"Loueh hai preso tutto?"In quel momento Niall ricordava tanto la mamma di Louis e per questo sorrise "In realtà io non posso fare sforzi quindi devi essere tu ad aver preso tutto."
"Giusto." così Niall prese a guardarsi intorno per notare anche solo la più piccola briciola fuori posto e sperando di non aver dimenticato nulla lasciarono la struttura.
Louis era rimasto in quell'ospedale un'altra settimana dopo il suo risveglio perche i medic volevano che i parametri fossero stabili e che il ragazzo si fosse abbastanza ripreso così da poterlo far tornare in Inghilterra.
A Louis mancava l'Inghilterra, quella pioggia che era immancabile e quella foschia che ti entrava nelle ossa erano pura magia per lui e non vedeva l'ora di tornare in quel posto che probabilmente molti avrebbero fatto a meno: la Fallon Enterprise.
Dopo ben sei ore di volo e tre per il check-in più i venti minuti di taxi, arrivarono davanti al l'immenso palazzo che ospitava tutti gli uffici in cui lavoravano le più grandi spie degli ultimi tempi.
Il palazzo era bagnato dalla pioggia e infatti entrarono tutti zuppi ma sapevano di avere sempre un cambio di scorta in caso di emergenza quindi non se ne preoccuparono.
Però appena varcata la soglia, un orda di persone si mise davanti alle due spie che erano esauste dal viaggio e dalla missione e domande come "Com'è Harry Styles dal vivo? È davvero bello come dicono?" oppure "Louis stai bene? Ho sentito che è successo, è stata una vera fortuna che non ti abbia preso il cuore." o ancora "Niall tu come hai passato gli ultimi giorni?"
Insomma sapevano mettere bene sotto pressione le persone, molto utile per il lavoro che svolgevano giornalmente ma poco gentile nei confronti dei due ragazzi che erano frastornati e che cercavano una via d'uscita da quel macello che si stava creando.
Ad un tratto un telefono posto sopra una scrivania del grande ufficio che condividevano tutte le spie che eseguivano da remoto, iniziò a suonare e così si creò improvviso silenzio.
La spia posta a quella scrivania alzò la cornetta e disse solo un "Si?"
Era alquanto strano che qualcuno chiamasse direttamente lì perché la missione che avevano Louis e Niall era prioritaria quindi non c'era nessun'altro in missione che potesse chiamare e i clienti si mettevano in diretto contatto con Jimmy, quindi lo squillo di quel telefono fece rizzare le orecchie a tutti.
Quando la spia riattaccò disse in tono pacato "Louis, Niall, Jimmy vi aspetta nel suo ufficio mentre Darla e Gordon hanno una missione."
I due ragazzi sentirono il minimo indispensabile e presero l'ascensore per andare all'ultimo piano che portava direttamente all'ufficio del grande capo.
Appena arrivarono Jimmy lì fece sedere "Ragazzi devo congratularmi con voi, non solo siete riusciti a portare a termine la missione con successo ma Nick mi ha riferito che non avete avuto problemi ad integrarsi con il resto della crew senza rivelare troppo a persone che non sono coinvolte. Complimenti ragazzi."
Louis e Niall avevano dei sorrisi splendenti, il biondo annuendo disse "Siamo molto orgogliosi del lavoro compiuto anche perché è stato lavoro di squadra."
Jimmy sorrise annuendo ma poi si fece subito serio "A causa di ciò che è capitato al tuo partner, tu Niall farai lavoro d'ufficio per un po' mentre tu, Louis, sei sospeso da tutti gli incarichi almeno per un mese."
Louis rimase sconvolto "Cosa? Perché? Posso benissimo stare un ufficio come Niall."
"È fuori discussione, devi riprenderti con calma e non solo da questi trauma psicofisico..."
Lasciò la frase in sospeso, ciò stava a significare che Nick e lui erano rimasti in contatto e il manager gli aveva detto tutto.
"Va bene, arrivederci." e così Louis e Niall uscirono dall'ufficio e proprio quando misero piede fuori dalla Fallon Enterprise ricominciò a piovere e Louis non odiò mai così tanto la pioggia come in quel momento.
-
"Lou, Jimmy ha ragione. Devi prenderti una pausa per stare tranquillo e pensare."
Stavano mangiando Street food seduti su un marciapiede a poca distanza dall'appartamento di Louis.
"Sai bene che io non voglio pensare, è proprio per questo che amo fare la spia, quel lavoro non ti da tempo per pensare ai tuoi problemi: ne hai di molti più grandi e non tuoi a cui devi badare."
Il biondo scosse la testa mentre addentava un pezzo del suo panino "Tommo devi pensare a te ed Harry. Io vedevo come vi completate e giurerei che la canzone che stai scrivendo è per lui."
Il liscio abbassò lo sguardo sulle scarpe e leggermente rosso disse "In realtà l'ho già finita e gliel'ho lasciata."
Niall sorrise non aspettandosi niente di meno dall'amico "Ascolta Lou, anche se tu volessi ora non puoi fare nulla, quindi il mio suggerimento è quello di andartene a Doncaster per una settimana o magari due e vedere come sta la tua famiglia dicendogli che sei vivo."
Louis ridacchiò ma l'idea non gli dispiaceva affatto, certo avrebbe avuto tempo per pensare ma almeno sarebbe stato con la sua famiglia e forse, ancora una volta, le parole saggie di sua madre lo avrebbero aiutato.
N. A.
Heeey come butta?
Cosa ne pensate della storia?
Un bacioo
-M
STAI LEGGENDO
-Habits- l.s.
FanfictionLouis Tomlinson: spia, ricordato per i suoi lavori impeccabili e puliti Harry Styles: cantautore di fama mondiale minacciato da uno stalker Dove Louis Tomlinson dovrà lavorare per tenere al sicuro il cantante Harry Styles, che lui ritiene uno sbruf...