Capitolo 9

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Copertina by @dopedofoned

Capitolo 10

Niall ha deciso di portarmi al parco "in modo da poter parlare e conoscerci ancora di più": sue testuali parole. Stiamo passeggiando uno accanto all'altro in silenzio, lui ha lo sguardo alto guardando davanti a sé. Io invece mi limito a guardare a terra, osservando le mie scarpe che sono diventate più belle di sempre e scalciando, di tanto in tanto, dei sassolini.

"Ehy, che hai?" chiede dopo un po'.

"Nulla, perché?" alzo lo sguardo, puntandolo nel suo che ora, ha voltato il viso verso di me.

"Sai, sei silenziosa. Di solito, blateri sempre. Sei alquanto chiacchierona" ride.

"Ah ah ah" rido seccata, fintamente. "Era una battuta? Perché se è così, era penosa" alzo gli occhi al cielo.

"Ow, si è offesa. Povera cucciola" mi prende in giro, pizzicandomi le guance.

"Niall dai" cerco di scacciare le sue mani, dandogli piccoli buffetti sul dorso.

"Che c'è, piccolina?" ride.

"Sei fastidioso" metto il broncio, fingendomi irritata.

"Oh ma che adorabile faccino" si ferma di botto, mettendosi davanti a me e avvicinandosi al mio viso.

"Questo piccolo broncio è proprio da baciare, lo sai?" dice portando le mani al mio viso, accarezzandomi con una la guancia, con l'altra il labbro inferiore.

Mi irrigidisco, deglutendo. Lui sembra accorgersi solo dopo di quello che ha detto. Quando realizza l'accaduto, toglie le mani dal mio viso e si ricompone, schiarendosi la voce.

"Ehm ehm, vogliamo proseguire?" chiede leggermente esitante.

"Certo" fingo indifferenza per ciò che ha detto pochi istanti prima, anche se dentro di me sento uno strano calore alla bocca dello stomaco.

Continuiamo a camminare finché i miei occhi cadono su un piccolo chiosco bianco e rosa, con la scritta "SWEETNESS' SHOP". Posso immaginare già gli occhi a forma di cuore e un sorriso da ebete sul mio viso.

Prendo Niall per un braccio, scuotendolo.

"Niall, Niall entriamo lì?" chiedo con gli occhi da cucciolo, indicando il negozio.

"Il negozio della dolcezza?" chiede trattenendo una risata.

"Sì, problemi?" incrocio le braccia al petto, con aria da finta dura.

"Oh certo che no" ride "Andiamo, vieni" mi prende la mano.

Oh, cielo. Oh, cielo. Oh, cielo. Questo ragazzo fa venire troppi crepacuore con questi gesti affettuosi e mi illude. Ma forse sono io che mi faccio troppi film e per lui sono gesti comuni. Ma non sa l'effetto che il suo tocco mi provoca.

Appena entriamo veniamo travolti dal rosa. Rosa il soffitto, rosa le pareti, rosa le divise delle commesse (con tanto di cappellini). Rosa, rosa, rosa.

Trascino, letteralmente, Niall ad uno stand di caramelle. Ho già l'acquolina in bocca. Caramelle alla fragola, al caffè, al cioccolato, alla menta, al limone, all'arancia, al latte, liquirizie, lecca-lecca grandi e piccoli, zucchero filato colorato e gommose zuccherate mi implorano di essere mangiate.

Rimango incantata da quello spettacolo fantasticamente colorato, tanto da dimenticare anche Niall al mio fianco, che mi risveglia dai miei pensieri.

"Beh, dalla tua faccia direi che vuoi qualcosa" ride "Scegli, Soph. Pago io".

"Oh non ci penso proprio di farti pagare, Niall" quando gli rispondo, ho ancora lo sguardo puntato sullo stand quasi per paura che tutto quel ben di Dio possa scomparire davanti ai miei occhi.

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