-Paris-

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Louis e Niall erano dentro un taxi a cui avevano detto l'indirizzo alla quale avrebbero dovuto presentarsi per il volo privato prenotato per i musicisti, manager e loro due.

Avevano passato gli ultimi quindici giorni ognuno nella rispettiva famiglia, alla quale avevano spiegato la situazione senza entrare troppo nei dettagli. Louis aveva avuto modo di rivedere tutte le sue sorelle e sua madre, con la quale aveva passato la maggior parte del tempo, mentre Niall era tornato in Irlanda  e aveva passato le giornate con la sua famiglia e le serate ad ubriacarsi con i suoi amici che non vedeva da molto tempo.

 Arrivarono al gate 5 che era appunto stato prenotato da Harry.

Appena scesero dal taxi vennero scortati dentro da dei bodyguard che Louis guardò male e rivolgendosi a Niall disse "Scherziamo? Dei fottuti bodyguard...li potremmo mettere al tappeto in un attimo." sbuffò. 

"Dai Lou, Harry voleva solo essere gentile non fare così." Niall era il più elettrizzato da quella nuova esperienza che gli avrebbe portato via se non un anno, poco meno, mentre Louis dopo aver passato ancora più tempo a stretto contatto con le sorelle e dovendo subire interviste su interviste solo su Harry, pensava che quel ragazzo fosse troppo egocentrico e sbruffone, Louis lo odiava.

I loro bagagli furono caricati finché loro si facevano strada all'interno dell'aereo.

C'erano diversi osti occupati e tutti, mano a mano che avanzavano, si presentavano: c'erano davvero molti musicisti con cui Niall fece amicizia ma a Louis rimasero impressi Sarah e Mitchell che erano una coppia, la ragazza era la batterista e il ragazzo il chitarrista. 

Mentre Niall aveva già preso posto vicino a quello che doveva essere il chitarrista secondario o il bassista (Louis non aveva capito), il liscio si mise a sedere davanti alla coppia. 

Il primo a parlare fu Mitchell "Ciao. Chiamami pure Mitch. Staremo molto insieme quindi spero che voi vi sentiate a vostro agio e che facciamo tutti amicizia il più presto possibile."

Louis gli sorrise e annuì. Poi prese la parola Sarah "Vi dobbiamo ringraziare immensamente, voi state facendo un importante lavoro per Harry, lui è nostro amico ed ultimamente era sempre in ansia e stressato, molto più di quanto lo sia di solito e non è una buona cosa." 

Ero appena partiti e Louis aveva già capito che quei due ragazzi non avrebbero fatto nulla contro Harry, anzi, aveva capito quanto quei due ci tenessero a quel ragazzo e fu sicuro che avrebbe piano piano scoperto quanto tutti quelli che si trovavano su quell'aereo tenessero ad Harry.

Stavano parlando del più e del meno quando Harry si avvicinò a Louis mostrandogli il telefono "Tieni." il ragazzo aveva le mani che tremavano leggermente e cercò di nasconderlo cominciando a giocare con i molteplici anelli che aveva tra le dita.

il messaggio ricevuto diceva:

'Caro Harry, questo tour sarà indimenticabile. -A' 

Senza perdere tempo Louis si appuntò il numero di telefono e lo mandò a Stan: un collega che faceva lavoro d'ufficio in seguito alla nascita della sua primogenita Summer. 

Allegò alla foto della chat anche e seguenti parole:

'Questo è ciò di cui ti parlavo giorni fa al telefono, ti sarei grato se riuscissi a rintracciare il numero.' 

Stan gli rispose subito dopo:

'Ti farò sapere il prima possibile Tommo.'

"Ok Harry, per ora non ti preoccupare. Ho mandato il messaggio ad un mio collega chiedendogli di rintracciare il numero. Appena scoprirà qualcosa mi avviserà, non ti preoccupare." il ricciolino si passò nervosamente una mano tra i capelli e annuì "Grazie mille per quello che state facendo, è importante per me." 

Louis gli fece un sorriso tirato "Certo, non preoccuparti, è il nostro lavoro."  

Harry spostò lo sguardo verso il asso e annuì, spostandosi verso Niall con cui aveva già fatto amicizia, quel biondino era una bomba di energia, sperava di riuscire a fare amicizia anche con Louis.

Arrivarono in Hotel dopo diverse ore di viaggio in aereo e anche in macchina.

L'albergo era magnifico e dall'ultimo piano (prenotato tutto per Harry) si poteva vedere tutta Parigi. Louis era innamorato di quel posto e continuava a ripeterlo a Niall che spazientito ad un certo punto disse "Va bene Lou. Ami Parigi e te lo concedo è una città bellissima, ma dopo tre volte che lo hai detto basta. Se muovi quel culo grasso che ti ritrovi riusciamo ad andare a cena con gli altri."

Louis sembrò oltraggiato "Scusami? Culo grasso? Il mio culo è bellissimo e perfetto, soprattutto in questi skinny jeans, e poi scusa noi siamo delle spie e dobbiamo fare un lavoro mentre tu vuoi fare amicizia?!"

Niall gli si avvicinò "Lou, so che dai quindici anni tu sei sempre stato da solo in missione, te la sei sempre vista da solo e io ti ammiro, personalmente non ce l'avrei fatta, ma ora io sono qui con te, quei ragazzi non vedono l'ora di fare nuove amicizie e sono sicuro che lo vuoi anche tu." 

Louis guardò negli occhi Niall, degli occhi sinceri e puri come i suoi non li aveva mai visti quindi cedette "E va bene Nialler, se mi annoierò o penserò troppo alla missione ti verrò a cercare per distrarmi." e gli sorrise finché si abbracciavano, volendo riconoscere le braccia dell'altro come famiglia.

La realtà dei fatti colpì Louis molto velocemente quando tornò nella camera d'hotel che lui e Niall condividevano: si era davvero divertito.

Aveva riso un sacco e non rideva in quel modo da molto, si era ritrovato molto bene in compagnia di tutte quelle nuove persone e ogni tanto si era accorto che Harry gli lanciava qualche occhiata, probabilmente per capire se lui si sentisse a suo agio, beh lo era stato.

-

"Mitch tu non capisci, lui mi odia. Io non gli ho fatto nulla e lui mi odia." Harry era al bar dell'albergo con il suo chitarrista di fianco che cercava di farlo ragionare nonostante tutto l'alcool che avesse in corpo.

 "Haz, Lou non ti odia. Ha solo bisogno di tempo, sembra che sia abituato ad esser da solo, fidati sò cosa si prova e come si sta se trovi qualcun altro oltre te stesso di cui poterti fidare e a lui ci vuole tempo, forse anche perché il lavoro che fa lo porta al non potersi fidare mai di nessuno. Però poi forse ha già trovato qualcuno, grazie a Niall, che lo sproni ad aprirsi di più come tu hai fatto con me e forse più avanti anche lui troverà la sua Sarah come ho fatto io. Magari è molto più vicina di quello che si sarebbe mai aspettato."

Harry sembrò capire e annuì all'amico "Mitch ho sonno." disse abbracciandolo e così Mitchell lo riaccompagno in stanza per poi tornare nella sua e spiegare a Sarah ciò che pensava sulla strana relazione che Harry e Louis avevano o meglio, non avevano ancora, instaurato e del fatto che secondo lui sarebbero finiti insieme.





N.A.

Woop, woop, quarto capitoloooo

-M

-Habits- l.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora