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Spazio Autrice

Oggi ho deciso di pubblicare cinque capitoli! Gli ultimi tre di questa storia e i primi due del terzo libro!
La motivazione è semplice: ne ho voglia e i primi due dell'ultimo libro mi piacciono molto!

Spero vi piacciano!

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Questa notte vedo usare per la prima volta i drappi funebri del campo su dei corpi veri ed è una scena a cui mi auguro di non assistere mai più. Fra i morti, Lee Fletcher della casa di Apollo, abbattuto dalla mazza di un gigante. Viene avvolto in un drappo dorato senza nessuna decorazione.

Il figlio di Dioniso che è caduto battendosi contro un mezzosangue nemico viene avvolto in un drappo color porpora ricamato con dei tralci di vite. Si chiamava Castore e aveva diciassette anni. Suo fratello gemello, Polluce, cerca di dire qualche parola, ma la voce gli si strozza in gola e si limita a prendere la torcia. Accende la pira funebre al centro dell'anfiteatro e nel giro di pochi secondi la fila di salme è inghiottita dal fuoco, mandando fumo e scintille verso le stelle

Passiamo la giornata seguente a curare i feriti, ovvero quasi tutti. I satiri e le driadi si mettono al lavoro per riparare i danni nel bosco. Ed io vengo aggiornata su ciò che è successo da quando i miei amici se ne sono andati dal Laboratorio di Dedalo: in sintesi Crono è risorto e Pan è morto definitivamente

Alla fine l'unica cosa che dico è: "Rachel ha seriamente colpito Crono, il re dei Titani, in un occhio con una spazzola?! Quella ragazza è il mio nuovo mito, è ufficiale"

A mezzogiorno, il Consiglio dei Satiri Anziani tiene una riunione d'emergenza nel boschetto sacro. Sono presenti i tre consiglieri, insieme a Chirone, sulla sua sedia a rotelle. La zampa si è confermata rotta, perciò rimarrà confinato sulla sedia per qualche mese, in attesa che l'osso sia di nuovo in grado di sostenere il suo peso

Io non partecipo alla riunione visto che la storia me l'hanno già raccontata, mi farò dire più tardi qual è il verdetto finale. Torno nella mia capanna con tutta l'intenzione di sdraiarmi per qualche minuto ma appena entro qualcosa attira la mia attenzione

Sul mio letto, fluttuante nell'aria, c'è un sole in miniatura. È identico a quello che mi ha dato Apollo per orientarci nel Labirinto

Allungo la mano e il sole si mette a fluttuare sul mio palmo, sorrido e inconsciamente alzo la mano libera iniziando ad accarezzarlo così come ho fatto nell'officina di Efesto

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Allungo la mano e il sole si mette a fluttuare sul mio palmo, sorrido e inconsciamente alzo la mano libera iniziando ad accarezzarlo così come ho fatto nell'officina di Efesto

Quando passo ai raggi, una voce roca risuona nella mia testa

Apollo: "L-Lenn... aah... ti-ti prego..." -arrossisco e prima ancora che possa smettere di accarezzare i raggi, qualcosa mi spinge contro la parete

Appena apro gli occhi, mi ritrovo quelli azzurri del dio del sole fissi su di me. Osservandolo vedo le sue guance leggermente rosse, le pupille sono dilatate e le labbra schiuse. Percepisco l'eccitazione provenire ad lui mentre le sue mani si posano sui miei fianchi

Io sono la figlia prediletta {Libro 2}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora