Appena entro in negozio la prima cosa che noto è un grande mazzo di fiori gialli sul bancone della cassa, mi avvicino e... Margherite. Sono delle splendide margherite fresche e dall'aspetto e dal profumo direi che sono appena state raccolte.
Le prendo tra le mani cercando il bigliettino del fioraio per capire chi è il mittente ma nulla, nessun biglietto.
Sto per chiedere di chi sono quei fiori quando vedo sbucare all'improvviso Mr. George sorridente "Non c'è bisogno di chiedere, Sophie. Quei fiori sono tuoi"."Miei?" Sgrano gli occhi, lanciando nuovamente uno sguardo al bellissimo bouquet sul ripiano di vetro.
"Già, li ha lasciati qui un ragazzo, abbastanza alto, capelli biondi ed occhi azzurri. Sembrava l'imitazione di un principe azzurro" ridacchia tra sé e sé, poi continua "Mi pare si chiamasse Neil, Breil, Seil o"
"Niall" sussurro.
"Ecco, è questo! Che nome bizzarro, però" esclama pensieroso, battendo leggermente le mani sul suo pancione.
"Ed ora dov'è?" Chiedo.
"Oh ragazza mia, non posso saper tutto. Non ho ancora questa capacità" ride "Ed ora su, su al lavoro!"
"Oh sì subito" mi dirigo dietro la cassa ma Mr. George mi blocca.
"No, Sophie ferma. Fammi un favore, va' a prendere la cassa dei plettri nuovi nel magazzino" indica la piccola porta alla sua destra con un cenno della mano.
"Si, vado immediatamente" annuisco con il capo.
Mi dirigo verso la porta e appena la apro una faccia sorridente mi appare davanti; dallo spavento cado all'indietro ma le mani pronte di Niall mi afferrano la vita. Il capo scoppia a ridere guardandoci e afferma un "Vi lascio soli, scomparendo nel suo ufficio".
"Sapevo di far cadere le ragazze ai miei piedi ma non così eccessivamente" Ride il biondo e io lo spingo mettendogli le mani sulle spalle.
"Ah, il tuo ego non fa che gonfiarsi. Non credi di aver troppa autostima, biondo?" Lo guardo con un piccolo sorriso.
"Beh, il fatto di aver al mio fianco la ragazza più bella dell'intera Inghilterra, o meglio del mondo, direi che mi permette di essere un po' sbruffone, non trovi?"Ride.
"Ah va via! Così mi farai arrossire" rido, nascondendo il mio viso con le mani.
"Sei bellissima lo stesso, anche rossa come un peperone" sorridendo, si avvicina e mi scosta le mani dal viso. Mi da poi un bacio sul naso.
"Cosa ci fai qui, Seil?" Rido poi, allontanandomi un po'.
"Seil?" Mi guarda stranito, cambiando espressione da una divertita a una confusa.
"Chiedilo a Mr. George. Allora, perché ci degna della sua presenza, sua maestà?" Ridacchio, imitando un piccolo inchino e prendendomi gioco del biondo.
"Beh sai, la vita di corte annoia ad un certo punto" Scherza anche lui, poi continua "Inoltre sapevo che da queste parti c'erano delle belle donzelle in età da matrimonio" Si avvicina a me, mettendo le mani sui miei fianchi.
"Donzelle in età da matrimonio? Ma, mio principe, pensavo che foste uno spirito libero" lo punzecchio ancora.
"Lo ero, ma una bella fanciulla ha rubato il mio cuore dopo che le ho salvato la vita da un orribile mostro di metallo" Si avvicina al mio viso.
"Mostro di metallo? E che nome aveva questo mostro?" respiro sul suo viso, socchiudendo gli occhi.
"Le persone lo chiamano 'Metro'" le sue labbra sfiorano le mie "Ma io lo definisco soltanto il luogo dove ho incontrato la mia bella" socchiude anche lui gli occhi.
"E che nome aveva questa fanciulla?" Gli chiedo, volendolo provocare ancora.
"Sophie, la mia bella e dolce Sophie."
Stiamo per baciarci ma sentiamo un finto di colpo di tosse alle nostre spalle e immediatamente ci stacchiamo trovando Liam a guardarci con le orbite (quasi) fuori dagli occhi.
"Ehm ragazzi, mi spiace interrompervi però state dando spettacolo" tossicchia, imbarazzato.
Mi giro verso la porta del negozio ed in effetti ci sono due bambini che ridacchiano stringendo la gonna della mamma.
"Ehi mami hai visto quei due? Stavano per succhiarsi la faccia!" Esclama il ragazzino.
"Oh, Josh, come sei sciocco! Lui è il suo principe. Prima era un rospo ma ora lei lo ha trasformato in umano con il suo bacio" lo corregge infastidita quella che suppongo sia la sorellina, puntando un ditino verso di noi e guardandoci con i suoi grandi occhi azzurri.
"Oh cielo!" Esclama la mamma, coprendo gli occhi ad entrambi i figli ed urlando a me e Niall un "Svergognati!", scappando poi via a gambe levate.
Il biondo al mio fianco scoppia a ridere mentre io sento di poter divenire viola per l'imbarazzo.
"Niall sei uno sciocco!" Gli do un pugno sul braccio che non fa nient'altro che farlo ridere di più.
"Oddio, la faccia della madre" ora il ragazzo è piegato in due dalle risate.
Torno dietro al bancone e lo guardo di traverso "Cosa ci fai qui? Me lo dirai finalmente?" Gli chiedo fredda, tentando di mascherare in realtà soltanto la vergogna.
"A che ora finisci di lavorare oggi?" Mi risponde con un'altra domanda, ricomponendosi.
"Alle due, perché?" Ora sono curiosa.
"Alle due sarò qui fuori" fa per uscire lasciandomi con un occhiolino e nemmeno il tempo di fargli altre domande. È già con un piede fuori, quando torna velocemente verso di me e mi da un veloce bacio a stampo e correndo via, ridendo e lasciandomi con le labbra "a pesciolino" e gli occhi spalancati.
My space:
Scusate per l'enorme ritardo ma ho avuto molti impegni. Volevo chiedervi un favore: non smettete di seguire la mia storia e se davvero mi volete bene cliccate sulla stellina o lasciate un commentino, anche il più stupido. Ho davvero bisogno del vostro sostegno. Detto questo, spero che il capitolo vi piaccia e scusate eventuali errori.
All the love as always ❤️
Nellotheirishman
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Il Ragazzo della Metro||N.H.
RomanceL'amore? Una metropolitana. Un ricamo fitto di linee, deviazioni, traiettorie,coincidenze e destini che inspiegabilmente si incrociano. Si toccano. La fortuna, il fato di chi ha sbagliato orari, rincorso vagoni...