"Grazie della serata, Niall. È stata davvero fantastica" siamo nell'auto del biondo, al di fuori del viale di casa mia.
"Vale lo stesso per me, principessa" sorride sghembo facendomi arrossire.
"Allora io vado" dico dopo qualche momento di silenzio, in cui ci guardiamo negli occhi.
Mi sporgo verso di lui, indecisa su cosa fare e, alla fine, decido di dargli un bacio sul guancia. Apro lo sportello dell'auto e scendo, per avviarmi verso la porta di casa. Più mi allontano dal biondo e più i miei stessi passi sembrano pesare. Sento poi il rumore di uno sportello chiudersi pesantemente, mi volto e vedo Niall dirigersi verso di me a grandi falcate. Mi fermo nel mezzo del vialetto e aspetto che mi raggiunga. Mi prende la vita e mi stringe più a se." É così che mi saluti?" Chiede un po' tra il confuso un po' tra il divertito.
"Io... Ehm" sono letteralmente senza parole dall'imbarazzo. Ma non c'è bisogno di parlare dal momento che il biondo si avvicina al mio viso e mi schiocca un bacio sulle labbra. Le sue sono fredde e sanno di cioccolato e panna, il sapore del gelato mangiato poco prima al fast food. Adoro i suoi baci. In un modo o nell'altro sono sempre speciali, senza il bisogno che lui si impegni per renderli diversi. Niall stringe le braccia alla parte bassa della mia schiena e fa in modo che i nostri petti si scontrino. Mi alzo sulle punte dei piedi e avvolgo le braccia intorno al suo collo. Ci stacchiamo lentamente, entrambi con il respiro pesante e ancora l'una nelle braccia dell'altro.
"Questo è un saluto più che ragionevole" sorride fiero del suo gesto. Con un braccio ancora intorno al suo collo, gli do uno schiaffetto sulla nuca.
"Idiota" gli faccio la linguaccia.
"Abbiamo una principessina un po' cattiva eh?" Comincia a farmi il solletico, ghignando.
"Niall! Smettila" balbetto parole sconnesse tra le risate.
"Eh no, non si tratta così un principe del mio calibro. Implora perdono" continua a solleticarmi i fianchi e insieme ridiamo incuranti della tarda ora e del fatto che il vicinato potrebbe svegliarsi.
Mi allontano leggermente da lui e allungo la mano in avanti con il palmo aperto indicandogli di fermarsi."Vuoi dire che questa principessina" mi indico con un dito, ho il fiatone a causa delle risate precedenti "Non merita i baci di questo principe?" Chiedo, con un sorrisetto sghembo.
Mi afferra per un polso e mi avvicina per l'ennesima volta a se, sorridendo furbo "Dipende".
"Come 'dipende'?" Gli faccio il verso "Mi sento chiaramente offesa, sappilo" metto su un finto broncio.
"Ow dai, non fare così" ride cominciando a darmi piccoli baci sulle labbra.
"Non ti perdonerò mai" con finto tono melodrammatico tengo su la mia farsa.
"Sicura?" Chiede dandomi un bacio sulla fronte.
"Mmh" annuisco guardando ovunque tranne che la sua figura.
Noto con la coda dell'occhio che sorride. Ed è stupendo. Stare così, tra le sue braccia, vederlo sorridere solo ed esclusivamente a me e scherzare con lui."Sicura ancora?" Mi da un piccolo bacio sul naso, solleticandomi, il che mi fa leggermente sorridere ma cerco di nasconderlo. Non prima che lui se ne accorga (purtroppo). Il suo ghigno soddisfatto si allarga.
Annuisco ancora, non credo che il mio broncio starà su ancora per molto."Sicurissima?" Mi da un lungo bacio sulle labbra con tanto di schiocco. Non resisto più a trattenere il sorriso sul mio volto così "Ok, ok. Hai vinto tu" alzo le mani in aria segnando la mia sconfitta e facendolo scoppiare a ridere, trascinando così anche me.
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Il Ragazzo della Metro||N.H.
RomantizmL'amore? Una metropolitana. Un ricamo fitto di linee, deviazioni, traiettorie,coincidenze e destini che inspiegabilmente si incrociano. Si toccano. La fortuna, il fato di chi ha sbagliato orari, rincorso vagoni...