Sabato 08 maggio 2021
Prendiamo la solita strada, quella dell'altra volta senza sapere dove andare. Parliamo un pò e ci appoggiamo a un muretto. Il suo telefono continua a squillare: sono i suoi amici. Risponde loro e nel frattempo incrocia le mie dita con le sue e nel mio stomaco, alla vista di questo gesto, sento qualcosa muoversi. Non so in realtà se siano le famose farfalle nello stomaco perché io non ci ho mai creduto ma per un momento le mie supposizioni non importavano più, esistevano solo le nostre mani incrociate ed io mi sentivo felice come non lo ero da tanto. Ripone il suo telefono nella tasca del suo jeans, mi fa appoggiare la testa sul suo petto.
Sangiovanni:"io devo andare"
Sussurra tra i capelli. Mi guardo intorno e sospiro, sono solo passati 30 minuti e già devo vederlo andare via. Alzo il mio viso verso il suo e lui mi guarda negli occhi ed io mi sento così piccola, molto più di quanto io potessi immaginare. Iniziamo a camminare e siamo quasi giunti dai suoi amici ma mi ferma.
Sangiovanni:"preferisci che ti saluto ora oppure non è un problema se lo faccio davanti agli altri"
Mi sento con l'acqua alla gola ma non riuscirei mai ad abbracciarlo e a essere naturale davanti agli altri.
Io:"per te è un problema ora ?"
Mi abbraccia senza dire niente e io faccio la stessa cosa in punta di piedi.
Io:"restiamo così per sempre"
Sangiovanni:"così per sempre non ci vorrei stare magari ci spostiamo"In effetti eravamo in mezzo alla strada e una macchina avrebbe potuto prenderci in pieno ma forse a me non sarebbe importato.
Ci stacchiamo e continuiamo a camminare avvicinandoci ai suoi amici. Lo lascio con un sorriso e con tanto dispiacere.*Siamo stati insieme poco tempo rispetto alla scorsa volta, precisamente mezz'ora, e poi lui è andato via. In quei minuti stare con lui è stato qualcosa di eccezionale, non volevo essere altrove. Ha incrociato la sua mano con la mia mentre era al telefono e mentre lo faceva il mio cuore stava battendo a mille e i miei occhi non riuscivano a staccarsi da quell'immagine. Ogni volta che scrivo di quando io e lui siamo insieme non riesco a farlo, non so cosa scrivere. Sono immagini di noi come foto nella mia testa e sensazioni. L'unica cosa di cui ho voglia ora è di stare con lui, di stare tra le sue braccia perché ogni volta sembra un posto nuovo e qualcosa di estremamente bello. Forse è per questo che avevo paura all'inizio, di sentire la sua mancanza a un 1 minuto dalla separazione, non poter farne a meno di guardarlo e ogni volta che lo faccio non riesco a capire come abbia fatto a scegliere me in mezzo a tante. Non mi sento all'altezza, abbastanza per lui, ho paura di essere troppo stupida per lui, di non essere quella che lui si aspetta che io sia. E se lo deludessi ? Se lui un giorno, sempre se non è già successo, si accorgesse che non sono come lui mi immaginava ? Io ho paura di questo e non esistono certezze o parole che possano far smettere di parlare quelle domande, nemmeno le sue parole. Forse è già sulla strada del cambiare idea su di me.