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Era: io sono la dea del matrimonio. Sono abituata alla perseveranza. Bisogna elevarsi al di sopra delle dispute e del caos, e continuare a credere. Bisogna tenere sempre bene a mente i propri obiettivi

A: e quali sono i suoi? -chiede e la dea sorride

Era: tenere unita la famiglia, naturalmente: gli dei dell'Olimpo. E al momento il modo migliore che ho per farlo è aiutare te. Zeus non mi permette di interferire molto, temo. Ma una volta ogni secolo, o giù di lì, per un'impresa che mi sta molto a cuore mi concede di esaudire un desiderio

A: un desiderio?

Era: prima che tu me lo chieda, lascia che ti dia un consiglio, e questo è gratis. So che stai cercando Dedalo. Il suo Labirinto è un mistero per me quanto lo è per te. Ma se vuoi conoscere il suo destino, io farei una visita a mio figlio Efesto nella sua fucina. Dedalo era un grande inventore e gli andava molto a genio. Efesto non ha mai ammirato tanto un mortale. Se c'è qualcuno che può sapere che fine abbia fatto, quello è lui

A: ma come ci arriviamo? È questo il mio desiderio. Voglio un modo per orientarmi nel Labirinto -la dea sembra delusa

Era: e sia. Desideri qualcosa, tuttavia, che ti è stato già dato

A: non capisco

Era: lo strumento che cerchi è già alla tua portata -risponde e poi guarda prima Percy per poi passare a me -Percy e Lenn conoscono la risposta

Io/Percy: io?

A: ma non è giusto -protesta -non ci sta dicendo cos'è!

Era: ottenere qualcosa e avere l'intelligenza di usarla... sono due cose diverse. Sono certa che tua madre Atena concorderebbe con me -risponde scuotendo la testa

La stanza rimbomba come un tuono lontano ed Era si alza

Era: mi chiamano. Zeus sta scalpitando. Rifletti su ciò che ti ho detto, Annabeth. Trova Efesto. Dovrai passare dal ranch, immagino. Ma non ti fermare. E usa tutti i mezzi a tua disposizione, per quanto comuni possano sembrare

Punta un dito contro le due porte e queste si dissolvono, svelando due corridoi aperti e bui

Era: un'ultima cosa, Annabeth. Ho posticipato il giorno della tua scelta, ma non l'ho cancellato. Presto, come ha detto Giano, dovrai prendere una decisione. Addio!

Fa un gesto con la mano e si trasforma in un fumo candido. Anche il cibo si volatilizza e il sandwich che Tyson stava addentando si trasforma in vapore nella sua bocca. La fontana si ferma con uno sgocciolio. I mosaici alle pareti tornano opachi, trascurati e dimessi. La stanza non è più un luogo adatto a un picnic

A: che razza di aiuto è stato? "Tieni, prendi un sandwich. Esprimi un desiderio. Ops! Non posso aiutarti. Puf!" -esclama pestando un piede a terra frustrata

Tyson: puf -ripete mestamente guardando il piatto vuoto

Grover: be' -sospira -ha detto che Percy e Lenn conoscono la risposta. È già qualcosa

Si voltano tutti a guardarci

Percy: ma non è vero -ribatte -non so di che cosa stesse parlando

Io: io ho alcune idee ma niente di certo -aggiungo e Annabeth sospira

A: e va bene. Allora continuiamo e basta

Percy: da che parte? -chiede ma io scatto in piedi sfoderando Tempesta mentre Grover e Tyson s'irrigidiscono e, come di comune accordo, si alzano in piedi

Grover/Tyson: a sinistra -rispondo e Annabeth aggrotta la fronte

A: come fate a esserne sicuri?

Io sono la figlia prediletta {Libro 2}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora