-Concert-

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Oggi doppio aggiornamento per l'anniversario dei 1D (e per curare le ferite che ogni anno si fanno sentire), cavoli 11 anni. Buon anniversario a tutti e godetevi il capitolo.

-M

Harry e i musicisti erano pronti per salire sul palco, la modesta opinione di Louis era che lui fosse bellissimo e ormai aveva anche rinunciato a scacciare pensieri del genere, aveva trovato il modo di nasconderli ad Harry ma sapeva di non poterli nascondere a se stesso.

"Lou attento a non fare un lago per terra." gli fece notare il biondo che come sempre era super elettrizzato, il liscio gli diede una gomitata leggera sulle costole e per sicurezza si passò una mano sulla bocca facendo ridere a crepapelle il suo amico.

"Che hai da ridere irlandese?" Louis era infastidito dl suo comportamento "Avresti dovuto vedere la tua faccia..." riprese fiato "...era bellissima." e così si rimise a ridere attirando l'attenzione di qualche membro della crew che girava indisturbato per il back stage sistemando cavi, luci i anche trucco e capelli di qualche musicista.

Appena fu annunciato da una ragazza che in due minuti sarebbero stati sul palco Niall e Louis augurarono buona fortuna per il primo show del tour a cui risposero tutti, chi con un abbraccio chi con una pacca sulla spalla ma Harry rispose a Louis con un sorriso felice e questo fece battere il cuore della povera spia molto più forte di quando aveva rischiato la vita a Pechino diversi anni prima. 

Niall cantò tutte le canzoni di Harry e ogni volta che interagiva con il pubblico, il suo entusiasmo cresceva. Louis era semplicemente esterrefatto: Harry era tenero e gentile con i suoi amici, uno sbruffone per le telecamere e una bestia da palco scenico quando era preso dalla musica, Louis amava tutti gli intramezzi che faceva solo per fare una domanda a qualcuno che lo aveva incuriosito dal pubblico o per far partecipare tutta quella gente.

Appena il concerto finì furono velocemente scortati all'hotel, le due spie insieme ad alcuni membri della crew rimasero ad aspettare i musicisti e il cantante che avevano deciso di farsi una doccia prima di andare a mangiare, l'hotel si era offerto di tenere la cucina aperta per tutti loro anche a notte inoltrata.

Appena scesero tutti dalle loro stanze cominciarono tutti a parlare del successo che aveva fatto il concerto e del fatto che il giorno dopo sarebbe stato su tutti i giornali non solo di Parigi ma di tutto il mondo.

Harry che sembrava il più stanco di tutti loro, si mise a sedere di fianco alla spia più grande che stava ascoltando una storia che stava raccontando Jack, un ingegnere del suono, infatti il cantante si mise al suo posto senza proferire parola e solo quando Jack finì si rivolse a Louis.

"Mi ha fatto piacere che tu-voi siate venuti al concerto, mi ha fatto piacere." concluse con un sorriso a cui Louis non poté far altro se non ricambiarlo aggiungendo "Sei nato per stare sul palco Harry." e anche se glielo avevano detto così tante volte che ormai non ne poteva più, detto da lui gli fece uno strano effetto al cuore e sentì come se si stesse scaldando.

La cena passò molto tranquillamente e quando finirono erano tutti così stanchi che si salutarono goffamente e poi sparirono per le camere.

Louis era nel suo letto e stava cercando di addormentarsi con Niall di fianco che russava facendogli da sottofondo e improvvisamente si sentì un urlo che squarciò quel silenzio.

Louis si alzò dal letto, prese la pistola e si avvicinò alla fonte del rumore: la camera di Harry.

Senza pensarci due volte buttò giù la porta, accese la luce e gli si presentò davanti una scena che lui avrebbe dovuto evitare: un uomo molto più alto di Harry lo stava tenendo attaccato al muro con una mano intorno al collo e il ragazzo non riusciva a reagire nonostante avesse gli occhi ancora aperti e Louis pensò che se non fosse intervenuto subito sarebbe stato un bel guaio.

-Habits- l.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora