Capitolo 5

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Provo a raggiungere lo scaffale, ma non riesco. Improvvisamente, sento una mano poggiarsi sul mio fianco e l'altra raggiungere l'oggetto. Sento il suo fiato caldo sul collo e comincio ad agitarmi. Il cuore martella nel petto e sento le mie goti andare a fuoco. Nell'afferrare l'oggetto le nostre dita si sfiorano e posso sentire un brivido attraversarmi la spina dorsale. Prendo coraggio (come se ne avessi) e mi volto trovando Niall a meno di due centimetri dal mio viso.

"Eccolo qui. L'ho preso io" mi soffia sul volto. Chiudo gli occhi, imbarazzata da quella vicinanza e posso percepire le labbra del biondo avvicinarsi. Le nostre bocche si sfiorano e la voglia di baciarlo è tanta, troppa! La parte irrazionale della mia mente mi dice di spingermi oltre e far unire finalmente le nostre labbra, ma la mia parte razionale dice che sarebbe una pazzia. In fondo, è uno sconosciuto.

Decido di seguire la seconda e, così, appoggio le mani sul suo petto e mi stacco leggermente dal suo corpo. Riapro gli occhi, notando che lui si è allontanato e mi fissa con le goti leggermente rosse.

"Ehm, Sophie ... io" balbetta insicuro.

"Non è niente. Non preoccuparti" provo ad accennare un sorriso, anche se credo mi sia uscita più una smorfia. Rimaniamo in silenzio a guardarci; "Uhm, tieni. Prendo questo" dice dopo un po', porgendomi il plettro.

"Oh. Ehm, sì, il plettro. Se gentilmente mi segui alla cassa" mi volto e cammino velocemente verso il bancone.

"Sì sì. Sicuro" mi segue leggermente a disagio.

Mentre camminiamo, mi afferra delicatamente il polso e mi fa voltare verso di lui. Mi irrigidisco sotto il suo tocco, ma cerco di non farlo notare. Quando mi volto, è nuovamente troppo vicino.

"Sophie, davvero non so cosa mi sia preso" mi guarda negli occhi e, improvvisamente, sembra che la mia temperatura corporea si sia alzata notevolmente, facendomi bruciare sotto il suo sguardo intenso e incredibilmente azzurro.

"Credimi, non è da me. Non ti avrei mai toccata senza il tuo permesso. Solo che, cazzo non so che dire" ringhia leggermente abbassando lo sguardo sulle sue scarpe.

"Niall, davvero, non preoccuparti" sorrido leggermente "Possono capitare momenti di ... debolezza" sussurro l'ultima parte della frase, abbassando lo sguardo.

"Ehy, ehy guardami" mi alza il viso, prendendomi il mento fra l'indice e il pollice "Ciò che ho fatto non accadrà più. Te lo prometto. So di essere uno sconosciuto" sorride leggermente anche lui.

"Già, uno sconosciuto" sussurro poco convinta.

"Sophie, io-" cerca di dire Niall ma viene fermato dall'arrivo di Liam.

"Soph- oh, interrompo qualcosa?" chiede il mio collega.

"No, ma cosa dici Lee" tolgo le mani di Niall dal mio viso e mi volto verso Liam.

"Sai, mi era sembrato di aver disturbato" si guarda intorno spaesato.

"Ma no, il ragazzo qui " indico Niall "Era venuto per comprare un plettro. Stava giusto per pagare" metto su il mio sorriso più convincente.

"Ehm, già. Sono venuto a comprare questo" Niall interviene.

"Beh, se vuoi posso sbrigarmela io con lui" propone Liam.

"Non preoccuparti, Lee. Torna a fare quello che stavi facendo" sorrido sinceramente questa volta "Qui non ci sono problemi".

"Ok, allora, ehm, ciao" saluta il mio collega e amico.

"Ciao" ricambia il biondo con un cenno della testa e un piccolo sorriso.

Appena Liam sparisce tra i vari scaffali, tiro un sospiro di sollievo.

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