-Stalker-

1.5K 67 8
                                    

Niall era sconvolto tanto quanto Louis "Come ha fatto?"

Louis senza lasciare che passasse un secondo di più lanciò fuori dalla porta dell'aereo il cellulare andando poi a sedersi di fianco all'amico "Ma che cazzo fai?" "Nialler ho buttato il telefono così non mi hanno più." 

Niall scoppiò in una risata fragorosa che fece ridacchiare anche dei musicisti nonostante non avessero seguito il discorso.

"Mi sei mancato Lou." disse poi il biondino ripresosi dalle risate "Anche tu Niall." disse di rimando il liscio abbracciando l'amico.

"Dobbiamo chiamare Jimmy e alcuni colleghi e poi chiedere se ti spediscono un altro telefono visto che sei demente e magari solo allora riusciremo a scoprire qualcosa in più sullo stalker." 

Passarono tutto il viaggio in aereo a parlare con Nick, a discutere con Jimmy e a contattare dei colleghi per farsi aiutare da remoto.

-

Arrivati all'hotel le due spie erano distrutte e per quella tappa avevano camere separate così, arrivati al piano, i due ragazzi di divisero e si salutarono e si ripromisero di continuare le ricerche la mattina dopo essendo più riposati e attenti a tutti i dettagli.

Louis aveva appena finito di fare la doccia e si stava per addormentare nel letto infinitamente grande che aveva nella camera quando sentì un bussare incessante alla porta.

Essendo una spia si svegliò molto velocemente e si mise i primi pantaloni che riuscì a trovare infilando la pistola, che prima riposava in uno scomparto della valigia, nel cinturone.

Andò ad aprire la porta cautamente ma venne spinto all'interno dall'uragano che era Harry Styles.

"Lou, tu hai detto che dovevamo parlare e poi te ne vai?! Ma ti sembra il modo?! Io sono stato malissimo perché tutte le cose che hai detto in quell'hotel a Roma mi hanno ferito, poi oggi, dopo essere tornato dalla tua vacanza personale e aver fatto prendere un infarto a tutti quanti, te ne sei tornato come se nulla fosse!"

Harry stava respirando affannosamente a causa di tutte le parole he aveva detto di getto al più grande e poi calde lacrime cominciarono a solcare il suo viso e con voce tremante disse "Tu s-sei un idiota, io ho a-avuto paura, pe-pensavo mi avessi abbandonato..." 

In quel momento Louis si risvegliò da quella specie di trans in cui era caduto ascoltando Harry e lo abbracciò stretto accarezzandogli la testa "Shhh, sono qui ora. Mi dispiace di averti fatto pensare tutte queste cose."

Rimasero così accoccolati fino a che Harry non si tranquillizzò, a quel punto si staccarono leggermente l'uno dall'altro ma fu proprio quella piccola lontananza a far si che gli occhi cerulei incontrarono gli occhi zaffiro e si persero vedendo un po' di verde nell'azzurro e un po' di azzurro nel verde.

Harry si avvicinò sempre di più al viso del maggiore, erano a pochi millimetri l'uno dalla bocca dell'altro e potevano sentire i loro respiri infrangersi e mescolarsi.

Il ricciolino continuava la strada verso quelle labbra fini lentamente, dando così il tempo al ragazzo di spostarsi eventualmente ma così non successe.

Il bacio fu un timido sfioramento di labbra per paura di poter spezzare la magia che si era venuta a creare, Louis aveva le mani sui fianchi di Harry mentre la pop star le aveva nei capelli della spia, che stava accarezzando. 

Louis si tirò leggermente indietro e tutto ciò che Harry lesse in quegli occhi fu paura e riuscì anche a capire il perché "Lou, devi permetterti di essere felice."

Harry si impossessò di nuovo di quelle labbra che voleva dannatamente fossero sue per sempre così da poterle baciare in qualsiasi momento, il bacio stavolta divenne più frettoloso e quando Harry passò le mani dai capelli facendole arrivare fino alla parte bassa della schiena di Louis si staccò e si mise a ridere.    

Il più grande si guardò attorno confuso mentre il più piccolo era piegato in due che si teneva la pancia per le troppe risa "Scusa che avresti da ridere? Anche perché stavi arrivando al mio sedere e se posso permettere è il migliore che mai troverai." disse con tono oltraggiato incrociando le braccia.

La pop star a quelle parole sembrò riprendersi e rimase solo un sorriso furbo sulle labbra "Oh lo sò, il tuo culo è pazzesco ma mi sono messo a ridere perché nei pantaloni hai questa." e cercò di sfilargli la pistola dal cinturone ma senza successo perché Louis, con gli ottimi riflessi, gli bloccò la mano e sorrise.

"Beh non potevo sapere chi fosse a quest'ora della notte a sfondare la mia porta." Harry rise "Sai, credo proprio di essermi fatto male ala mano bussando così tante volte..." aggiunse con tono bambinesco facendo si che il ragazzo davanti a lui portasse la mano che stava stringendo fino alla bocca e che gli lasciasse un bacio su ogni nocca e così anche con l'altra mano.

Louis stava ancora tenendo le mani di Harry tra le sue quando puntò il suo sguardo cielo in quello prato del più piccolo "Haz, non voglio avere più paura, voglio essere coraggioso per te, per noi per quello che potremo diventare, perché come mi ha detto una donna saggia, l'amore è solo per i coraggiosi." 

Poi si baciarono ancora perché ora che avevano sentito che sapore avessero le labbra dell'altro non erano sicuri di poterne fare a meno "Lou è notte fonda dovrei andare in camera..." il ragazzo sorrise "Eh no, adesso non mi scappi." 

Detto ciò il più grande prese Harry e se lo caricò in spalla "Beh devo dire che comunque la visione che ho da qui non è per niente male." e Louis sentì la risata del più piccolo infrangersi sulla maglietta e rispose "Ti ringrazio." 

Passarono poi la notte nella camera della spia e tenendo stretto tra le sue braccia un Harry dormiente, Louis sussurrò "Ti prometto che sarò coraggioso per noi."





N.A.

Awwww ma quanto è carino questo capitolo, troppo

Vi amo tutti e sempre e spero che anche questo vi sia piaciuto e lasciate stellineeeee :) 

Alla prossimaaaaaa

-M

-Habits- l.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora