Capitolo 16

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Mi sveglio di soprassalto, il collo dolorante e un peso che opprime il mio corpo dalla vita in giù. Alzo leggermente la testa dal bracciolo del divano, su cui stavo dormendo fino a pochi istanti fa, e mi stropiccio gli occhi. Inizialmente vedo sfocato ma poi, man mano, la mia vista acquista nitidezza. Abbasso lo sguardo e noto che la causa del peso che ho addosso è dovuta a Louis che praticamente ha la testa sulla mia pancia, sta russando con la bocca aperta, le braccia allacciate intorno alla mie ginocchia in una sorta di abbraccio/cuscino e il ciuffo castano gli copre gli occhi chiusi. Una scena adorabile, se non fosse che mi sta schiacciando e che mi scappa la pipì. Cerco di divincolarmi dalla sua presa ma è alquanto impossibile, dato che non posso muovere le gambe. Mi guardo intorno, cercando qualcosa con cui possa svegliarlo e la mia attenzione viene catturata dal cuscino grande e imbottito di piume che si trova sul tavolino di fronte a me. Afferro il morbido oggetto con entrambe le mani e carico un colpo che sono pronta a sferrargli. Qualsiasi persona normale avrebbe preferito scuotere o chiamare Louis per svegliarlo, ma chi ha detto che io sono normale? Ghigno, pregustando già la sua faccia quando verrà svegliato. Porto le mani con il cuscino dietro la testa, chiudo l'occhio sinistro per prendere bene la mira (come sono precisa), stringo le labbra  in una linea sottile e tre, due, uno... SBAM! Il cuscino atterra sul suo capo con un tonfo e perdendo alcune piume che vanno a finire tra i capelli del mio amico. Il castano si sveglia di soprassalto scattando all'insù velocemente, gesto che lo porta a cadere all'indietro sul pavimento. Rido come una matta alla sua espressione e mi reggo la pancia con le mani, chiudendo gli occhi. Il  povero ragazzo mi guarda confuso e sconcertato, con una piuma sul ciuffo che gli penzola davanti agli occhi.

"Dovevi vedere la tua faccia" rido più forte.
Lui sembra non capire, dato che sta ancora per metà dormendo, lo vedo poi però bloccarsi e pare riflettere. Una volta focalizzato ciò che è successo mi lancia  un'occhiata di fuoco.
"Io... Io" é rosso dalla rabbia e non sa che dire, il che lo fa diventare ancora più furioso e quasi viola, mentre gesticola velocemente con le mani (mai far arrabbiare Tommo di prima mattina). Rido sempre di più, ma cerco di soffocare le risate coprendo la bocca con entrambe le mani mentre lui non controbatte, rimanendo sul pavimento a guardarmi male e sbuffando, alzando gli occhi al cielo. L'aria uscita dalla sua bocca arriva al suo ciuffo, facendo così cadere la piuma che sventola davanti alla sua faccia in piccole piroette per poi atterrare sul parquet. La scena mi fa ridere così tanto da avere le lacrime agli occhi, mentre Louis è quasi verde e le punte delle sue orecchie hanno ormai una bella sfumatura di rosso intenso.

***
Chiudo la porta di casa il più silenziosamente possibile. Spero di non trovare Zayn, ma le mie speranze vanno in fumo appena...

"Sophie Malik" una voce severa pronuncia il mio nome alle mie spalle. Con ancora una mano sulla maniglia fredda della porta e le chiavi nell'altra, strizzò gli occhi, sgamata sul fatto.

Sospiro e mi giro, guardando mio fratello che è davanti a me, le braccia incrociate al petto e il peso del suo corpo tutto sul piede sinistro.
Perfettamente pettinato e rasato, noto  che indossa solo i pantaloni di una tuta grigia, é a torso nudo e tutto ciò che  veste il suo busto sono solo i mille turbinii dei tatuaggi che gli calzano quasi come una seconda pelle. Modestamente, ho un fratello figo.

"Ehy fratellone" accenno un sorrisetto angelico ma falsissimo.

Alza un sopracciglio, guardandomi con occhi socchiusi "Non hai niente da dirmi, sorellina?" Mi imita acidamente, il suo sguardo mi fa capire che sono nei guai.

"Io? Cosa dovrei dirti?" Incrocio le braccia dietro la schiena e mi dondolo sui talloni, guardando il soffitto. Oh ma che bel color panna, non l'avevo mai notato. Già, già. Decido di portare avanti la mia farsa.

"Sophie, non fare la sciocca" mi rimprovera, lanciandomi un'occhiata severa.

"Zay, davvero non capisco" lo guardo sconcertata con gli occhi da cucciolo smarrito, portando una mano al petto come ferita dalle sue parole. L'Oscar che non vincerà mai di Caprio (sono una sua fan sfegatata però eh) lo vincerò di sicuro io, sono un'attrice nata!
Ok, stop alle sciocchezze!

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