Capitolo 17

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"Zayn, oggi non torno per pranzo. Dovrai cucinare tu" questo è il modo in cui 'saluto' mio fratello mentre indosso la felpa che si trova sull'attaccapanni accanto alla porta d'ingresso e infilo distrattamente le chiavi di casa e il cellulare in una tasca dell'indumento.

"Perché?" Zayn esce dalla cucina con una tazza di cereali tra le mani e uno sguardo confuso.

"Ho delle commissioni da fare" alzo la zip della felpa, non guardandolo negli occhi. Non riuscirei a essere credibile se lo guardassi.

'Si, certo. Delle commissioni' mi rimprovera la mia coscienza. Scuoto la testa, scacciando questo pensiero, prima che qualcosa possa sfuggire dalla mia bocca.

"Sophie" il moro mi lancia uno sguardo serio, avvertendomi di non mentirgli.

"Zayn" uso il suo stesso tono guardandolo negli occhi "Fidati una buona volta".

Rimane per qualche istante a fissarmi, i suoi occhi nei miei "Va bene" sospira poi, distogliendo lo sguardo.

"Grazie" mi avvicino a lui e gli scocco un bacio sulla guancia "A stasera" saluto, prima di chiudermi la porta di casa alle spalle.

***
Sono seduta nella metro, guardando la porta su cui è scritto, con un blu schiarito dal tempo, il numero due, la stessa da cui sarebbe dovuto entrare Niall una fermata fa, ma non l'ha fatto.
Sospiro, ma una vibrazione mi distoglie dai miei pensieri. Estraggo il cellulare dalla tasca della mia felpa verde menta rigogliosamente fluo e noto un messaggio nella bacheca. Sblocco il telefono e apro il messaggio che è da parte del biondo, per l'appunto. Mi affretto a leggere le poche righe.

From Niall:
"Sarai nella metro ora e ti chiedo scusa se non mi hai visto entrare. So che sarai in pensiero o almeno lo spero, dato che tu sei sempre nei miei. Oggi ho preso una pausa dal lavoro, non sono stato tanto bene. Perdonami, principessa. Xx"

Alla vista di quel messaggio, percepisco il mio cuore battere più velocemente nella mia cassa toracica. Digito in fretta una risposta, con mani tremanti e un groppo alla gola.

To Niall:
"Non preoccuparti, sei sempre nei miei pensieri. Ma piuttosto, cos'hai? Stai meglio, ora? Hai bisogno di qualcosa? O qualcuno che ti dia una mano?" Xx.

Invio il messaggio, ma rileggendolo spero di non essere stata troppo sdolcinata o appiccicosa. Aspetto pazientemente (ok, nient'affatto) la risposta di Niall, tamburellando le dita sul mio ginocchio destro. Passano dieci minuti, ma non ho ancora ricevuto nessuna notifica. Sbuffo, guardo fuori dal finestrino della metro, torturo un po' lo strappo sulla coscia dei jeans.
Ma quando sto per rimettere il telefono in tasca, esso vibra. Lo schermo si illumina ed ecco il messaggio.

From Niall:
"Ehy calma, principessa. Ora sto benissimo. Grazie per esserti preoccupata ;)"

To Niall:
"Idiota"

Dio, che figuraccia! Sento il mio viso accaldarsi dall'imbarazzo anche se non ho lo sguardo azzurro del biondo su di me.

From Niall:
"Ho bisogno di vederti, Soph. Mi manchi"

Un messaggio. Due righe. Sette parole. Trenta lettere. Una persona. Sono riuscite a rendermi nervosa, a farmi sudare i palmi delle mani, a rendere il mio cuore una scatola palpitante al centro del mio petto, a far vorticare la mia testa, a far nascere nel mio stomaco uno strano senso di leggerezza sovrapposto ad un peso. È difficile da spiegare.
Penso una risposta da poter dare a questo bellissimo ragazzo che sta letteralmente capovolgendo il mio mondo, ma tutto ciò che riesco ad elaborare sono frasi sconnesse e prive di senso. E alla fine tutto ciò che riesco ad inviare è un banalissimo...

To Niall:
"Anche tu, mi manchi, Niall"

Mi do della stupida mentalmente. Ed ecco che nella mia testa sorgono mille dubbi, come il "non sono abbastanza per lui", "sarò noiosa di sicuro", "merita di meglio".

From Niall:
"Preparati domani ti porto in un posto ;)"

Ed è così che il mio cuore comincia nuovamente la sua danza fatta di capriole e salti. Sembra sprofondare in un vuoto nero e senza fine per poi risollevarsi tutto d'un colpo più forte e gioioso di prima. La vicinanza di questo ragazzo entrato per caso nella mia vita non fa altro che rendermi migliore giorno dopo giorno e io non posso permettere che nessuno porti via l'unico spiraglio di luce dei miei giorni.
Mi rendo conto di aver perso minuti interi nei miei pensieri, quindi digito in fretta e furia una risposta.

To Niall:
"Un'altra delle tue sorprese?"

From Niall:
"Hai azzeccato, principessa"

Sorrido involontariamente al soprannome affibbiatomi più volte dal ragazzo dagli occhi color fiordaliso. Potrebbe ripetermelo pure cinquanta volte al giorno ma non mi stancherei mai di ascoltare Niall dirmi parole dolci, stessa cosa vale per il mio cuore che al suo solo nome diventa una locomotiva a vapore ma credo che questo si sia già capito.

Sento pian piano la metro rallentare sui binari fino a fermarsi definitivamente; le porte si aprono, un leggero vento si fa spazio nel piccolo e stretto abitacolo che va lentamente svuotandosi: sono arrivata a destinazione.

***
Tic toc, tic toc.
L'orologio oggi sembra andare più veloce del solito, mancano soltanto cinque minuti alle quattordici e io tra poco dovrò vedermi con Harry. Mi sembra un bravo ragazzo, quindi perché non dargli l'occasione per diventare amici. Giusto?

Il negozio oggi è vuoto, sarà che gli adulti saranno troppo impegnati con il lavoro e bambini e ragazzi con la scuola. Dalle vetrate dell'edificio mi è  possibile osservare uomini in giacca e cravatta correre dappertutto con valigette di pelle, bambini con zaini in spalla ridere allegri tenendo la mano alle madri, anziane signore affrettarsi per i negozi in saldo. Tutto un turbinio di colori e fretta che porta al mio animo un senso di pace e tranquillità. Controllo l'orologio, giusto il tempo di vedere che sono le quattordici precise e la schermata del mio cellulare si illumina segnalandomi l'arrivo di un messaggio di Harry.

From Harry:
"Sono qui fuori, bambolina"

Raccolgo la mia felpa, precedentemente tolta, e il cellulare, saluto Mr. George e Liam che ricambiano entrambi con un ampio sorriso ed esco dal negozio, facendo trillare la campanella della porta alle mie spalle.

E seduto sul bordo della fontana di fronte al negozio trovo un ragazzo alto e dalla folta capigliatura. Harry.
Un dolce sorriso è sul suo volto, le mani nelle tasche dei suoi Jeans Skinny neri, una t-shirt nera evidenzia le sue ampie spalle e gli stivaletti camosciati terminano il suo look. Mi avvicino a lui e non posso fare a meno di ricambiare il suo sorriso. Una volta vicina, estrae la mano destra dalla tasca e fa per avvolgermi la vita in una specie di mezzo abbraccio. Sono abbastanza piccoletta ed essere vicino ad Harry, per me, è come essere accanto ad una montagna. Mi accorgo che mi sta stringendo già da un po' e non posso fare a meno di imbarazzarmi leggermente. Tossisco piano.

"Ehm... Andiamo?" Alzò lo sguardo su di lui che ha ancora il sorriso sul viso.

"Non aspettavo altro, bambolina" una fossetta scava la sua guancia sinistra e fa per guidarmi alla sua auto.

Ciò che non sapevo è che sarebbe stato un appuntamento da ricordare.

My space:
Scusate, scusate, scusate. Chiedo umilmente scusa. È stato un periodo difficile, non sono stata molto attiva su Wattpad e ho avuto il cosiddetto "blocco dello scrittore". Quindi se il capitolo è corto, brutto o altro vi chiedo davvero scusa. Cercherò di migliorare. All the love as always ❤️, Nellotheirishman

Il Ragazzo della Metro||N.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora