Oggi la giornata al negozio sembra non voler trascorrere. Stanca ed annoiata, dietro il bancone della cassa, appoggio la guancia al palmo della mano e sbuffo. Rigiro tra le dita le punte dei miei capelli. Ok, ho bisogno urgentemente di fare una visitina dal parrucchiere. Il cellulare si trova sul ripiano di vetro, appena lucidato da Liam, di fronte ai miei occhi. Lo schermo completamente nero mentre io impreco mentalmente che si illumini, magari segnando l'arrivo di un messaggio. Magari da parte di Niall.
Il suono della campanella della porta mi fa distrarre e alzo lo sguardo, notando una figura fare il suo ingresso nel negozio. È un ragazzo, che ha l'aria stranamente familiare ma non mi capacito del luogo in cui l'ho incontrato. Si avvicina alla cassa sorridendo e vedo due fossette, quella sinistra più accentuata, farsi spazio sul suo volto. Lo vedo scrutarmi per un po' e poi esclamare felicemente sorpreso "Sophie!".
Lo guardo attentamente cercando di ricordare ma proprio non mi viene.
"Scusa, ci conosciamo?" gli chiedo confusa.
"Sono Harry, il ragazzo che hai incontrato nella metro" dice divertito.
Ripercorro con la mente ciò che ha appena affermato e ... adesso ricordo.
Un leggero rossore si diffonde sulle mie guance al ricordo di come mi ha "salutata" prima che lasciassi il mezzo di trasporto.
"Oh, ora ricordo. Come stai, Harry?" sorrido timidamente.
"Bene, grazie. E tu, principessa?" principessa, come mi chiama Niall. Subito un senso d'angoscia mi invade il centro del petto ma cerco di scacciarlo via "Strano che tu ti sia dimenticata di me. Da come ti ho salutata l'ultima volta pensavo di aver lasciato il "segno"." Mima le virgolette con le dita, ridendo maliziosamente con la testa all'indietro. Sarebbe una bellissima visione se due occhi celesti non fossero il mio pensiero fisso.
"Si, di questo mi ricordo, Harry" calco il suo nome, un po' infastidita dal modo in cui si è espresso.
"Ow, dai non arrabbiarti Princess. Scherzavo!" alza le mani in segno di resa, sempre con un sorrisetto stampato sul volto.
"Non lo sono. Comunque cosa ti ha portato qui?" fingo un sorriso.
"Beh, un mio amico mi ha detto che questo è il negozio più grande e fornito di Londra su articoli musicali e dato che prendo lezioni di chitarra mi ha proposto di venire qui" spiega, scrollando le spalle.
"Beh, ti ha detto bene. Cosa ti serve?" sorrido cordiale.
"Delle corde di chitarra nuove e degli spartiti"
"Seguimi allora" gli faccio segno di venire con me. "Queste sono le corde e questi gli spartiti" gli faccio cenno allungando il braccio, mostrandogli lo scaffale davanti "Ti servono corde di tutte le note o -" M'interrompe prima che possa finire la frase.
"oh no! Solo il Sol e il Fa"
"Ok, tieni sono queste" gli porgo delle corde in due bustine trasparenti di plastica "E questi sono gli spartiti".
Ritorniamo alla cassa e ripongo tutto in delle buste in modo che possa trasportarle tranquillamente. Mi paga e prima di uscire mi richiama.
"Beh, credo che verrò più spesso in questo negozio se trovo te come commessa" mi fa l'occhiolino e, abbassando lo sguardo sul bancone, nota il mio cellulare.
"È tuo quello?" lo indica con l'indice.
"Sì, perch-" sgrano gli occhi alla vista di lui che prende il piccolo apparecchio. Ci smanetta un po', fino a quando non sento un beep provenire dalla sua tasca. Fa un ghigno e mi porge il mio cellulare.
"Ho gentilmente salvato il mio numero nella tua rubrica. Sentiamoci uno di questi giorni" fa un altro occhiolino e sempre con il ghigno sul volto esce dal negozio canticchiando, lasciandomi con gli occhi sgranati, la bocca spalancata, lo sguardo verso l'uscita e il cellulare a mezz'aria.
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Sono sdraiata sul mio letto con le cuffiette nelle orecchie, ascoltando "Style" di Taylor Swift a tutto volume. Gli occhi chiusi, cercando di rilassarmi, inutilmente. Una vibrazione sulle coperte mi fa sobbalzare. Apro gli occhi e trovo lo schermo del mio iphone illuminato: due messaggi.
Uno è da parte di mio fratello Zayn e l'altro è da parte di Niall. Appena leggo il suo nome l'agitazione comincia a salire e il cuore accellera il battito.
Ignoro il messaggio del moro, sapendo che vuole solo che compri una scorta di birre e patatine, e passo subito a Niall.From Niall:
Ehy Sophie, sono Niall. Come stai? Mi chiedevo se stasera sei libera. Vorrei portarti in un posto. XxTo Niall:
Ehy Niall. Sì, sono libera.xxFrom Niall:
Perfetto, ti passo a prendere alle 6 pm.To Niall:
Dove andiamo?From Niall:
Sorpresa ;)To Niall:
Odio le sorprese.From Niall:
Allora sarà ancora più divertente.To Niall:
Daiiii.From Niall:
A stasera, dolce Sophie.xxTo Niall:
A stasera, cattivo Niall.xxUn urlo di gioia mi scappa dal profondo e mi getto sul letto felice. Sospiro, con un sorriso ebete sul volto. Devo chiamare immediatamente Louis.
Compongo velocemente il numero, aspettando che il mio migliore amico carotoso (?) risponda.
Sento la sua voce squillante dopo tre squilli "Sophie", posso immaginare il sorriso sul suo volto."Lou, Niall mi ha chiesto di uscire" urlo letteralmente nell'orecchio del mio amico.
"Ehy , calma Soph. Ci sento ancora" ride, di quella risata cristallina che solo Tommo ha.
"scusa, è solo che sono felicissima" gli dico ancora con un sorriso.
"beh, dove andrete?" Chiede curioso.
"Ha detto che è una sorpresa, quindi... Aspetta se è una sorpresa, non so dove andremo e ... Oddio! Cosa indosso, Lou???" Vado nel panico.
"Sophie, sto arrivando" detto questo attacca, lasciandomi con il cellulare all'orecchio senza avere il tempo di salutarlo.
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"Questo é troppo fluo, Sophie" dice Tommo seduto sul mio letto.
Come premesso, dopo aver chiuso la chiamata, Louis era qui in 5 minuti. Ed ora, erano circa due ore che mi stava consigliando dei vestiti per uscire con Niall. La mia camera è cosparsa di abiti, grucce e scarpe dappertutto. E per finire in bellezza c'è un reggiseno rosa shocking al poggiatesta del letto."Lou, è il cinquantesimo vestito che provo e nemmeno questo ti piace" sbuffo, alzando gli occhi al cielo.
"suvvia, piccola Malik. Vuoi sembrare bella per il biondino? Allora resisti un po'"
"Non so più cosa indossare, Tommo" mi lagno. Ok, sto diventando peggio di una mocciosetta viziata.
"Avrei un'idea" il volto del mio miglior/peggior amico si illumina, scattando in piedi dal letto.
"Cos-" non riesco a terminare la domanda che lui è già fuori dalla mia camera.
Mi getto di peso sul letto, sapendo che il carotoso se ne uscirà con una delle sue folli trovate.
Passa circa mezz'ora e ancora deve ritornare. Comincio a preoccuparmi. Sto per andarlo a cercare, quando la porta si spalanca mostrando il mio migliore amico con un sorriso a trentadue denti che ha tra le mani l'ultima cosa che mi sarei aspettata.
"Hai qualcosa da abbinare a questo?" Chiede con un sorrisetto alzando il sopracciglio destro.
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Il Ragazzo della Metro||N.H.
Roman d'amourL'amore? Una metropolitana. Un ricamo fitto di linee, deviazioni, traiettorie,coincidenze e destini che inspiegabilmente si incrociano. Si toccano. La fortuna, il fato di chi ha sbagliato orari, rincorso vagoni...