dal forte impatto e dallo scoppio; i suoi capelli erano diventati sporchi e appiccicosi a causa del sangue proveniente dal taglio sulla testa.

Le auto della polizia accompagnarono l'ambulanza con le sirene spiegate e superarono diverse volte i limiti di velocità. 

La dottoressa e l'agente erano in una delle volanti e parlavano fra di loro; la donna erano molto preoccupata per la salute di Harry mentre l'ispettore non riusciva a togliersi dalla testa di aver fallito nella cattura dei Fantasmi. 

Dott. Lopez < Speriamo che stia bene >

Michael < Un sacco di altre persone al momento sperano il contrario; se penso a quello che quel ragazzo può fare...>

L'uomo ottenne un'orribile occhiata dalla donna, la quale rimase inorridita da quelle parole.

Dott. Lopez < Quei poveri ragazzi hanno bisogno di aiuto! Di certo non di uomini come lei che non vedono più in là del proprio naso! >

L'agente non ebbe nemmeno il tempo di rispondere perché la donna continuò a parlare con tono arrabbiato e indispettito. 

< Tutti voi per anni non avete fatto altro che prestare attenzione solo alle cose più superficiali, senza pensare a ciò che potrebbe nascondersi al di sotto. Ci pensi attentamente! Quei ragazzi sono riusciti a farsi beffe dei migliori enti, FBI e CIA hanno rinunciato da molto tempo e lo stesso vale per i dipartimenti orientali. Dobbiamo capire il perché del loro agire e trovare una soluzione affinché possano essere reintegrati nella società >

L'ispettore non era d'accordo con lei, lui pensava che I Fantasmi non fossero altro che criminali e che non meritassero nient'altro se non un gabbia nella quale morire. Per lui nessun criminale aveva diritto ad una redenzione e ancor meno dei mostri come lo erano quei ragazzi. 

Michael stette semplicemente in silenzio ma dentro ribolliva di rabbia e rancore; non avrebbe avuto pace finché anche l'ultimo della banda non fosse stato rinchiuso in un carcere di massima sicurezza. 

Nel frattempo i paramedici stavano provando e ritrovando a rianimare Harry fino a che non decisero di utilizzare il defibrillatore.

La reazione che ottennero dal corpo sul lettino non fu quello che si aspettavano.

Con uno scatto improvviso il riccio aprì gli occhi e, quasi senza rendersene conto, scaraventò gli uomini vicino a se contro le pareti dell'ambulanza.

La scossa di adrenalina che gli era arrivata al cervello gli aveva fatto completamente perdere il controllo.

Fregandosene delle varie ferite e bruciature, si lanciò contro lo sportello dell'ambulanza rotolando per strada.

Una macchina della polizia era quasi in procinto di investirlo quando il ragazzo, con la sola forza e resistenza delle braccia, non fece capovolgere la vettura.

Il suo volto era impassibile davanti a quello che per tutti era un fatto straordinario.

Semplicemente si mise a correre quasi alla ceca in cerca dei suoi compagni.

Nonostante l'adrenalina gli scorresse in corpo, rimanevano comunque le ferite subite le quali perdevano un grande quantitativo di sangue; ciò lo rallentava.

Criminal experiment Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora